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Passarono così il resto della settimana, uscirono spesso con Rosé, con lei Jimin sembrava quasi un'altra persona, era più chiacchierone, più pettegolo, più sicuro di se, si pavoneggiava di più e badava molto di più all'aspetto estetico, ma la ragazza era fatta in quel modo e i due fidanzati si resero conto che Jimin si adattava molto a lei, ma appena lei andava via, lui quasi riprendeva a respirare tornando quello di sempre, gli chiesero come mai si comportava così, ma lui rispose semplicemente che quello era un paese e se a Seattle ti bastava essere figo, nel paese dovevi essere perfetto, spiegò che alla fine anche quella ragazza non era così esuberante e quasi frivola, anzi, quasi erano soli in casa di uno dei due, unico momento in cui potevano essere loro stessi, lei era molto alla mano, da tutone e cipollotto improvvisato sulla testa.

Tornati a Seattle, Jimin andò ad ordinare la macchina e Yoongi la moto; Jimin passava molte delle sue giornate nella sala da ballo e spesso Yoongi e Taehyung stavano lì con lui semplicemente a guardarlo, quell'estate, per la prima volta in quasi diciotto anni, Taehyung riuscì a dipingere su quella tela rimasta completamente bianca fino a quel momento, ma che ora raffigurava Jimin svolgere un elegante passo di danza contemporanea, ogni volta che guardava quella tela sorrideva spensierato, ma nonostante questo, non disse a nessuno dei due di quel lavoro, più che altro per non rischiare di farci rimanere male Yoongi che invece riprese ad andare allo studio di registrazione a comporre musica, in più quell'estate la passarono con i loro amici e a fare diversi viaggi, andarono una settimana alle Hawaii, qualche giorno a New York, a Las Angeles, a Las Vegas, dove vennero fatti allontanare dai tavoli da gioco perché Yoongi contava le carte; insomma passarono un'estate molto movimentata e priva di noia.

Settembre arrivò velocemente e con lui i saluti a Namjoon e Jin che partirono per andare al college, Hoseok invece decise di prendersi un anno per se, per studiare ancora danza e aspettare che qualche agenzia Coreana iniziasse delle audizioni, nel mentre lui e Viviana continuavano a vedersi e a passare molto tempo insieme, ma senza mai andare oltre alla stretta di mano o a qualche abbraccio
<<Domani andrai a scuola, sei felice?>> chiese Hoseok a Viviana
<<Si, mi piace andarci, peccato solo che non potrò essere ignorata, non oso immaginare le voci che circoleranno per colpa di quei tre>> si lamentò lei buttando la testa indietro, posandola sui cuscini del divano di casa sua
<<Vero, ma tu ignorali e basta, tanto sono capaci solo a dire sciocchezze>> le ricordò mettendole una mano sulla fronte
<<Lo so, sono un branco di pecore idiote, però è una scocciatura, se ci fossi stato tu mi sarei sentita più tranquilla>> girò la testa guardandolo, lui si avvicinò a lei posando la propria testa come la sua, sui cuscini dietro del divano
<<Ricordi? Che io sia al tuo fianco, in un'altra casa, città, o nazione, finché tu mi terrai qui>> le posò nuovamente la mano sulla fronte <<E qui>> la spostò sul petto, dove aveva il cuore <<Io starò sempre al tuo fianco>> quelle parole e quei gesti, non era la prima volta che glieli diceva o faceva, ma qualcosa in lei in quel momento la fece scattare, forse l'ansia generale, forse la paura che presto lui se ne sarebbe andato o forse il fatto che erano mesi che moriva sempre di più dalla voglia di farlo, sta di fatto che si rese conto del gesto che aveva appena fatto solo quando sentì le labbra di Hoseok premute contro le proprie, sbarrò gli occhi e fece per allontanarsi, ma Hobi la bloccò mettendole una mano dietro la testa e ricambiando in pieno quel bacio, perché come la ragazza, anche lui moriva dalla voglia di fare quel passo da mesi; Viviana da prima rimase immobile, ma appena Hoseok le tolse la mano da dietro la testa per posargliela sulla guancia, lei si rilassò lasciandosi completamente andare, a quel punto anche la mano della ragazza si posò sul viso di Hoseok che tirò su la testa per poter ricambiare meglio quel bacio, appena le due lingue entrarono in contatto, fatte andare contemporaneamente a cercare l'altra, senza dover chiedere niente, entrambi vennero pervasi da un fuoco che nessuno dei due aveva mai provato, certo ciò che Viviana aveva provato con Taehyung baciandolo era stato intenso e passionale, ma quello che stava provando con Hoseok era un fuoco, un fuoco che vampava incontrollato, era tutto più intenso, ogni secondo le sembrava di viverlo pienamente, ogni battito, sempre più vicino a quello prima, le sembrava che urlasse il nome di quel ragazzo, ogni sensazione ed ogni desiderio erano rivolti solo e soltanto a quel ragazzo, voleva solo che quel ragazzo stesse bene, voleva solo che quel ragazzo provasse tutto ciò che stava provando lei, il desiderio di lussuria che cresceva in lei non era come con Taehyung, bramosa di ricevere piacere da lui, no questa volta quel desiderio che cresceva era perché era bramosa di recare piacere ad Hoseok indipendentemente da lei; e lui, lui provava le sue stesse cose, la voleva, ma non per se stesso, ma la voleva vedere felice grazie a lui.

Mine III ~ Love is sacrifice ~   //BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora