Capitolo 4: 𝒜 𝒸𝒶𝓈𝒶

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Pov: ???

Stavo andando in giro per Mosca sotto la pioggia, amo passeggiare sotto la pioggia, mi fa sentire libero come un uccellino in un campo di fiori, notai il palazzo dei Soviet, iniziai a sentire qualcosa venire dal cuore, come una nostalgia ma lo ignorai "c'è il sovietico in casa?" Mi chiesi curioso, mi arrampicai di poco visto che la finestra è troppo in alto (certo il problema è quello non tu che sei basso) sbirciai dentro tramite una finestra per curiosità e notai che si affacciava sulla sala principale ma...

























































































































































Non lo avessi mai fatto...







































































































































Non me lo aspettavo...





















































































































































Vidi URSS e Ame darsi un bacio passionale, il mio cuore si ruppe in frantumi "cosa ti aspettavi? Gli hai fatto molto male e più di una volta" disse quella voce «Stai zitto te» mi dissi, le lacrime stavano per uscire ma non avrei potuto mostrare al mondo intero le mie lacrime, devo essere forte. I dittatori sono così no? Non mostrano mai le loro emozioni, è la prima regola se vuoi essere a capo di una nazione Mai. Mostrare. Le proprie. Emozioni.

Corsi nel vicolo più vicino, mi buttai sulla parete e iniziai a piangere «P-perché...» mi dissi "??? Lo sai che sei solo un mostro, perché lui ti dovrebbe amare, sei un idiota se credevi che ti ama" disse ancora quella stupida voce «h-ho detto-» mi interruppi dai singhiozzi, non riuscivo a parlare stavo troppo male... mi faceva male il cuore...

//3h dopo//

Dopo ben TRE ORE!! Tre ore, smisi di piangere, mi affacciai di poco per controllare che non ci fosse nessuno e quando mi accertai che ero solo uscii dal vicolo e mi diressi a casa, almeno non ci avrei pensato... faceva male... molto male...

Pov: Ame (poco prima)

Quel giorno ero stato invitato a casa di URSS e Uscii di casa con la scusa di andare da un amico e tutti (o meglio quasi tutti) mi credettero, URSS mi accolse calorosamente e mi portò al piano di sopra «oggi volevo farti conoscere i miei figli, così almeno hai più confidenza con loro» URSS aprì una porta e rivelò tanti bambini, chi giocava e chi dormiva «solo che loro non sanno l'italiano o al massimo sanno qualche parola» mi disse mentre chiudeva la porta alle mie spalle «allora, partiamo dai più piccoli che sono loro» indicò tre bambine uno aveva tutta la bandiera rossa con una specie di mare blu e verso la fine del mare c'era del bianco e la solita falce e martello «lei si chiama Estonia e ha solo 2 anni» Esto si girò a guardarci «Tere (ciao)» disse la piccola, poi si rigirò e riprese a giocare con altre due bambine, una era tutta verde sotto con una striscia bianca e l'altra metà era rossa «lei è Lituania» e un'altra con la bandiera simile a Estonia solo che aveva proprio alla fine della bandiera il mare e aveva due righe bianche de seguivano il "mare" «e lei è Lettonia» io annuii «poi loro sono Georgia, Moldavia, Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan» disse indicandomi i vari bambini «poi» disse mentre si avvicinava alle culle dove c'erano 6 bambini che dormivano «loro sono Ucraina, Bielorussia,» disse indicando le due più grandi «e loro Kirigizistan, Tagikistan, Armenia e Azerbaigian» disse sussurrando e indicandoli tutti, Ucraina si svegliò e si alzò in piedi, alzò le braccia per attirare l'attenzione di URSS, lui la prese in braccio e Uky indicò un bambino sul letto, stava da solo in disparte a leggere qualcosa, URSS la portò da lui «e infine, il più grande ovvero Russia» Russia alzò la testa e ci guardò «C-ciao» «sta ancora imparando l'italiano» mi disse URSS mentre poggiava Uky sul letto, Russia mise da parte il libro e iniziò a giocare con Ucra, intanto noi uscimmo e andammo in sala al piano di sotto «ti va di uscire andiamo-» si interruppe sentendo il rumore della pioggia «Блиять! (CAZZO!)» esclamò URSS avvicinandosi alla finestra «allora, guardiamo la tv? O preferisci altro?» disse calmandosi ma verso la fine con un tono un po' più seducente, iniziò ad avvicinarsi a me e mi sbatté al muro, mi prese in braccio e iniziò a limonarmi pesantemente, sapevo cosa sarebbe successo da lì a poco e non mi dispiaceva~

URSS si staccò all'improvviso e guardò la finestra in un misto di spavento e stupore, io lo guardai confuso «che succede?» chiesi confuso «credo di aver visto una figura» mi disse, io mi strinsi a lui «ma dai, ma chi andrebbe in giro con questo diluvio? Probabilmente sarà solo la tua mente che ti gioca brutti scherzi»dissi accarezzandogli il petto «sarà...» sussurrò ancora non del tutto convinto, si girò ma come mi stava per ribaciarmi Russia e Ucraina entrarono in sala piangendo «ПАПA!!! ОНА СКАЗАЛА МНЕ, ЧТО МЕНЯ УСЫНОВИЛИ (PAPÀ!!! LEI MI HA DETTO CHE SONO STATO ADOTTATO!!)» urlò Russia «ТАТО!! ВІН ВДАРИВ МЕНЕ!! (PAPÀ!! LUI MI HA PICCHIATA!!) (ditemi se è giusto che l'ucraino non lo so)» disse Ucraina abbracciando URSS «ok, ok. Ora calmiamoci e spiegatemi cosa è successo» disse il sovietico mettendomi giù e prendendo i bambini «Итак, успокойся и объясни мне, что случилось (allora, calmatevi e spiegatemi cosa è successo)» io nel mentre di quella chiacchierata ero lì come un coglione, l'unico che non capiva il Russo, stavo lì che mi guardavo intorno «П-папа, она говорит ч-что я был усыновлен (P-papà, lei dice c-che io sono stato a-adottato)» disse Russia cercando di calmarsi «Хорошо, и почему Украина сказала ему это? (Ok e perché Ucraina hai detto quella cosa?)» Ucraina pure lei si calmò «Т-тому що він м-мене вдарив (P-perché lui mi ha picchiata)» e dopo questo non ascoltai più nulla era troppo difficile da interpretare quella discussione.

Qualche minuto dopo le acque si calmarono e i bambini tornarono in camera a giocare «allora?». Chiesi curioso «Ucraina voleva fare un gioco perché Rus glielo aveva promesso però questa volta non gli andava e quindi hanno iniziato a litigare» disse sospirando «allo-» cercai di parlare ma il telefono squillò e URSS andò a rispondere «pronto?» «{ciao URSS, sono Canada, c'è mio fratello lì vero?}» «ehm, si perché?» rispose URSS io nel mentre mi guardavo le unghie (per noia) «{se per favore me lo passi}» «oh ok» URSS mi porse il telefono «è tuo fratello» io annuii e mi avvicinai e presi il telefono «dimmi tutto» «{Ame, mamma e papà chiedono se puoi tornare a casa, sta sera è la serata "film con la famiglia" perché in tv ci sarà un film molto bello}» concluse il mio fra «È VERO CAZZO ME NE SONO DIMENTICATO!! ARRIVO SUBITO» urlai ricordandomi di questa serata«{ok cia}» e dopo chiusi il telefono e corsi al divano a prendere la giacca «sta sera c'è la serata "film con la famiglia" perché c'è un film che tutti adoriamo» dissi mentre mi infilavo la giacca «e che film?» mi chiese URSS curioso «a boh» «come sarebbe a dire "a boh"?» mi chiese guardandomi mezzo curioso e mezzo menefreghista «non lo so però me lo avevano detto» presi il mio zaino, URSS mi accompagnò alla porta «allora ci vediamo domani» disse sorridendomi «a domani Love» lo presi per il cappello e lo abbassai alla mia altezza e ci baciammo, un bacio lungo e pieno di passione. «CIAO» dissi uscendo per tornare a casa.

Passai davanti a un vicolo e sentii piangere, ci guardai dentro e notai una figura rannicchiata su una parete, cercai di ignorarla e continuai a camminare però... mi era famigliare.... Chi è?

angolo idiozie

Ragazzuoli cari, come state? Indovinate
IL PROF NON HA NOTATO CHE NON TOCCO IL VIOLINO DA GIUGNO :D
Ora però mi manca il solfeggio D:

Spero che passerete una buona giornata <3

-Eclisse 🌑🌄

1297 parole

🅝🅤🅛🅛🅐  🅒🅘 🅢🅔🅟🅐🅡🅔🅡🅐 🅜🅐🅘               ♫♥RusAme☾❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora