Il Consiglio degli anziani si era riunito, con Kassian a presiedere in qualità di capo, un titolo che si era guadagnato sfidando gli altri pretendenti dopo che il suo predecessore era morto in un incidente di caccia. Nel corso degli anni, nessuno si era mai opposto alla sua guida. Attorno a lui, in cerchio nella grande tenda centrale, c'erano gli anziani: la vecchia generazione di cacciatori, che aveva lasciato il posto alla discendenza, mantenendo comunque lo status di guerrieri e insegnanti per le nuove leve.
Tsemira partecipava a questa riunione, ma non come Sciamana. Era accanto a suo figlio, accusato di non appartenere alla razza dei Gorgoni e quindi di non poter continuare a far parte del clan. Crescendo, il giovane aveva sempre mostrato la sua particolarità: una corporatura più imponente, muscoli più sviluppati e una colorazione di scaglie e corna più scura rispetto agli altri ragazzi della sua età. Tuttavia, questo non era sufficiente per destare sospetti. La capacità di emettere fiamme dalla bocca, invece, era un segno evidente che qualcosa in lui era diverso. Il Consiglio era in fermento, con tutti che bisbigliavano e commentavano l'accaduto. C'erano coloro che gridavano allo scandalo e altri che minimizzavano l'intera questione. A un certo punto, Kassian alzò la voce e disse:
«Silenzio! Oggi il Consiglio è qui riunito per decidere le sorti di Dankan, un giovane... anzi, a tutti gli effetti ormai un cacciatore e un guerriero del clan. È accusato di non far parte della razza Gorgone a causa della sua abilità di sputare fuoco dalla bocca. In quanto padre adottivo, non aggiungerò altro e non esprimerò il mio parere nelle votazioni, non potendo essere imparziale nel giudicare mio figlio.»
Gli anziani risposero con sguardi di apprezzamento per il capo villaggio, che aveva evitato di far valere la sua influenza su quella difficile decisione, così continuò:
«Ora venga avanti chi parlerà per l'accusa e a seguire, in sua difesa, ascolteremo l'accusato.»
Dankan restò immobile, poco fuori dal cerchio formato dai rappresentanti del Consiglio. Aveva faticato tanto per sentirsi parte di quel gruppo e ora era nuovamente messo tutto in discussione. Accanto a lui, Tsemira, preoccupata, rifletteva sulle scelte che l'avevano condotta fino a questa difficile situazione. A quel punto, un anziano si fece avanti e prese la parola:
«Noi siamo i Figli della Foresta, il popolo della terra. Questo è l'elemento dei Gorgoni, le nostre scaglie dure come la roccia e il forte legame con la natura lo testimoniano... Nel suo grembo scaviamo i nidi per le nostre uova, è lei a fornire il nutrimento per le nostre prede e a custodire le nostre ossa una volta che il tempo che c'è stato concesso giunge al termine.»
La folla ascoltava in silenzio e molti annuivano. L'anziano riprese:
«Il fuoco non è il nostro elemento. Esso sprigiona il suo potere con violenza, consuma avidamente le risorse a sua disposizione e trasforma ciò che lo circonda, incurante delle conseguenze... Questo giovane che oggi siamo stati chiamati a giudicare ha dimostrato grandi capacità come cacciatore e guerriero; potrebbe essere una grande risorsa per il clan. Tuttavia, al suo interno si nasconde una forza distruttiva e implacabile con cui dovrà fare i conti prima o poi, e a cui sarà esposto anche il nostro clan se continuerà a farne parte.»
Quelle parole erano dure, ma Dankan cominciava a comprendere le preoccupazioni che avevano spinto i suoi genitori a nascondere le sue capacità. Infine, l'anziano concluse:
«Non so cosa abbia spinto la nostra Sciamana a mescolare il suo sangue con quello di un Figlio della Fiamma, spero che abbia una buona spiegazione da darci. Nel frattempo, ricordo ai presenti che gli incroci tra razze portano alla nascita di individui potenti, ma indeboliscono nel tempo, la capacità dei Dragoni di dominare l'ambiente. Questo ragazzo è stato cresciuto come un Gorgone, ma è anche qualcos'altro. Qualunque scelta prendiamo, ci saranno conseguenze. Vi invito quindi a riflettere sul futuro di Kmora con lungimiranza.»
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Transcendental Worlds - Inferno
FantasíaIl progetto che ho deciso di realizzare si divide in sette libri. Ho scelto questo numero perché ha sempre avuto un significato mistico sin dall'antichità: come sette sono i chakra, così sette sono i peccati capitali, sette i colori dello spettro vi...