Capitolo 17: ℛ𝒾𝓈𝓋ℯ𝑔𝓁𝒾ℴ

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Pov: America

Mi svegliai di soprassalto e caddi a terra spaventato, spensi la sveglia  e sbadigliai, mi stropicciai gli occhi e mi alzai da terra aprendo la porta della camera e uscendo dalla stanza dei miei fratelli che tra l'altro dormivano ancora tutti, entrai in sala e trovai i miei genitori già svegli, papà leggeva il giornale mentre beveva il the mentre mamma stava lavando i piatti della sera precedente, entrambi si accorsero della mia presenza e mi dissero in contemporanea «buongiorno» risposi sbadigliando la stessa cosa e mi diressi verso mia mamma, la abbracciai da dietro e lei mi disse «come stai?» «bene» risposi chiudendo gli occhi e godendomi il suo profumo alla fragola, mi prepari un caffè e poi mi sedetti al tavolo e cominciai a conversare con mio padre «quindi ancora non hai scoperto di chi si tratta?» mi chiese sistemandosi il suo monocolo «no, però ho trovato il liquido che lo ha avvelenato» mamma si girò sconvolta mentre papà abbassò il giornale e entrambi urlarono in contemporanea «COME?!» un lieve sorriso mi pervase le labbra, diedi un sorso alla tazza e la posai «beh, non so se voi lo sapete ma quando un country è in coma può capitare che la sua anima si stacchi dal corpo, probabilmente avrà trovato la casa del colpevole e avrà preso una provetta del veleno, ho provato ad analizzarla ma sembra essere creato dalla magia, un veleno mai visto dalla scienza, oggi vado a casa di URSS e glielo consegnerò così che possano trovare la cura» ripresi a bere il caffè mentre i miei genitori mi bombardavano di domande del tipo "ma come lo hai ottenuto?" "Chiederai qualcosa in cambio?" "Ma quindi tu lo ami?" "Perché sei così interessato?" "Cosa penserà URSS di questo?" Ecc ecc... «basta, l'importanza è che il "cocco di papà" si svegli e torni con suo padre altrimenti il padre frigna» papà sospirò mentre mamma mi si avvicinò e mi baciò la fronte «fai attenzione» sorrisi e mi alzai «grazie» posai la tazza e andai a prepararmi, lo so sono solo le 7:05 però ho anche altro da fare, penso che per le 10:30 andrò dal comunista, intanto svolgerò alcune faccende per la mia nazione poi se avanza tempo mi farò una passeggiata.

Salto temporale: 10:45

Ero davanti casa di URSS, deglutii spaventato e feci un respiro profondo, suonai il campanello e quando URSS aprì sembrava sorpreso di vedermi, sorrisi spavaldo ed entrai in casa sua «ciao URSS! Come vanno le cose?» gli chiesi come se fossimo amici «che cazzo ci fai qui schifoso?» «awww arriva un ospite e tu lo accogli così? Che tristezza dopo tutto non sono tuo ami-» mi girai e vidi Bielorussia che mi puntava contro quella che sembrava essere una lancia «so chi sei e non ti permetterò di farci del male  агідны, агідны шарлатан!! (schifoso saltimbanco di merda!!!)» URSS si schiarì la voce «Белоруссия, Это отстой, и это кусок дерьма, но оставь это в покое, может быть, он должен сказать мне что-то важное (Bielorussia,Fa schifo ed è un pezzo di Merda però lascialo stare, forse deve dirmi qualcosa di importante)» lei sbuffò e ritirò la lancia poggiandola vicino al divano e sedendosi sopra al divano (ovviamente) di fianco a Ucraina «che mi volevi dire?» ringhiò URSS infastidito «beh, riguardo al coma di tuo figlio...» lui cambiò espressione e mi guardò interessato «hai scoperto chi lo ha avvelenato?» «di meglio mio caro Ussry» tirai fuori la provetta e la misi tra noi due «questo è il veleno che gli è stato iniettato» lui fece un verso di disapprovazione, incrociò le braccia e alzò gli occhi al cielo «Pfft, 1 perché lo avresti tu, dove lo hai trovato? Oppure lo avevi già perché sei stato TU ad avvelenare mio figlio?! 2 che ne so che non sia una falsa? Insomma può essere anche un veleno a caso 3 chi dice che sia quello che ha colpito mio figlio 4 mi fai schifo quindi vattene immediatamente.» io Risi, mi avvicinai a lui e gli avvolsi un braccio intorno al collo «una cosa che tu non sai mio ingenuo comunista, è che può capitare che: un country in coma resta sul letto ma la loro anima vaga inquieta per la città o per il mondo intero, si dia il caso che questa sostanza l'ho vista essere posata dal niente sul comodino di fianco al corpo di TUO figlio in ospedale quindi l'unica è che lui ha scoperto l'assassino» URSS mi spinse via e ringhiò infastidito «e perché eri nella sua stanza d'ospedale?» alzai gli occhi al cielo e feci spallucce «volevo scoprire di più» lui sospirò e abbassò le braccia, poi uno sguardo tagliente mi arrivò addosso «immagino che se me la vuoi dare è per aver qualcosa in cambio, arriva al punto.» sospirai e mi sistemai gli occhiali «capisco che sono poco affidabile e della tensione che c'è tra noi due» dissi cominciando a camminare verso la cucina, presi un coltello e cominciai a giocarci «però non è detto che qualunque cosa che io faccia è a pagamento» lui mi guardò indifferente ma sapevo che sotto sotto era sorpreso «sai, io voglio morto quell'assassino quasi quanto te, perciò o la prendi e ti fidi oppure non saprai mai chi è l'assassino e che veleno ha usato, scegli tu~» ghignai sulle ultima due parole, girai la testa e lo vidi fissarmi in modo diffidente, poi sospirò ed si avvicinò «perché mai lo vorresti morto?» gli spiegai che con suo figlio in coma la terza guerra mondiale sarebbe iniziata molto facilmente e io vorrei evitarla, non voglio perdere un mio familiare.

🅝🅤🅛🅛🅐  🅒🅘 🅢🅔🅟🅐🅡🅔🅡🅐 🅜🅐🅘               ♫♥RusAme☾❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora