"Quando avevo 4 anni,il 18 dicembre,ero con i miei genitori in giro per Detroit.
Al tempo già ero stata adottata dalla mia famiglia attuale,lo ero sin da quando sono uscita dal grembo di mia madre:Clara.
Questo a causa dei miei genitori biologici stessi,loro avevano casini con la legge che tutt'oggi non capisco,so solo che sono brave persone e non si meritavano tutto ciò.
Non si sa come riuscirono a tenere i miei fratelli,Micheal e Chris,ma io non fui fortunata perché sono stata concepita per sbaglio,non ero prevista,quindi non hanno avuto tampo di prevenire qualsiasi cosa.
Così quando mia madre dovette partorire la legge impose loro di darmi in adozione.
Mi racconta Henry che loro erano devastati, fortunatamente gli permettevano di vedermi e ricordo vagamente e anche grazie a Henry,che genitori fantastici cercavano di essere per me.
Anche la mia famiglia adottiva era perfetta con me,sempre gentile e pronta a darmi tutto.
Finché,quel giorno d'inverno,non mi fu portato via tutto.Mentre camminavo sulla 8 mile 2 uomini grandi e grossi si piazzarono davanti a noi,mio padre sposto me dietro di lui e mia madre al suo fianco.
I due uomini spararono un colpo di pistola allo stomaco di mio padre,lui si accasciò a terra sanguinante ma vivo,io piangevo a dirotto e non capivo cosa succedesse,mia madre mi afferrò tentando di proteggermi ma spararono anche a lei, però per lei fu fatale,dritto in petto.
Mio padre con le poche forze rimastogli si alzo per pararsi davanti a me,mi gridò di scappare e andare da Henry e così feci.
L'ultima corsa che ho sentito è il colpo di pistola e le urla strazianti di William Afton,il mio eroe,mio padre."Mi fermai per un secondo con le lacrime agli occhi, non è avevo mai parlato a nessuno,e parlarne con lui mi faceva sentire meglio,mi faceva sentire libera.
"Mio Dio Elizabeth,non so che dire,vieni qui."
Mi prese dolcemente la testa,me la poggiò sul suo petto e mi avvolse le braccia intorno al busto.
Quel calore mi dava sicurezza,quella sicurezza che mi serviva per continuare."Marshall,non è finita..."
Lui mi fece un cenno ed un sorriso per incitarmi a continuare.
"Dalla morte dei miei tutto cambiò,i miei genitori adottivi cambiarono,divennero più aggressivi, violenti,ma solo contro di me.
Non so perché proprio loro mi vollero prendere se poi mi odiavano così tanto ma fatto sta che iniziò l'inferno.
Mia madre rimane incinta solo un mese dopo la morte dei miei senza curarsi nemmeno di come stessi.
Mia sorella,Zelena, nacque ed era già antipatica e scorbutica.
Crescendo vissi tra la paura,le percosse,le urla e anche quando iniziai scuola i bambini si allontanavano da me per come ero e per come sembravano i miei genitori quando li vedevano fuori scuola.
Nessuno mi voleva,nessuno mi ha mai voluto,ero un mostro agli occhi di tutti, persino agli occhi delle stessere persone che hanno giurato di amarmi.
L'unica persona che mi voleva bene e mi stava accanto era Henry, l'unico che mi avesse mai voluto bene, l'unico che si sia mai preoccupato di me.
Negli anni mi ha insegnato molte cose,tra cui come usare una pistola, ma mi ha letteralmente cresciuta e con lui stavo bene,e grazie a lui riuscivo a stare bene sempre a casa e non.
Finché non arrivò QUEL giorno,il secondo giorno più brutto della mia vita dopo la morte di mamma e papà.
Ci tengo a precisare che sin da piccola sono stata una grande fanatica della chiesa andavo sempre a messa e seguivo tutto riguardante la cristianità.
Il prete mi ha sempre detto che fossi diversa dagli altri bimbi,mi si leggeva negli occhi diceva.
Un giorno il prete mi portò in sacrestia,eravamo io,lui e alcune suore;lui prese una frusta e mi iniziò a frustare sulla schiena,ma il culmine arrivò quando prese un asta di ferro con una croce posta alla fine,la scaldo,e me la piazzò diritto in pancia,come con le mucche."Mi alzo la maglia per far vedere i "marchi" perché mi aveva marchiata a fuoco più volte
La faccia di Marshall era stupita,lui era senza parole quasi vomitava per lo schifo che ho subito,e lo capisco.
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"Quel dannato incontro nelle strade di Detroit..."
FanfictionUna ragazza piccola e innocente cammina sulla 8 mile di Detroit imbucandosi tra le stradine affiliate a essa...tra il buio e le sue lacrime,ben nascoste, si scontra con qualcuno:una figura visibilmente maschile,alta e robusta, la ragazza tiene la te...