Le vacanze passarono tranquillamente, fin troppo. Mi aspettavo più disturbi, ma dopo ciò che era successo con Zhongli lui non si era più fatto vedere. Mancavano ancora alcuni giorni alla riapertura della scuola e si avvicinava anche il giorno del mio esame, speravo tanto che quello non arrivasse mai, ma l'unico giorno che tardava ad arrivare era quello dello sfratto di Scaramouche, che Skirk non aveva neanche considerato. Averlo intorno mi faceva saltare i nervi per questo studiavo per lo più in biblioteca, non riuscivo a concentrarmi con lui e le sue molestie continue. Per impedirgli di seguirmi dovevo inventarmi di tutto, ma alla fine riuscivo sempre, o almeno quasi sempre, altre volte studiavo a casa nonostante il disturbo, perché la paura di vedere Zhongli superava di gran lunga quella dell'esame.
Mancavano un paio di giorni, non mi era mai interessata particolarmente la scuola, ma per qualche strano motivo quella volta era diverso, non volevo rischiare di essere cacciato dalla scuola o da casa, non volevo tornare dalla mia famiglia, non ancora. Non potevo certamente uscirne pulito da tutta quella storia, ormai ciò che era stato fatto restava, anche se non avevo colpe.
Lo stomaco mi si rigirava continuamente, era un'agonia, tanta ansia non l'avevo mai provata. Avrei dovuto accettare l'aiuto di Zhongli quando me lo aveva proposto, sarebbe stato più facile, perchè io di matematica non ci capivo proprio niente.Uscito da scuola mi stirai le braccia e un sorriso sollevato si presentò sul mio volto, avevo finito l'esame e ne ero abbastanza soddisfatto, avrei dovuto aspettare i risultati, ma ero convinto di aver preso la sufficienza. Ripresi a camminare fermandomi a pochi metri dal cancello, l'ultima persona che avrei immaginato di vedere era lì che aspettava qualcosa, mi avvicinai piano cercando di attirare la sua attenzione con un flebile saluto e il castano alzò lo sguardo e i nostri occhi si incontrarono, restammo in silenzio a guardarci. In quei giorni mi era mancato lo ammisi. Non potevo allontanarlo. Era sempre costante, cercava sempre di essere gentile e prestarmi attenzione, si interessava di ciò che facevo, non aveva paura di me nonostante le voci che giravano, per lo più vere, e non so neanche io quando è stato l'esatto momento in cui mi sono innamorato di lui.
<Com'è andato?> chiese a sguardo basso <Sorprendentemente bene> gli sorrisi ma lui non a me, così ammorbidii le la labbra e tornai serio come lo era lui. <Perchè sei qui?> ora ero proprio di fronte a lui <Non lo so>
<Sei qui per me?> mi si accese un barlume di speranza, speravo che lui non ce l'avesse troppo con me, dopo quel bacio non ci siamo parlati per più di una settimana, il che mi ha dato tempo di riflettere: volevo stare al suo fianco, anche solo in amicizia, e non mi importava più dei fatui, lo avrei protetto da loro e tutto il resto, ma ne sarei stato capace? Forse no, ma ci avrei provato, ci avrei messo tutto l'impegno possibile, solo per stare con lui. <Mi dispiace, non ti ho più cercato>
<No, non fa niente, sei stato chiaro. Sono riuscito a accettare le tue parole, me ne sono fatto una ragione> alzò le spalle <Però sei qui> e alla mia affermazione sospirò <Okay, forse non me ne sono fatto ancora una ragione> non mi trattenni e sorrisi affatto velatamente, pensai subito "menomale" perchè non mi sarei mai perdonato se l'avessi perso prima ancora di averlo.
<Dammi una chance> il suo sguardo ora era confuso, sopracciglia inarcate e labbra socchiuse. Avrei accettato la sua risponda a prescindere da quella che mi avrebbe dato, perchè lo avevo allontanato talmente tante volte che me lo sarei meritato, ma il destino non mi punì, due forti braccia mi circondarono il collo e le spalle e mi tirò a sé in un abbraccio. Avevo il naso schiacciato al suo collo, le braccia lungo i fianchi perchè mi aveva colto di sorpresa, ma appena un attimo dopo gli circondai i fianchi e lo tirai anche io. Odorava terribilmente di té, i suoi capelli mi facevano un po' il solletico e notai che quel giorno stavo sorridendo troppo. <Sapevo che prima o poi ti saresti arreso> disse ridendo e allontanandomi da lui poggiandomi le mani sulle spalle <Non mi sono arreso, mi sono innamorato> Di nuovo il suo sorriso scomparve, così anche il mio. Era così serio, non diceva una parola da quasi un lunghissimo interminabile minuto, stava diventando straziante, non avrei dovuto dirlo.
<Innamorato?>
<Si>
<Di chi?> inarcai un sopracciglio <Di te. Di chi altro se no?>
<Mi prendi in giro?>
Fidati. Non su questo> giurai di aver visto i suoi occhi brillare <Posso baciarti?> Mi si scaldarono le guance, non credevo me lo avrebbe chiesto, non avevo nulla in contrario certo, lo avevo già baciato, ma poi? Dopo cosa sarebbe successo? <Si, certo che puoi> si affrettò a chinarsi sulle mie labbra e sfiorarle con le sue <Allora lo farò prima che cambi idea> le azzerai io le distanze, perchè lo volevo, volevo che sapesse che non avrei mai cambiato idea su questo, mi piaceva lo sapevo, da quanto non lo so, ma stargli lontano mi aveva aiutato a fare chiarezza con i miei sentimenti. Mi mise la mani sui fianchi creando un contatto con i nostri bacini, gli afferrai il viso con le mani per impedirgli di allontanarsi, gli avrei fatto perdere il fiato pur di continuare a baciarlo.
Chissene frega di ciò che sarebbe successo dopo, non avevo mai provato questi sentimenti tutti insieme. Tutto di lui mi faceva impazzire, il modo in cui mi stava toccando, il suo modo di parlare un po' antiquato, il suo senso di responsabilità, il fatto che gli piaccia nonostante la mia reputazione, il modo in cui bacia, Dio se è bravo!
Prima di accettare il fatto che mi piacesse ho dovuto convincere me stesso, me ne ero accorto troppo tardi, quindi pensavo fosse tardi anche per farmi avanti, ma a quanto pare no. Ero felice, con lui sapevo che lo sarei stato.ANGOLO ME
Non aggiornavo da una vita.
Non so se mi piace ciò che sto scrivendo o meno, ma questa storia è più un modo per mettermi alla prova. Solitamente scrivo in terza persona dato che non so scrivere in prima, ma ho deciso fin da subito che questa sarebbe stata raccontata da Childe in prima persona, lo sto prendendo come un allenamento, dato che la scrittura è una cosa che mi appassiona fa bene scrivere in stili differenti :3
Scusate per la mia assenza, ma non posso ancora promettere che ci saranno aggiornamenti regolari.
STAI LEGGENDO
Rebel [Childe x Zhongli]
FanficAjax ormai ha abbandonato il suo vecchio nome, sentendo di aver deluso la sua famiglia e desiderando lasciare quella parte di sé nel passato. Ora si fa chiamare diversamente. Childe ha l'aspetto di un bravo ragazzo, ma dentro di lui si cela un'ombra...