Capitolo 1 - Luna.

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"Selena! Alzati! Farai tardi!" la voce di mio padre tuona in tutta la casa.

Altri cinque minuti, penso tra me e me.

"Selena!"

Mi piace il mio nome, significa 'Luna'. Cosa c'è di più bello della luna? Anzi, la luna non è pensata da nessuno, tutti amano il sole. Diciamo che la luna è un po' l'ombra del sole.

Anche io sono un'ombra, ma il mio sole si è spento tanti anni fa, quando io ero ancora una bambina. Certi ricordi si dimenticano, ma io non dimenticherò mai la promessa fatta a lei, non dimenticherò mai cosa successe quel giorno.

Mi alzo dal letto, controvoglia e mi reco verso il bagno, che ovviamente è occupato da mio fratello.

"Jackson, apri!" urlo, bussando alla porta con insistenza.

"Mi dispiace sorella, chi dorme non piglia pesci." il rumore della doccia e il volume assordante della sua musica, coprono di molto il suono della sua voce.

"Innanzitutto abbassa il volume, non abiti solo tu in questa casa! Secondo: io devo andare a scuola, c'è la formazione delle classi, non posso fare tardi!" ribatto.

"Io ho il colloquio con il college, non posso fare tardi neanche io."

Lo odio. Solo perché va al college e ha una macchina, crede di essere il presidente degli Stati Uniti d'America. Solo io ho un fratello del genere.

Alle otto ho anche appuntamento con Lilly al bar, per fare colazione. Finirò per tardare anche con lei, per colpa di chi? Jackson. Ogni cosa è colpa di Jackson.

Finalmente la porta si apre, Jackson ha indosso il mio accappatoio. Sto per svenire.

"Selena spero non ti dispiaccia che abbia usato il tuo accappatoio, il mio è caduto nel water." dice, con un ghigno stampato in faccia.

"Ora mi toccherà bruciarlo!" dico, entrando in bagno.

Entro subito sotto la doccia, lasciando che l'acqua calda mi rilassi. Comincio a cantare, ciò che amo fare di più, da quando avevo quattro anni.

Amo cantare, è l'unica cosa che mi rende felice. Canto quando sono triste, quando sono felice, canto praticamente sempre. Se ne avessi la possibilità, coltiverei più a fondo questa passione. Quando papà me lo lascerà fare, lui non vuole assolutamente che io canti.

Non la considero neanche passione quella di cantare, ma bensì una cosa necessaria alla mia anima, senza la quale sarebbe impossibile vivere. E c'è ancora quella promessa, quel sogno che devo realizzare, e con o senza il 'sì' di mio padre, io lo realizzerò.

La colazione è pronta, sento l'odore dei pancake di mia nonna fin quassù. Peccato che Lilly mi aspetta al bar, mannaccia a lei!

Scendo lo stesso giù in cucina, a prendere qualche pancake.

"Tesoro, dove vai così di fretta? Alla scuola manca ancora un po'." mia nonna è ancora ai fornelli.

Amo il fatto che la nonna viva con noi, così almeno non sono sola con due uomini!

"Oh nonna, so che i tuoi pancake sono buonissimi, ma Lilly mi aspetta al bar. Vuole fare colazione insieme, per poi andare a scuola." dico.

"Fa attenzione." mio padre mi bacia la fronte.

"Certo." saluto entrambi, ed esco.

Sono ancora in orario, per fortuna. Lilly mi sta aspettando al bar 'Coffee&More' il nostro preferito, ci andiamo praticamente sempre.

Fanno un cappuccino da Dio, dei cornetti, delle brioche che, oddio ho l'acquolina in bocca, menomale che tra poco ne mangerò una.

Appena la mia migliore amica mi vede, mi viene incontro abbracciandomi.

One in a million.||Selena GomezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora