In un angolo recondito del Deserto del Gobi un paio di piccole sfere luminose comparvero di colpo, con due brevi scoppi. Volteggiarono un paio di volte l'una attorno all'altra. Poi si fermarono a mezz'aria, vicine, senza che i raggi cocenti del sole proiettassero a terra le loro ombre.
"L'Elevazione dell'Angelo Aziraphale avrà luogo tra mezz'ora terrestre" vibrò la prima, di un tiepido ocra.
"L'unica cosa importante, lo sai, è che scompaiano. Tutti" pulsò l'altra, accendendosi di vermiglio.
"Il grosso è già stato fatto durante la salita. Non c'è più nulla di cui preoccuparsi."
"Sarà meglio per te."
"Sarà meglio per noi."
La sfera rossa vibrò appena, quasi innervosita dalla risposta dell'altra. Senza aggiungere altro fece una breve giravolta e scomparve richiudendosi su se stessa.
La seconda rimase sospesa per qualche altro secondo, ondeggiando. Poi si dissolse, lasciando dietro di sé solo un leggero pulviscolo argentato.
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Paradiso - Pochi minuti terresti prima dell'Elevazione dell'Angelo Aziraphale
Aziraphale chiuse gli occhi, inspirando profondamente. Con le palpebre ancora abbassate drizzò le spalle e la schiena, sistemandosi la cravatta prima di espirare in modo lento e tornare a guardarsi attorno.
Michele, Saraquael e Uriel, poste l'una di fianco all'altra davanti a lui, si lanciarono un'occhiata nervosa.
«Non capisco perché ci debba volere così tanto» sbuffò la prima, scuotendo la testa. «È tutto assolutamente ridic-»
«Stai forse criticando il volere di Dio?» le domandò con tono severo e profondo Metatron, comparendo sopra di loro - un sopracciglio sollevato con fare protervo - sotto la forma di una gigantesca testa fluttuante.
«Assolutamente no! Non lo farei mai» si sbrigò a chiarire lei, la voce ridotta a poco più di uno squittio.
«Mooolto bene» sorrise lui. «Molto bene davvero. Veniamo a noi, dunque.»
La testa si guardò attorno, fino a mettere a fuoco Aziraphale che - le dita delle mani impegnate in piccoli movimenti nervosi - la stava osservando senza alzare troppo il viso.
«Pronto per l'Elevazione, Aziraphale?» gli domandò allegra.
L'angelo si mosse nervosamente sulle gambe, annuendo appena.
«Immagino... beh, immagino di sì.»
«Ottimo!» Il fascio di luce dorata attorno a Metatron vibrò entusiasta. «Uriel, a te la parola.»
L'arcangelo non sembrò averlo sentito: non si mosse di un millimetro, troppo assorta a studiare le espressioni sul volto di Aziraphale. Sembrava preoccupato ma anche assorto, quasi stesse compiendo mentalmente una difficilissima operazione... qual era il termine usato dagli umani? Ah, sì: matematica. Una difficilissima operazione matematica.
«Uriel...» la richiamò Metatron con tono irritato, ma non fu necessario continuare: Saraquael, con una gomitata ben assestata all'altezza dei fianchi, riportò l'altra in sé.
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MEMORIES | Good Omens
Fanfiction[Spoiler!S2][Ipotetica S3] Aziraphale ha cambiato nome e ruolo, e questo gli è costato tutto: persino se stesso. Crowley è rimasto davvero solo per la prima volta in seimila anni e, forse, il destino dell'Universo che ha contribuito a generare e che...