CAPITOLO 9:"Frugai tra le robe e trovai una lettera"...

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"Wink..."

Ero stupita,non mi aspettavo questo gesto, voglio dire,si capiva che gli piacevo però dichiararlo così in fretta? Mi sembra strano...

"Cosa c'è?non ti è piaciuto?"

Mi parlò con un tono lievemente acido.

"Nono, assolutamente,anzi mi...mi è piaciuto."

Guardai in basso dall'imbarazzo,lui si avvicino e mi alzò il capo afferrandomi il mento con forza.

"Allora cosa c'è che non và?"

Sputò amaramente,penso si aspettasse che io iniziassi a saltare come i Teletubbies sulle collinette chiedendogli di sposarlo ma non sono affatto così,le poche relazioni che ho avuto precedentemente mi hanno incisa molto,resto sempre una stupida sottona, però faccio fatica a fidarmi se si parla di amore,anche se una volta che conquisti il mio cuore è fatta,mi hai in pugno.
Per me Wink è stato un po' come un colpo di fulmine,spero solo di non sbagliare...

"Mi sembra solo un po' strano...insomma ci conosciamo solo da due giorni e già vuoi stare con me? Io-"

Fui interrotta bruscamente da Wink che mi spostò la faccia con la mano,che prima era sul mento,passandola sulla guancia e spingendola.

"Beh se non ti fidi nemmeno di me vuol dire che non mi ami veramente e non vuoi stare con me quanto lo voglio io"

Volevo parlare,ma non sapevo cosa dire,io volevo stare con lui,era ovvio.
Ho una forte sensazione di deja-vu ma non posso lasciar vincere le mie paranoie ancora.

Stavo per parlare quando Wink mi spinge contro il muro.

"Quindi piccolina? Cosa dici? O ti fidi di me o torni a fanculo di là ma stai sicura che non tornerà mai tutto come prima."

Cosa voleva dire?
Non ci pensai più di tanto,anche perché le parole uscirono dalla bocca da sole.

"Certo che voglio stare con te."

Sorrise

"Allora zitta."

Cosa? Zitta?

"Scusami?"

Lo guardai ancora appoggiata al muro anche se lui si era leggermente allontanato invitandomi a seguirlo.

"Ho solo detto zitta,non farne una tragedia,andiamo!"

Mi tese la mano e io la presi.
Camminammo insieme lui mi mise il braccio intorno alla vita e passeggiammo.
Dopo un paio d'ore si era fatto sera e Marshall ancora non sapeva nulla di nulla,insomma non che dovesse sapere tutto sulla mia vita però avevo dormito da lui l'altra notte dopo... ciò che è successo con i miei e lui non sa se tornerò o no.

"Hey devo chiamare Marshall.Se mi puoi scusare".

Feci per allontanarmi quando Wink mi afferrò un braccio.

"Perché lo chiami? E soprattutto, perché lontano da me?"

Ora era lui che non si fidava.

"Beh perché ieri sono stata da lui e non gli ho detto se sarei andata di nuovo quindi lo devo chiamare?"

Ascoltò attento alla mia risposta,sembrava infastidito.

"Ma chi se ne frega di quel coniglio".

Perché è così fastidioso?

"Si chiama Marshall"

Prima che lui potesse rispondere sentiamo una voce provenire da dietro di noi.

"Chi è la nobile donzella che ha chiamato il mio nome?"

"Quel dannato incontro nelle strade di Detroit..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora