Due corpi

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"Voglio che qualcuno ti travolga, voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio! Voglio che tu abbia una felicità delirante! O almeno non respingerla.
Lo so che ti sembra smielato ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi.
Io ti dico: Buttati a capofitto! Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera!
Come trovarlo? Be', dimentica il cervello e ascolta il cuore.
Io non sento il tuo cuore perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere.
Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto".
Dal film "Vi presento Joe Black"

Emma imprigiono' le sue labbra in un bacio lungo e appassionato.

Ogni volta baciarsi provocava nei due ragazzi sensazioni nuove e differenti ma, nello stesso tempo, era sempre qualcosa di intimo e familiare, come se non avessero mai toccato altre labbra al di fuori delle loro.

Lo sapeva che l'amava, lo sapeva da sempre.

Killian gliel'aveva dimostrato in mille modi.

Sentirselo dire però, era tutt'altra cosa.

Annullava qualsiasi cosa le fosse capitata, annullava persino ogni parola d'amore appartenente al suo passato.

Aveva amato Neal e non l'avrebbe mai rinnegato, ma Killian...era una storia a parte.

Così come il pirata aveva amato Milah...ma non riusciva nemmeno a metterla a confronto con l'angelo biondo che aveva di fronte.

Staccarsi fu un tormento.

Killian, sopra di lei, la fissò rapito, notando le sue pupille dilatate e le gote leggermente arrossate.

Non aveva voglia di parlare.
Le parole erano state anche troppe ultimamente.

La prese per mano, alzandosi e trascinandola con lui, in piedi.
Le si avvicinò e con la bocca, traccio' con dei lievi baci una scia sul suo collo.
Emma avvertì una scarica di elettricità percorrerle la schiena.

Poi quando la mano di lui si infilò sotto la canotta, fino a raggiungere e stringerle il seno, non riuscì più a elaborare un solo pensiero coerente.

Non fu più cosciente di nulla.

Esisteva solo lui e ciò che le stava facendo provare.
Sentiva il freddo dell'uncino premere sul suo fondoschiena ed era piacevole...naturale.

Non riuscì a trattenersi dall'emettere un mugolio di piacere quando la mano del capitano iniziò a stuzzicarle un capezzolo.

Lui sorrise compiaciuto mentre le catturava di nuovo le labbra gonfie, questa volta con più decisione, mentre continuava a tormentarle il seno.

Emma non voleva che si fermasse ma moriva dalla voglia di toccarlo a sua volta.
Perciò, senza staccarsi di un solo centimetro, gli sbottono' la camicia, facendola scivolare sulle spalle.

Erano larghe e forti.

Si allontanò leggermente per osservarlo con attenzione:
il petto, che ansimava, era scolpito, abbronzato e coperto di piccole cicatrici, frutto di secoli di battaglie e avventure.

Emma divoro' quella visione, sfiorando con la punta delle dita ognuna di esse...lui seguiva ogni suo movimento...
Aveva un corpo magnifico.

Killian non cercò di distrarla: godeva dell'esame attento al quale lei lo stava sottoponendo e della sua espressione curiosa ed estasiata.

"È tutto di suo gradimento vostra maestà? "

Lei gli sorrise maliziosa e, chinando il capo, traccio' con la lingua un percorso dalla sua gola, poi più giù...fino a soffermarsi sui capezzoli.

Il vero amore trova sempre un modoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora