Era mattina, aprì gli occhi ancora assonnati e mi accorsi di essere a casa di Marshall.
"Diavolo,pensavo fosse un sogno"
Dissi sbadigliando.
"Cosa pensavi fosse un sogno?"
Mi voltai di scatto e vidi Marshall appoggiato allo stipite della porta con un bicchiere di succo in mano.
"Nulla...da quanto sei qui."
Chiesi prendendo il bicchiere e bevendo il succo.
"Beh da quando ho sentito le tue urla qualche minuto fa,mi ero preoccupato e sono venuto a controllare, probabilmente hai fatto un incubo."
Quasi mi strozzavo,che imbarazzo.
"Oh,mi dispiace,faccio spesso incubi ma non sapevo di parlare nel sonno"
Ero tutta rossa.
"Oh non preoccuparti,ti capisco."
Sorrido,appoggio il bicchiere e prendo il telefono per controllare l'ora.
"CAZZO guarda che ora è! Devo andare a scuola."
Inizio a correre per la stanza prendendo le mie cose freneticamente finche Marshall non mi ferma afferrandomi per un fianco.
"Tesoro,è domenica."
Al suo tocco mi fermai di colpo e un brivido mi percorse la schiena.
Dopo qualche secondo metabolizai le sue parole."Oh,si,certo hai ragione. Allora che si fa?"
Lo vidi pensieroso per un momento.
"Che ne dici di rilassarci un po'? E magari più tardi andiamo a mangiare un gelato."
Annuii e andammo insieme a sederci sul divano.
"Oh,ho un idea,quando sono andata in Italia,come souvenir,ho portato con me un pacco di carte napoletane."
Prendo lo zaino e inizio a cercare.
"Ecco qui. Queste servono per giocare,qui non si usa molto ma se vuoi ti spiego qualche gioco."
Sorrisi solo all'idea di quanto sarebbe stato divertente,amo giocare a carte soprattutto in buona compagnia.
C'è solo un piccolo problema..."Ok,hai capito allora?"
"Si ho capito tutto possiamo iniziare"
Dopo mezz'ora.
"E,ho vinto,di nuovo."
"Ma come cazzo fai,hai appena imparato e già mi hai battuto 2 volte."
"Fortuna del principiante?"
"Ma vaffanculo brutto stronzo."
...non so perdere.
Faccio il broncio e mi allontano da lui."Dai tesoro non fare così,perdere fa parte della vita e devi accettarlo."
Mi giro verso di lui.
"Ok,capisco,sei arrabbiata ma così sembra che mi stai per accoltellare."
Disse,con una faccia buffa.
Risi leggermente e lui fece un espressione vittoriosa,ma io non gliela dò vinta."Io ti distruggerò."
Dissi con un sorriso.
"Si certo"
Ricambiò Marshall.
Dopo un paio di minuti il telefono di Marshall squillò,lo prese e lesse il nome di chi lo stava chiamando, deglutì nervosamente.
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"Quel dannato incontro nelle strade di Detroit..."
FanfictionUna ragazza piccola e innocente cammina sulla 8 mile di Detroit imbucandosi tra le stradine affiliate a essa...tra il buio e le sue lacrime,ben nascoste, si scontra con qualcuno:una figura visibilmente maschile,alta e robusta, la ragazza tiene la te...