Curiosità

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1) Questa storia, o almeno il suo scheletro, nasce durante l'estate 2021: è stata la prima vera estate da quando è scoppiato il Covid (se non consideriamo quella del 2020, dove però un sacco di gente, tra cui la sottoscritta, ha preferito non andare in vacanza per evitare il contagio), e io, che in quel momento mi trovato imbottigliata nel traffico per l'esodo di rientro, mi sono ritrovata con un sacco di tempo a disposizione e tanta voglia di scrivere. 
Così, mentre i miei amici giocavano a nomi cose città per ammazzare il tempo, io mi sono ritirata nel mio angolino di sedile della Panda del mio amico, con una valigia-separé nel mezzo, a scribacchiare idee e possibili incipit sugli appunti del cellulare. 

2) Presente la frase dell'epilogo: "Se volete qualcosa, prendetevela; se volete vedere qualcosa, guardatela; se volete andare da qualche parte, andateci"? Ecco, ho preso spunto da un'altra che mio nonno era solito dire per scherzare al momento dei saluti: "se volete qualcosa, compratevela!". 
Chiaramente l'intento era molto diverso, lui voleva scherzare dicendoci di arrangiarci, però mi faceva sempre un sacco ridere perché all'inizio non riuscivi mai a capire se stesse per dirti qualcosa di serio oppure no. 

3) All'inizio la storia doveva essere ambientata a Como, ma con il passare delle pagine ho iniziato a incaponirmi sempre di più sul fatto che ogni cosa dovesse essere iperrealistica e soprattutto a me familiare... e io non sono mai andata a Como. 

4) Non sono mai stata nemmeno in Calabria, perciò, troppo in ansia di scrivere castronerie o di far vedere troppo lo stacco da Otranto (che invece ho visitato), mi sono messa a guardare le vie dei paesi citati tramite Street view di Google Maps.
Ovviamente però Google Maps non potrà mai sostituire l'esperienza diretta di qualcuno che Palizzi Marina, ad esempio, l'ha vista davvero, perciò come dicevo qualche capitolo indietro, invito tutti gli amici Calabresi a raccontarmi e descrivermi la loro terra. Mi servirà per le revisioni future!

5) Come ogni scrittore, anche io ho finito per infondere un po' di me stessa nei miei personaggi. Quale e cosa, in questo caso? L'amore per l'astronomia di Virginia! 

6) Vi dicevo di aver scritto lo scheletro della storia in macchina, di ritorno dal mare, e vi dicevo anche di essere andata a Otranto... parliamo dello stesso viaggio? No. 
Quando ho iniziato a pensare alla trama stavo tornando dalle Marche e non immaginavo minimamente che l'anno successivo sarei andata in Puglia, meta del viaggio che stavo programmando all'interno della mia storia! 
Quindi, il mio primo viaggio a Otranto l'ho fatto con due occhi diversi: l'occhio curioso e ingenuo del turista, e quello meticoloso dello scrittore. 

7) Ora risponderò a una domanda che mi è stata posta più volte: ma ti sei ispirata a delle persone vere per creare i tuoi personaggi? Ebbene no! Il massimo di ispirazione corrisponde a delle piccolezze, vedi la bandana di Sam o la Panda di Fuma, ma i loro caratteri sono tutti farina del mio sacco.

Finché la macchina vaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora