Capitolo 7: 𝒪𝒹𝒾ℴ

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Pov: URSS

Io e il capitalista da quel fatidico giorno ci odiamo, è passato quasi un anno ma l'odio che proviamo a vicenda è troppo forte. A volte penso che se Reich non fosse morto nulla di questo sarebbe accaduto, facciamo un passo indietro e capiamo cosa è successo

Flashback

Mi ero ubriacato, ma così tanto che facevo fatica solo a respirare. Quella sera io e il capitalista eravamo soli in casa con i miei figli, i bambini stavano dormendo mentre io ero entrato in sala barcollando, trovai il capitalista sul divano a guardare la tv.
Lui si alzò e venne verso di me «amore meglio se torni a letto» io mugugnai e poi lo sbattei al muro.

⚠️Attenzione violenza sessuale 18+⚠️

vi consiglio di passare alla fine del capitolo

(Non mi prendo colpe)

Lo avevo appena sbattuto al muro e iniziai a limonarmelo con molta foga, lui mi spinse di poco facendoci staccare «T-tesoro, non ho voglia di farlo» mi disse accarezzandomi i capelli, lo ignorai e lo risbattei al muro ma questa volta con il doppio della foga di prima, iniziai a farmi spazio tra la testa e la spalla e iniziai a mordicchiarlo, lasciare segni violacei e leccare, lui cercò di ritirarsi ma io non mollai la presa anzi aumentai la presa facendogli male e infatti lui gemette di dolore, gli lasciai un morso che stava perdendo molto sangue, più degli altri.

Quando finii sul collo iniziai a spogliarlo, gli tolsi la maglietta lasciandolo a petto nudo e continuai con la stessa cosa di prima, tra baci e succhiotti il suo petto divenne viola e rosso, stava piangendo come non mai «U-URSS T-ti prego...» disse in un sussurro ma io continuai ad ignorarlo, iniziai ad annoiarmi quindi lo presi per il braccio e lo trascinai in camera, lo buttai sul letto senza rispetto e iniziai a spogliarmi del tutto e rimasi nudo, lui cercò di ritirarsi ma io lo trattenni, gli strappai i vestiti di dosso ed entrai in lui con una violenza che voi non potete immaginarvi, lui mi spinse via e si alzò, mi arrabbiai e lo sbattei sotto, lui aprì un preservativo e me lo mise, gli tirai un cazzotto dalla rabbia visto che aveva cercato di scappare, lui iniziò ad urlare ma io gli tappa la bocca «Stai zitto o i bambini ci sentiranno» gli urlai, iniziai a muovermi velocemente fin da subito e questo gli fece molto male infatti iniziò a sanguinare, lui si tappò la bocca e io aumentai la velocità delle spinte e gli stavo facendo un male cane, sentii come se fossimo osservati ma ignorai questa cosa.

Passò mezz'ora e alla fine io venni ma America no, me ne frega perché ero stanco e assonnato, caddi sul letto a alla fine mi ritrovai nel mondo dei sogni.

⚠️fine violenza
sessuale⚠️

Ero in un prato verde, quel prato verde. Vidi una figura in lontananza rannicchiata sul prato che piangeva, mi avvicinai a lui e notai che era Reich, mi inginocchiai e gli misi una mano sulla spalla, lui si girò e mi abbracciò, mi bagnò la spalla con le sue lacrime ma a me non importava «Reich... perché piangi?» chiesi a lui mentre gli accarezzavo la schiena, lui fece sprofondare la testa nella mia spalla, era letteralmente disperato e nulla riusciva a rallegrarlo «m-mi manchi Sowjet...» disse in un sussurro «shhh, ora sono qui, stai tranquillo» lo consolai, lui non riusciva a calmarsi «i-i miei P-piccoli?» mi chiese preoccupato «stanno bene» lo consolai mentre portavo la mia mano sui suoi capelli rossi «pochi s-secondi e te ne a-andrai...» mi disse facendomi rattristire «m-mi manchi amore...» una forza iniziò a portarmi via Reich, io cercai in tutti i modi di raggiungerlo am era inutile, non potevo e alla fine mi ritrovai a cadere nel vuoto...

Mi svegliai che era il cuore della notte, guardai l'ora ed erano le 2:45, sentii un pianto provenire dalla mia destra e vidi che era America che piangeva, c'era del sangue misto a un'altro liquido sul letto ed eravamo entrambi nudi, i ricordi della scorsa sera mi riaffiorarono nella testa e ricordai di quello che gli feci, iniziai a sentirmi un po' in colpa e lo abbracciai da dietro cercando di consolarlo ma lui mi scansò tirandomi una gomitata nello stomaco «stai lontano da me sovietico del cazzo» disse con tono fermo e deciso «hey, hey. Calmo, Shhh, va tutto be-» mi arrivò uno schiaffo e io indietreggiai di poco, capii che non era il momento adatto, ne avremmo parlato domani mattina...

Pov: America

Ero in un bosco, due figure stavano correndo e li sentivo ridere, mi avvicinai ed ero di nuovo io con quella figura misteriosa, entrambi erano felici «sai ###### sei molto meglio di ### #####, sei gentile, generoso e divertente!» esclamai ridendo, lui si fermò e mi sbatte all'albero dietro di me, mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra «mi dispiace per quello che ti abbia fatto ### ##### spero che non sia un danno permanente» mi disse quella figura, io abbassai lo sguardo, gli dissi che faceva molto male quel ricordo però finché sto con lui nulla mi può ferire, un apparecchio squillò e quella figura misteriosa lo tirò fuori, non potevo nemmeno vedere cos'era però era tipo piegato e doveva tirare su un'antenna e alla fine se lo mise all'orecchio «###### dove cazzo sei, è ora di cena torna a casa» disse il padre di quella figura al telefono, io mi incuriosii e mi avvicinai di poco «arrivo papà ciao» abbassò l'antenna di quell'aggeggio strano e mi disse «Ame devo andare, mio padre mi chiama» io sorriso «ok ###### a domani, ti amo piccolo» e dopo questo la figura corse in una direzione, iniziai a seguirla ma quando stava per arrivare a casa caddi nel vuoto più assoluto...

angolo che nemmeno è passato un mese e hanno già preso 4 note

Wella bagai, come va? A me male :( mi sento triste e non so perché è poi ho un dolore alla pancia che mi ammazza, spero che a voi vada meglio <3

-Eclisse🌑🌄

1019 parole

🅝🅤🅛🅛🅐  🅒🅘 🅢🅔🅟🅐🅡🅔🅡🅐 🅜🅐🅘               ♫♥RusAme☾❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora