Mengual || Fermín Aldeguer [COMPLETA]

Capitolo 5

Fermín's POV

Durante la conversazione con Vega, noto le loro due reazioni, in contrasto con quanto la mia amica sta dichiarando a sproloquio.

Vega sembra innocente e felice, parlando con una grande sicurezza e sincerità, mentre Amalia reagisce in tutt'altro modo rispetto al tipico atteggiamento che si dovrebbe assumere nel momento in cui qualcuno ti sta elogiando.

Non sembra riconoscente, anzi. Sembra parecchio distaccata, quasi sulla difensiva. Il suo tono rigido che usa, quasi a mettere in dubbio le parole della mia amica, me lo confermano.

Il suo sguardo è di puro dissenso: è come se non voglia avere a che fare con Vega.

Decido quindi di mettere alla prova le mie impressioni.

« Dato che c'è questa atmosfera di amicizia, che ne dite di prendere un caffè tutti insieme, finite le lezioni ? »

La prima cosa che noto è la faccia di Amalia quasi in panico, seguita da una postura irrigidita, mentre per un secondo mi è parso di vedere sul volto di Vega uno sguardo omicida nei miei confronti. Espressione che viene immediatamente sostituita da un sorriso.

« Per me va bene! » esulta lei « così possiamo raccontarci un po' le ultime cose »

Amalia invece è di tutt'altro avviso: « No, mi dispiace »

« Andiamo Amalia, per favore » la prega Vega, ricevendo un altro no serio.

« Ti preeeego » ci riprova Vega, con un tono mieloso.

« Ho detto di no » risponde invece la ragazza, stavolta con tono seccato, andandosene via.

Inarco un sopracciglio: comportamento abbastanza infantile che non approvo minimamente, e Vega mi guarda, facendo spallucce: « Ci andiamo solo noi due? »

Faccio un cenno di sì con il capo, anche se un po' controvoglia: non che Vega mi stia antipatica o mi dia fastidio, ma ci esco sempre con lei, non è una novità.

Esco dall'aula con lei, ma le nostre strade si dividono e nella marmaglia identifico qualcuno: Mila.

« Mila! » la richiamo, e lei si volta, salutandomi.

Avevo fatto conoscenza con lei il primo giorno di scuola, appena ero entrato e non mi era parsa una cattiva persona. Tra l'altro l'avevo vista spesso in compagnia di Amalia, quindi avrei potuto chiederle qualcosa.

« Come è andata chimica? » le domando.

« Un pasticcio! Luca è incapace di fare ogni minima cosa! » si lamenta lei, mentre io rido.

« La mia è andata bene » dico invece io e lei si appresta subito a commentare.

« Beh grazie, tutti vorremmo una Amalia Cortés come compagna di gruppo. Lei è un mostro in tutto »

Io rido, ricordandomi come mi avesse spiegato in modo preciso la formula chimica dei ferrofluidi: « Ho notato. Tu e lei siete amiche, giusto? »

Mila fa cenno di si: « Perché? »

Sospiro e mi accingo a raccontarle: « Sai come è il rapporto tra lei e Vega? »

Mila mi guarda, contrariata: « Terribile. Non vanno per nulla d'accordo »

Ora è il mio turno ad aggrottare le sopracciglia: « Sul serio? Prima Vega è venuta da noi a parlare e l'ha ricoperta di complimenti ed elogi »

Mila si ferma, studiandomi: « Perché mai Vega dovrebbe complimentarsi con Amalia quando neanche si sopportano »

Io la fisso: « Non si sopportano? Non credi di star esagerando? »

Mila scuote la testa: « Non si possono proprio vedere, e non sto scherzando »

« Vega non mi ha dato quell'impressione e...»

« Se davvero Vega le ha fatto tanti complimenti, significa che c'è qualcosa sotto. Non sopporta che ci sia qualcuno che può competere direttamente con lei »

Scuoto la testa, divertito: « Avanti dai. Conosco Vega da anni e so che è competitiva, ma non al punto di fare trucchetti mentali »

Mila si intristisce: « Non so che dirti Fermín, ma Vega è davvero crudele con Amalia »

La sua constatazione mi lascia di stucco: conosco Vega da quando sono piccolo e so che ha uno spirito competitivo molto affilato, ma so bene che non è una persona perfida.

Un po' altezzosa, certo, ma non spietata di sangue.

Non faccio in tempo a chiederle dettagli che si defila via, correndo verso la prossima lezione.

Amalia's POV

Esco dall'aula, irritata e infastidita dal comportamento di Vega: ma che diavolo credeva di fare? Spacciarsi per mia amica? Farmi falsi sorrisetti e rimpinzarmi di complimenti fasulli? Che sperava di ottenere?

Non credo sia così stupida da pensare che io le abbia potuto credere per più di mezzo secondo: sarebbe assurdo. Ha passato quattro anni a rendermi la vita un inferno come hobby principale. Non sono così ingenua, era ovvio che non le avrei mai creduto.

« Malaroja! »

È la voce di Vega ad urlare il soprannome che mi ha affibbiato.

Non mi fermo, decido di ignorarla, ma lei mi richiama un'altra volta e percepisco dal volume dell'urlo che lei si trova davvero vicina a me, a tal punto da piazzarsi davanti alla mia figura, obbligandomi a fermarmi.

Neanche ho il tempo di aprire bocca, che lei mi punta un dito addosso: « Te lo dirò solo una volta: gira a largo da Fermín. Non sarà mai un tuo amico e non avrà mai il minimo interesse nei tuoi confronti »

Il mio cervello si blocca un attimo: perché mai dovrei essere amica di lui? Io non mi ci voglio avvicinare se non quando devo proprio farlo, soprattutto per le amicizie che ha.

Le mie intenzioni sono in perfetta linea con la volontà di Vega, che vuole da me?!

« Non ho la minima voglia di avere a che fare con lui » proferisco piatta, fissandola negli occhi e lei fa altrettanto, con espressione arcigna.

« Stacci lontano » scandisce lei di nuovo « o sarà peggio per te »

E con quelle parole si volta e se ne va via.

Rimango ferma nel corridoio, ancora scioccata dal recente scambio di battute. Nulla ha senso.