12.

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Yoongi portò la cena a Viviana
<<Vi siete scordati del pranzo?>> gli chiese appena il ragazzo entrò in camera
<<Abbiamo avuto da fare, la psicologa è venuta?>> le chiese posando il vassoio sul letto
<<Si, dice che miglioro, posso farti una domanda?>>
<<Si>>
<<Perché continuate tutti a dire la parola migliorare? Se una persona è fatta in un modo, è giusto che rimanga ad essere in quel modo, voi mi state facendo cambiare quasi con la forza, non credo sia giusto, io voglio essere me stessa, non una versione che voi considerate migliore>> gli disse iniziando a mangiare, Yoongi la fissava seduto sulla sedia della scrivania
<<Perché tu non sei così>>
<<E chi lo ha detto? Solo perché tu hai conosciuto un mio lato non vuol dire che quel lato non fosse una maschera>> alzò le spalle
<<Allora come sei davvero?>> lei lo fissò con la bocca piena
<<In entrambi i modi credo, sia buona che cattiva, sia tranquilla che iperattiva, sia sentimentale che apatica, dipende dalla situazione e da chi ho davanti, c'è chi si merita un abbraccio e chi una pallottola in testa>>
<<Ed ovviamente sei tu a definire chi si merita cosa>>
<<Certo, se c'è una cosa in comune con i miei due lati, è che sono determinata a pensare che nessuno può decidere per me>>
<<È qui che devi cambiare, non la tua determinazione, ma il tuo giudizio, uccidere qualcuno non è bello, altrimenti sarebbe legale farlo, se si è arrabbiati, ci sono molti modi per risolvere la questione, parlarne magari, sai oggi con Tae e Jimin abbiamo litigato, loro erano arrabbiati, pensi che si siano picchiati o mi abbiano picchiato? No, ne abbiamo parlato ed ora siamo più uniti di prima>> le spiegò <<Certo ci sono volte che io e Tae arriviamo a picchiarci, ma dopo facciamo sempre finta di niente, ricominciando a scherzare tra noi come nulla fosse, lo facciamo perché sappiamo che nel momento in cui ci picchiamo entrambi stiamo sbagliando e quindi, a quel punto, non conta per cosa stavamo litigando, perché abbiamo superato il limite, così passiamo oltre riconoscendo l'errore dentro di noi>> proseguì alzandosi dalla sedia
<<Mh si ma c'è gente che merita di morire>>
<<Tipo?>>
<<Mio padre meritava di morire>>
<<Nessuno merita di morire Vivy, diciamo che tuo padre si è suicidato più che altro, e comunque non devi pensare a quel mondo, ma a quello esterno, a quello normale che c'è fuori, la scuola, gli amici, lo studio, il college, i ragazzi, il lavoro che ti piace, magari un marito, dei figli, la normalità>>
<<La normalità è noiosa>>
<<È vero, ma ti fa stare bene, lo capirai, buonanotte, vado a dormire>>
<<Se lo dici tu... ok buonanotte>> Yoongi uscì dalla stanza chiudendola a chiave da fuori, entrando nella sua.

I due erano ancora nel letto, entrambi nel mondo dei sogni, entrambi sereni, si spogliò rimanendo in intimo e si andò a sdraiare al fianco di Tae, accoccolandosi a lui e chiudendo gli occhi, addormentandosi poco dopo, alla fine non avevano cenato, ma a Yoongi non andava di disturbarli vedendoli in quel modo.

Quella notte nessuno dei tre si svegliò, Jimin non ebbe incubi, Yoongi non ebbe l'ansia di essere ucciso nel sonno, Taehyung non si svegliò di soprassalto per qualcosa che aveva sentito, dopo un mese dalla fine di tutto, per la prima volta, nessuno dei tre ebbe paura nel sonno.

Quando Taehyung aprì gli occhi per primo, costatando che fosse giorno, sorrise felice di aver passato un'intera notte tranquillamente, sorrise nel vedere Jimin dormire beato sul suo pettorale sinistro e sorrise nel vedere Yoongi poggiato sul suo braccio con un'espressione beata
"Spero sia la prima di una lunga serie" pensò continuando a guardare i due, per un po' fissò Yoongi, passando poi a fissare Jimin, con lui aveva sempre l'istinto di accarezzarlo, cosa che non aveva con il moro, sicuramente per il fatto che al suo ex migliore amico quelle cose non piacevano o forse, semplicemente perché vedeva quel biondino come una bellissima creatura da difendere, bisognosa di attenzioni e amore, sta di fatto che gli iniziò a fare i grattini sulla schiena senza neanche rendersene conto; infatti, poco dopo, Jimin si mosse stringendo di più la vita di Taehyung e portando la testa sulla sua spalla, Tae istintivamente lo baciò delicatamente, ricevendo di rimando quel bacio <<Buongiorno amore>> gli disse poi
<<Buongiorno amore>> rispose Jimin sorridendo
<<Hai dormito bene?>>
<<Benissimo, niente incubi, tu?>>
<<Di sasso, niente risvegli improvvisi>>
<<Ottimo, Tae ho voglia di una cosa>> disse con voce dolce, il ragazzo sorrise
<<Cosa piccolo?>>
<<Voglio andare al mare>> aprì finalmente gli occhi guardandolo con espressione da cucciolo
<<Mh non è una brutta idea sai? Vediamo che dice Yoongi appena si sveglia>>
<<Gli piace il mare?>> Taehyung dovette trattenersi dal ridere, limitandosi a scuotere la testa
<<Lo odia>> Jimin divenne triste
<<Quindi dirà di no?>>
<<Tu chiediglielo con la stessa espressione con cui lo hai chiesto a me>>
<<E se dice di no?>>
<<Andremo solo noi due, vedrai che se gliela mettiamo così verrà di certo>>

Mine III ~ Love is sacrifice ~   //BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora