Capitolo 10

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« In che senso non si vedeva niente?! » esplode Mila, scioccata.

« Niente » ripeto io, mostrando una delle mie espressioni di disappunto più marcate « letteralmente niente. Le riprese erano rovinate. Per la maggior parte del tempo aveva un effetto neve, oppure distorceva le immagini »

« In una scuola come questa, ben piazzata con attrezzature superfighe e poi ha la videosorveglianza che fa cagare?! » esplode lei, incapace di credere a quello che le ho detto.

« Beh, ora sappiamo perché ancora non sono risaliti ai ladri del laboratorio. Se le videocamere funzionano così bene, ci credo che non riescono a cavarci niente » mi lamento io

« Assurdo, completamente assurdo » commenta Mila, incredula « e ora? cosa farai? »

« Il preside mi ha dato il permesso di rivedere la registrazione quando voglio nel suo ufficio » le spiego io « spero di trovarci qualcosa o che mi venga in mente un'idea »

Nel mentre noto che la mia amica giocherella con la pasta nel suo piatto, e di sottofondo attorno a noi ruota il vociare tipico della mensa scolastica.

« Senti...ieri ho sentito Fermin e...»

« Mmh? » proferisco io, aggrottando le sopracciglia « tu e Fermin vi...sentite? »

Lei mi guarda e poi alza gli occhi al cielo: « Non in quel senso! » specifica lei « siamo amici. E comunque non mi ha voluto spiegare molto, mi ha detto che avete solo parlato e che siete in disaccordo su qualcosa »

« "Disaccordo su qualcosa" è un eufemismo » mormoro io « visto che si diverte a fare il deficiente » e comincio a raccontarle cosa è successo il giorno prima


Esco dall'ufficio dal preside, incredula e colma di nervoso. Nonostante le ricerche, il preside prima non voleva mostrarmi le riprese della videosorveglianza scolastica, poiché le mie scoperte non erano "abbastanza rivelatorie" secondo lui e solo dopo averlo convinto a mostrarmele anche grazie alla prof di chimica, non ho trovato niente. Non si vedeva nulla. Nulla di nulla. Nulla di utile, in quei video rovinati da una sorta di effetto neve misto a distorsione delle immagini. Come è possibile che un istituto scolastico avanzato come il nostro possa usufruire di una tale scarsa qualità in sicurezza?

« Senti... mi dispiace che nonostante quello che abbiamo fatto oggi, sia stato tutto un buco nell' acqua » proferisce Fermín, dopo avergli raccontato brevemente senza entrare nei dettagli ciò che é avvenuto nell'ufficio.

Senza neanche voltarmi nella sua direzione ma proseguendo verso l'uscita, bofonchio: « Non mi interessa. Devi comunque uscire da questa storia »

« Ma io voglio aiutarti! » ripete lui, cocciuto.

Io mi giro di scatto: « E io non voglio essere aiutata da te! »

« Perché vuoi evitarmi?! » esclama lui esasperato.

« Perché tu invece ti imponi di aiutarmi, origliando le mie conversazioni e infilandoti nelle mie ore extra di laboratorio?! » ribatto io.

Lui mi fissa, con un'espressione dispiaciuta, che non riesco a comprendere.

« Te l'ho già detto prima » enuncia lui « non trovo giusto che tu ti prenda la colpa per una cosa che non hai fatto »

Io alzo gli occhi al cielo, ridendo in modo sarcastico: « Ma chi vuoi essere? Il principe azzurro o il giustiziere mascherato? »

Lo vedo ghignare per le mie domande molto ironiche.

Mengual || Fermín Aldeguer [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora