Mine III ~ Love is sacrifice ~ //BTS

36.

Yoongi continuava ad eseguire il massaggio cardiaco visto che aveva smesso di esserci, vicino a lui arrivò Jin che lo aiutò, dopo un paio di manovre, lo fecero riprendere a vivere
<<Oh Dio santo grazie>> sospirò Yoongi
<<Che stronzo...>> disse Jin guardando Taehyung
<<Già... portiamolo a letto>>
<<Si>> Yoongi lo riprese in braccio e uscì dal bagno adagiandolo sul letto
<<Taehyung>> disse Jimin indicandolo
<<È vivo, deve solo riposare>> gli spiegò Yoongi andando da lui e abbracciandolo <<Vuoi stare con lui?>>
<<Devo o muore>> Yoongi sospirò, lo baciò delicatamente e lo portò a letto, Jimin vi ci salì e si rannicchiò al fianco del ragazzo, prese il braccio ferito e lo mise dietro di se, la testa sul petto, la mano sulla pancia iniziando a guardare un punto fisso
<<Che ha?>> chiese Namjoon
<<Ecco Jimin traumatizzato, è in uno stato di trans è sotto shock, sapevo che se lo facevo togliere sarebbe successo, ma era necessario, tornerà normale appena Taehyung riaprirà gli occhi>> spiegò Yoongi <<Ora chiamo un chirurgo così lo ricuce, quello che ho fatto io è solo temporaneo>>
<<Si va bene, li guardiamo noi>> lo tranquillizzò Jin e Yoongi con titubanza uscì dalla stanza e chiamò il chirurgo.

Passarono così il resto della notte, Jimin su Tae, Yoongi sulla sedia a fissarli, gli altri tre seduti a terra, la mattina presto arrivò il chirurgo pagato fior fior di quattrini per farlo andare lì a saturare
<<Mi perdoni>> gli disse Yoongi andando davanti al volto di Jimin che semplicemente mosse gli occhi per guardarlo <<Jimin piccolo, lo vedi questo signore?>> il biondo annuì <<Ecco lui sarà colui che salverà completamente Taehyung perché chiuderà per sempre quel brutto taglio, però deve poter lavorare senza ostacoli, quindi dovresti alzarti, però se vuoi puoi tenergli l'altra mano, che ne dici?>>
<<No>>
<<Jimin perché no?>>
<<Gli fa male>>
<<No lo guarisce>>
<<Ragazzo, lascia perdere, mi adatterò alla situazione, riconosco il trauma del ragazzo, non si può fare gran che>> disse il chirurgo che si andò a posizionare dietro a Jimin
<<La ringrazio, Jimin così va bene?>>
<<Si>>
<<Ottimo>> il chirurgo saturò, controllò i vari parametri vitali e dopo essere stato pagato e aver dato varie raccomandazioni  se ne andò.

<<Vado ad avvisare Hoseok e Viviana>> disse Jungkook uscendo da lì.
Bussò alla porta della ragazza e Hoseok aprì, Jungkook entrò senza dire una parola
<<Che succede?>> chiese Viviana assonnata
<<Taehyung ha tentato di suicidarsi perché ieri sera quei tre hanno litigato, ora è fuori pericolo ma è allettato e non è sveglio, Jimin è sotto shock e credo anche Yoongi a modo suo, quasi non batte ciglio per tenerli sott'occhio, non credo che possiamo tornare a Seattle per il momento>> spiegò monotono, ma con una puntina di rabbia
<<Scherzi?>> gli chiese Viviana saltando praticamente giù dal letto
<<Ti pare che possa...>> iniziò stizzito <<Scusa, no, stiamo in camera di quei tre>> finì più tranquillo
<<Merda... vieni>> gli disse Hoseok che lo abbracciò forte, lui sapeva di Taehyung, sapeva dei sentimenti che quel ragazzo nutriva per lui, Jungkook scoppiò a piangere
<<Non puoi capire come è stato brutto trovarlo in quello stato, mi sono sentito morire con lui e poi... Jimin, io non ho mai visto nessuno così traumatizzato, vorrei solo andare da lui e toglierlo da Taehyung e urlargli che non può rovinarsi la vita così che non è giusto che quei due gli facciano tanto male, vorrei solo fargli capire che merita di meglio, ma so che per lui come per Yoongi e Taehyung il meglio che possano desiderare sono loro e sono così incazzato, lui non ha pensato a loro o a me o a nessuno di noi, lui non ha pensato a te, lo odio Hobi lo odio tanto e non voglio più averlo nella mia vita, basta stare appresso a uno come lui, voglio solo iniziare a vivere per me e solo per me, ma allo stesso tempo non voglio perderlo>> Viviana ascoltando quelle parole capì perfettamente i suoi sentimenti, li capiva perché anche per lei era la stessa cosa, anche lei provava quelle cose, così andò dai due e li abbracciò
<<Ti capisco bene>> disse solo.
Dopo qualche minuto trascorso così, andarono nella stanza dei tre ragazzi.