Capitolo 11: 𝒻ℯ𝓈𝓉𝒶

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Pov: Russia

Stavo in giro per Berlino ovest, ebbene si. Da quando è cominciata la guerra fredda ci siamo spostati a Berlino Ovest, così potevo vedere Germania però Germania est fu costretta a rimanere a Berlino est... mi dispiace per loro, insomma capisco che siamo nella guerra fredda e la nazione è divisa però con questa crudeltà e non poterli far incontrare mi sembra eccessivo...

Stavo passeggiando per il parco quando vidi in lontananza il capitalista, alzai gli occhi al cielo e sbuffai "cazzo vuole questo?!" Si avvicinò a me e mi diede un biglietto e poi mi sorrise «TI CONSIGLIO DI VENIRCI» e dopo se ne andò e mi lasciò molto perplesso, il biglietto era viola con su scritto "sei invitato alla mia festa, alle 20 a *** ***** **" con sopra raffigurati una palla da discoteca, dei palloncini e la sua faccia con sempre gli occhiali da sole in dosso e in cappellino da festa in testa "perché cazzo mi ha invitato?!" Mi chiesi, continuai a camminare abbastanza confuso "ci vado o non ci vado" continuavo a pensare mentre guardavo avanti però senza prestare attenzione al luogo e ai suoni che mi circondavano, ero del tutto preso a pensare a quel biglietto e al perché mi avesse invitato.

Si erano fatte le 19 e io decisi di tornare a casa, come rientrai trovai Ucraina in cucina che lavava i piatti, Bielorussia, Kazakistan, Georgia, Estonia, Lettonia e Lituania che si guardavano la tv «ciao» dissi guardando gli altri, Ucraina mi guardò mentre tutti gli altri rimasero concentrati sulla tv «ciao» mi dissero tutti in coro. Mi diressi in camera mia e mi buttai sul letto, tirai fuori il biglietto e iniziai a guardarlo "devo decidere ora se andarci o no, perché se lo dico dopo a papà non ci potrò andare, poi in ogni caso se decido di non andarci lo avviso che resto a cena. E poi dirò che andrò a cena fuori COME AMICI con Ale, sa che io e lui siamo molto legati" pensai mentre continuavo a rimuginare su quell'invito.

Da un lato se ci sarei andato avrei potuto parlare con America e chiedergli perché mi ci ha invitato e se magari si potesse trovare un accordo per finire questa maledetta guerra, dall'altro però è sempre il capitalista e se fosse una trappola? Andrò lì armato, semplice. Che genio che sono, non trovate?
Mi alzai dal letto e nascosi il biglietto sotto il cuscino, mi diressi verso lo studio di mio padre e ancor prima che potessi bussare sentii la sua voce bassa e profonda, in grado di intimidire qualsiasi persona che diceva «Avanti» entrai nello studio e chiusi la porta alle mie spalle, lo trovai sulla scrivania con gli occhiali che compilava alcuni documenti, ancora prima che potessi dire qualcosa mio padre mi interruppe «che c'è Russia?» io mi avvicinai «senti papà, sta sera non ci sono a cena, vado a cena fuori con Alessandro ok?» lui alzò lo sguardo dai documenti e mi guardò «a cena fuori?» capii subito dove voleva andar a parare e io lo precedetti «a cena fuori come amici andiamo a mangiare qualche cazzata» mio padre tornò a guardare i documenti «ok però torna a casa per le 23 ok? E non combinare guai come l'altra volta» mi ribatté, io lo guardai male «quella volta è stato solo un' incidente» «si sì come no, investire la propria prof. Di Matematica e mandarla in coma, cosa cazzo ti era preso?!» mi chiese mentre firmava un documento con su scritto "Задание (assegnazione)" «eravamo ubriachi e questa sera non lo sarò, ti puoi fidare?» incrociai le braccia e lui alzò lo sguardo su di me «sarà meglio, e ora esci che devo finire di lavorare» io annuii e uscii dallo studio, ovviamente mio padre non dimenticò di chiedermi se pago io o Ale e quindi risposi che pagava lui perché mi doveva ancora 50 Euro.

Mi ribbuttai sul letto e guardai l'orario «cazzo sono le 19:45 devo prepararmi» mi alzai dal letto e presi alcuni vestiti dal cassetto e cominciai a cambiarmi, come maglietta avevo deciso: una maglietta bianca a strisce azzurro scuro, una felpa nera con la scritta bianca "Adidas" e il mio cappello grigio chiaro e scuro con la stella rossa non può di certo mancare, me lo regalò mio padre quando avevo solo 7 anni a quanto ho capito alcuni vestiti/cappelli di un countryhumans crescono insieme a lui/lei, di altezza e di larghezza 🤩 non è straordinario? Comunque per pantaloni presi dei jeans verde militare e visto che siamo a novembre mi misi gli stivali neri imbottiti con la lana.
Uscii dalla mia stanza e andai in bagno, sentii che puzzavo e quindi mi lavai (giustamente ad una festa di ubriachi non voglio puzzare eh) mi misi pure il profumo per fare bella figura, anche se è pur sempre una festa di America.

🅝🅤🅛🅛🅐  🅒🅘 🅢🅔🅟🅐🅡🅔🅡🅐 🅜🅐🅘               ♫♥RusAme☾❦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora