POV narratore;
Ci troviamo all'interno di una struttura imponente, che incute quasi timore. I colori che la caratterizzano sono il grigio, il nero e il viola; colori che trasmettono angoscia.La grande e prestigiosa Royal Academy.
In quel momento, durante quel pomeriggio piovoso, la prima squadra della scuola si stava allenando nel campo interno come di routine.
Fino a quando..."Forza Anya! Fammi vedere uno dei tuoi tiri, sono sicuro che questa volta riuscirò a pararli" disse il portiere della squadra, Joe.
Una piccola risata uscì fuori dalla bocca della ragazza, "ne sei sicuro? Sai è un po' di tempo che sto lavorando ad una tecnica nuova; se te la senti non mi dispiacerebbe provarla contro un vero portiere." Joe sorrise soddisfatto, "Certo, parerò il tuo nuovo tiro con molto piacere."
"Fai attenzione Joe, non voglio dover rinunciare al mio portiere migliore perché ha peccato di superbia contro una compagna di squadra." Si sentì dire dal capitano della squadra, nonché regista, Jude.
"Non preoccuparti Jude, oggi mi sento più forte che mai." Rispose il castano.Jude aveva i capelli biondi e rasta che portava legati in una coda, i suoi occhi erano coperti da degli occhialini, nessuno sapeva con esattezza quale fosse il colore dei tuoi occhi, tranne una persona già presente in quella stanza e un'altra che stava arrivando.
"Come vuoi allora... Anya! Facciamo così, io e te contro tutta la squadra e alla fine ti farò concludere a rete. Anche io devo mettere appunto una tecnica micidiale." disse il capitano.
La ragazza lo guardò e sembrava volesse chiedergli qualcosa, ma ancor prima di dar voce al suo dubbio il rasta la anticipò,"non preoccuparti, ti ho visto provare quella tecnica. So esattamente dove e come vuoi la palla." e concluse con un piccolo ghigno.
La ragazza rispose ghignando a sua volta, "Molto bene allora, forza ragazzi mettevi in posizione!" disse lei."Avanti cominciamo!" urlò il capitano e i due cominciarono a farsi strada tra i loro avversari.
In quel momento un'altra figura arrivò alle porte del campo, ma prima di rivelarsi decise di osservare quella parte di allenamento dei ragazzi.
Anya sapeva perfettamente che Jude era in grado di superare i loro avversari da solo, così decise di limitarsi a confonderli un po' passando davanti a loro più volte sfruttando diverse direzioni. In questo modo poteva distrarli un attimo da Jude.
Egli si ritrovò davanti David e Daniel, due attaccanti che erano retrocessi per dare una mano alla difesa e il loro miglior difensore, Gus.
"Bene credo sia arrivato il momento giusto" sussurrò lui.Si mise davanti ai tre e fece un salto con una capriola tenendo la palla stretta tra i piedi e riatterrando a piedi pari lasciando rimbalzare la palla.
"Grande Illusione!"
A quel punto i tre rimasero immobili di fronte alle decine di palloni che giravano intorno a Jude.
Voi direte ma come è possibile?
Facendo rimbalzare la palla dopo un salto come quello che ha fatto Jude, chi si trova davanti a lui inizia ad immaginarsi le innumerevoli direzione che la palla potrebbe prendere. Rimanendo così immobili davanti a lui che in realtà se ne era già andato alla ricerca della compagna di squadra.Vide Anya pronta a rendere ufficiale la sua nuova tecnica, era esattamente dove credeva che fosse, così visualizzò il punto dove lei necessitava il passaggio, calciò la palla dandole una rotazione impressionante ed essa arrivò esattamente dove doveva essere.
Infatti Anya fece un salto parecchio alto e proprio mentre la palla raggiungeva la massima elevazione la schiacciò di tacco, ma non verso la porta... a terra.
"Bomba a orologeria!"
La palla cominciò a girare a terra ad una velocità impressionante, fino a che non schizzò via improvvisamente, lasciando Joe di stucco, inerme, di fronte alla velocità con cui la palla si era infilata in porta con un'angolazione che non si aspettava assolutamente.
Anya tornò da Jude, si guardarono un attimo sorridendo e dopo si diedero il cinque.
"Passaggio perfetto, come sempre del resto." disse lei.
"Ti ho visto spesso nelle ultime due settimane fermarti qui oltre l'allenamento, sapevo che potevi alzarti la palla da sola, ma ho pensato che in questo modo la tecnica sarebbe stata ancora più potente." risposte il rasta.
"E come sempre avevi ragione." sorrise poi lei in risposta."Voi due siete illegali insieme." si sentì dire da David Samford, l'attaccante con la benda sull'occhio.
Il resto della squadra annui d'accordo con lui.Anya si avviò camminando verso la porta, dove Joe si stava ancora aggirando tra i suoi dubbi cercando di capire come aveva fatto a non pararla.
"Joe, voglio dirti una cosa. Per parare questa tecnica non serviva la forza, non è su questo che si basa. Ma la velocità di reazione, poiché è impossibile prevedere la traiettoria che la palla prenderà." La castana volle spiegare al suo compagno come mai non era riuscito a parare il suo tiro.
"Hai ragione, adesso ho capito, devo lavorare sulla mia capacità di reazione. Grazie Anya, averti in squadra è sempre uno stimolo per evolversi, visto che tu lo fai di continuo." rispose felice Joe.Era vero, Anya era una giocatrice di grande talento, sempre pronta a migliorare e imparare; il bello era che faceva entrambe le cose con estrema velocità.
Averla in squadra era motivo di orgoglio per i suoi compagni e una ragione per migliorarsi sempre.All'improvviso si senti un urlo provenire dal fondo del campo.
"Jude! Anya! Venite nel mio ufficio immediatamente."———————————————————————————
Eccoci alla fine del primo capitolo!
Come vi sembra?
So che ancora praticamente non si sà niente, però se avete qualche prima impressione...😅
Comunque i primi tre capitoli credo che li pubblicherò a intervalli molto brevi per dare all'inizio un po' di continuità. Poi cercherò di pubblicarne uno alla settimana, ma comuqnue vi avvertirò.
Spero che come inizio via sia piaciuto, ci vediamo al prossimo capitolo!👋🏻
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La dea della caccia (Inazuma eleven character x my oc)
FanfictionIn questa storia si parla di Anya Hate, una bambina i quali genitori sono scomparsi quando aveva solo cinque anni. È stata adottata dalla famiglia Hate ed ha frequentato la Royal Academy per tutta la vita. A sette anni, dopo l'adozione, è stata subi...