Capitolo 14

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Sto pedinando Vega, stando attenta a non farmi scoprire: osservo le sue dita attorno alla lattina di Coca-Cola che sta sorseggiando tranquillamente tra una lezione e l'altra

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Sto pedinando Vega, stando attenta a non farmi scoprire: osservo le sue dita attorno alla lattina di Coca-Cola che sta sorseggiando tranquillamente tra una lezione e l'altra.

« Come pensi di prendergliela senza farti notare? » mi domanda Mila con tono glaciale, abbastanza scettica del mio piano.

Non abbiamo ancora risolto i nostri screzi e questo ha reso il nostro rapporto più distaccato, ma nonostante questo pare che voglia rimanere aggiornata riguardo ai miei progressi.

« Devo solo aspettare e non perderla di vista »

Proprio in quel momento compare Fermín, che si mette a parlare con lei in modo molto tranquillo.

« Fai fare a Fermin il lavoro sporco? » mi domanda lei, sempre con lo stesso tono.

« Fermin non c'entra niente, non so neanche perché sia lì a parlarle adesso » ribatto io, abbastanza irritata dalla sua implicazione.

« Non puoi usare le persone per i tuoi comodi » asserisce lei e io per poco riesco a trattenermi dal ribaltarla.

« Io non sto usando nessuno » affermo io seccata « e se ti stai riferendo a Fermin, è lui che vuole aiutarmi »

« Si fa presto a sfruttare qualcuno che ti vuole aiutare »

« Non è il mio caso » mi limito a risponderle io, proprio quando noto Vega gettare finalmente la la sua lattina nella spazzatura, per poi dirigersi in un'aula.

Mi incammino verso il cestino della spazzatura, mentre indosso un guanto in lattice sulla mano destra. Mila mi segue, e quando identifico la lattina buttata, la prendo e la metto in un sacchetto richiudibile del congelatore.

« Addirittura frugare nella spazzatura? » mi schernisce la mia accompagnatrice e io colgo l'occasione per risponderle finalmente a tono.

« Si fa presto a sfruttare qualcuno che ti vuole aiutare tanto quanto ci si affretta a giudicare male un'amica con cui hai litigato da poco »

Decido di piantonare la ragazza nel corridoio, dirigendomi spedita verso il laboratorio.

« Wow » afferma Fermin, dopo aver terminato di filmare la mia sessione di identificazione delle impronte sulla lattina rinvenuta

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« Wow » afferma Fermin, dopo aver terminato di filmare la mia sessione di identificazione delle impronte sulla lattina rinvenuta.

« Già » mormoro io, guardando nuovamente il mio schedario con segnate tutte le corrispondenze.

« Questo dimostra che Vega ha davvero messo il cilindro nel tuo armadietto » dichiara Fermin, ma io scuoto la testa.

« Purtroppo no » proferisco io, mesta.

« Come no? Ci sono le sue impronte » esclama lui, confuso.

« Ci sono, ma chi dice che fossero delle impronte di quel giorno o di prima? » sostengo io, dubbiosa « Ricordati che si tratta di uno strumento scolastico che viene spesso usato nel laboratorio »

Gli indico le impronte digitali che ancora non possiedono alcuna corrispondenza: « queste potrebbero essere di altre persone che hanno maneggiato il cilindro prima, oppure le persone che mi hanno fatto lo scherzo »

« Ma...il fatto che tu abbia preso la lattina senza alcun permesso, non è tipo come...non so » comincia lui, trovando poi le parole giuste «... una violazione? »

« Lo sarebbe stato se avessi preso, o per meglio dire, rubato, la sua lattina da qualche parte senza il suo consenso » gli faccio presente io « ma lei l'ha gettata nell'immondizia. La prima regola che si impara nell'investigazione è che l'immondizia non è coperta né dalle leggi sulla privacy, né sulle leggi del possesso. Una volta che butti via un oggetto nella spazzatura, perdi automaticamente la proprietà su di esso »

Il pilota strabuzza gli occhi: « La spazzatura perciò è di tutti? »

« E di nessuno » aggiungo io « perciò ho tutto il diritto di esaminare qualsiasi cosa io trovi dal cestino dell'immondizia, senza infrangere alcuna legge »
« Però, ne sai di cose » afferma lui « e ora come pensi di procedere? »
Io fisso il vuoto, incrociando le braccia: « Non ne ho la minima idea »

« Troveremo qualcosa, vedrai » mi rassicura lui « Stasera vieni ancora in palestra? »

Alzo lo sguardo verso di lui, preoccupato: « Devo prepararmi per il test d'ingresso per la UMU e...»

« Ti devi anche sfogare » sostiene lui, inarcando un sopracciglio.

« Ti farò sapere » dichiaro io, non del tutto convinta.

Mengual || Fermín Aldeguer [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora