Mine III ~ Love is sacrifice ~ //BTS

15.

Viviana's POV

Appena sentii la porta di casa chiudersi scesi dal letto e mi diressi in cucina per fare colazione, bevvi del tè e del caffè accompagnando il tutto con dei semplici biscotti, poi andai in biblioteca, già la prima volta che Yoongi me la mostrò ne rimasi incantata, ma dopo quel periodo di continuo isolamento me ne innamorai, girai per gli scaffali alla ricerca di qualcosa di diverso dai soliti manuali o libri che devono insegnarti qualcosa, c'era di tutto, dai classici che ci hanno fatto leggere a scuola come "Piccole donne" od "Orgoglio e pregiudizio", ma neanche quelli mi convincevano, ai libri più semplici, ne presi uno intitolato "La risposta è nelle stelle", lèssi il dietro della copertina, classico romanzo rosa
<<Perché no?>> domandai a me stessa ad alta voce, con quel libro uscii quasi di malincuore da quella stanza, presi un'altro bicchiere di tè freddo e mi andai a sedere in giardino sull'erba, iniziando a leggerlo, non so quanto tempo passò, ma sta di fatto che quel libro mi rapì totalmente, era intenso, profondo, ci furono cose che mi fecero riflettere e cose che mi fecero commuovere, non smisi neanche un secondo di leggerlo e quando alzai gli occhi dall'ultima pagina, il mio viso era bagnato, riflettei tanto su ciò che avevo appena letto, quello provato da quell'uomo per la sua defunta moglie era una cosa che io non avevo mai provato, neanche per Taehyung o per Jimin, per nessuno, iniziai a domandarmi se quello che quei tre provavano fosse questo e se era così... beh io di certo non potevo continuare a tentare di separarli, era giunta l'ora di tornare a casa mia e forse, anche perdonare mia madre, ma non ero sicura di poter tornare al cento per cento come ero prima, se dovevo essere sincera con me stessa, non mi piacevo com'ero, così noiosa e priva di ogni tipo di divertimento personale, magari la cosa migliore che potessi fare, era quella di mischiare i due lati di me, essere determinata, sicura di me stessa ma non troppo da risultare aggressiva, sorridente ma non troppo da risultare perennemente allegra, simpatica ma in modo puntiglioso per divertirmi un po' ma senza esagerare o sarei andata facilmente sul cazzo alla gente, menefreghista ma anche premurosa in ciò che è giusto, ma soprattutto, dovevo fare come mi aveva detto Yoongi, valutare meglio e non voler uccidere o trattare male chiunque mi passasse sotto il naso.

Mi alzai dal prato e presi il telefono mentre mi dirigevo nuovamente in biblioteca, avevo un messaggio da parte di Hoseok, lo aprii

Hobi

Ei! Se ti serve qualcosa dimmelo,
io abito a due minuti da li, sarò
da te in poco tempo

Quel ragazzo era sempre stato super gentile con me, tra tutti era l'unico che quel giorno, quando sbattei addosso a Taehyung, non disse niente e l'unico che tutte le mattine mi salutava, sapevo di piacerli e per quel motivo titubai un po' prima di rispondergli, ma alla fine, un po' di compagnia mi avrebbe fatto bene

Hobi

Se vuoi io non sto facendo nulla,
ci vediamo un film

Inviai quel messaggio e riposi il libro sullo scaffale dove lo avevo trovato, tornando in salone, dove mi misi seduta sul divano, il telefono vibrò e controllai

Hobi

Ottimo! Anche io sto senza
fare niente, cinque minuti
e sono li

Ok va bene

Dovevo specificare che non avevo doppi fini? Pensai continuando a fissare quella chat, ma alla fine, mi dissi che se ci avrebbe provato sarebbe bastato respingerlo e mettere le cose in chiaro in quel momento.

Aspettai che arrivasse ed appena suonò alla porta, andai ad aprire
<<Ciao>> mi salutò con il suo solito sorriso contagioso
<<Ciao>> risposi io cercando di ricambiare e spostandomi dalla soglia per farlo entrare
<<Come stai?>> mi chiese mentre richiudevo la porta
<<Bene, tu?>> ero a disagio, mi pentii di averlo fatto venire, perché poi mi sentivo così ancora me lo sto chiedendo
<<Molto bene! Allora pizza e film?>> domandò dirigendosi verso il divano
"Pizza? Che ore sono?" presi il telefono e guardai l'ora che prima avevo totalmente ignorato, le sette, in effetti tempo che decidevamo il film e che iniziava si sarebbe fatta l'ora di cena
<<Si, la pizza ci sta>> risposi seguendolo, ci mettemmo seduti sul divano e mi squillò il telefono