Strane visioni

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Mentre camminavo, finalmente scorsi il vialetto di casa.

Lo imboccai e mi diressi verso la mia abitazione.

Era una villetta a tre piani, con un intonaco bianco spezzato dal colore blu delle persiane, la porta era color ciliegio con ai lati due colonne.

Rivedendo davanti a me l'immagine di casa, mi diede una sensazione piacevole, di sicurezza, protezione.

Aprii la porta ed entrai.

«Hey Ally, finalmente ti fai viva» disse Madison.

«Hey, Maddy!»

«Tranquilla, la tua amica Ellen ci ha avvisati».

Annuii, feci un sorriso forzato e salii al piano superiore verso la mia stanza.

Buttai lo zaino sul letto e andai ad indossare qualcosa di più comodo.

Alla fine optai per una felpa bianca e un leggings nero pesante.

Tirai i capelli in una coda di cavallo alta e mi misi al computer.

Lo accesi, aprii immediatamente Google e cercai il nome di quella casa.

Mentre scorrevo tra i vari siti, ne trovai uno che attirò la mia attenzione.

Lo aprii e c'era scritta tutta la storia di quella casa.

Esattamente come aveva detto Justin, nel 1865 ci visse una ragazza.

Il suo nome era Lauren Miller: una delle discendenti della più potente famiglia di quell' epoca a Chicago.

La sua, era una vita fatta da balli, feste, ricevimenti, anche perché aveva appena debuttato in società.

A quel tempo, si debuttava in società all' età di diciassette anni e andava fino ai ventitré e bisogna affrettarsi a trovare marito altrimenti si veniva etichettate come "zitelle".

Insomma, la vita di Lauren andava per il meglio finché non conobbe una certa Cora Fleming.

Le due divennero inseparabili e passavano gran parte del tempo insieme.

Entrambe erano in età da marito ed ambivano allo scapolo più in vista e magari, chi lo sa, innamorarsene.

All' epoca, lo scapolo più ambito, era un certo Leonard Jones, duca di Nottingham.

Inizialmente, l'amicizia tra Cora e Lauren andava per il meglio, ma si sa che le cose belle durano poco.

Ben presto, Cora diventò possessiva, arrogante e sempre più spesso faceva scenate assurde per poi far ricadere la colpa su Lauren.

La goccia che fece traboccare il vaso, fu quando il duca Leonard Jones si innamorò di Lauren e lei a sua volta.

Leonard in quel periodo, aveva solo diciannove anni ed era considerato uno dei più bei ragazzi di Chicago.

Aveva i capelli biondi, gli occhi grigi, i lineamenti eleganti e aggraziati e un modo di fare che faceva innamorare tutte di lui.

Il suo carattere, invece, era semplicemente meraviglioso: era dolce, gentile e premuroso e proprio per questo che Lauren, era una tra le poche che si innamorò non dei suoi soldi, bensì del suo cuore.

Leonard però, capì subito che tipo di ragazza fosse Cora e provò, proprio per il bene della sua amata Lauren, a cercare di farla allontanare da Cora.

Per molto tempo non ci riuscì, ma non se la diede mai per vinta.

Un giorno finalmente, anche Lauren capì che forse era ora di chiudere quell' amicizia dannosa, dunque si ribellò.

Mentre discutevano, Cora arrivò a minacciare Lauren di uccidersi se non fossero state più amiche.

E così, Lauren cadde nella trappola e continuò, suo malgrado, ad essere amica di Cora.

Nel mentre, Leonard provò a far ragionare Lauren, ma lei non volle sentire ragioni.

Ciò nonostante, nel profondo del suo cuore, Leonard sapeva che c'era qualcosa che non andava e doveva impedire che ciò accadesse per il bene della sua amata.

Purtroppo però, accade ciò che Leonard aveva previsto.

Il 5 Novembre 1867, dopo appena due anni di matrimonio con Leonard Jones, Lauren, oramai stremata da tutte quelle minacce e dopo l'ennesimo litigio, si suicidò, ponendo fine alla sua giovane vita.

Leonard fu sconvolto da quella notizia e giurò vendetta nei confronti di Cora.

Così, dopo due giorni dalla morte di Lauren, Leonard uccise anche Cora e dopo undici anni morì d'infarto.

Da quel 5 Novembre 1867, si dice che lo spirito di Lauren continuava a vagare in quella casa e addirittura, di notte, qualcuno riuscì anche a scorgere la sua sagoma.

Appena lessi la descrizione di Lauren, rimasi pietrificata.

Aveva i capelli castani, gli occhi color nocciola e il viso ovale, proprio come la ragazza che vidi nella mia visione.

Forse stava cercando aiuto? Non avevo idea di cosa significasse tutto ciò e poi perché io potevo vederla?

Stampai tutte le notizie possibili su quel caso e le misi nel raccoglitore per poi mostrarle agli altri il giorno dopo.

La sera arrivò ben presto, e com'ero solita fare, preparavo la cartella per il giorno dopo e i vestiti che avrei dovuto indossare.

Guardai fuori dalla finestra, pioveva, erano le prime piogge che annunciavano la fine dell' autunno e l'inizio dell' inverno.

Dopo un po', mia madre mi chiamò giù per cenare.

Mentre ero seduta a tavola, la mia testa era altrove.

Pensavo a quello strano suicidio di Lauren Miller e proprio non riuscivo a darmi una spiegazione sul perché di tutto questo.

Appena finii di cenare, andai a lavarmi i denti e mettere il pigiama.

Andai in camera e all'improvviso, bussò qualcuno alla mia porta.

«Hey, posso entrare?» Disse Maddy.

«Vieni».

«Mica credi che sia cieca? Ti ho vista a cena».

«È una lunga storia, ne parleremo domani».

«Va bene, sappi che io sono sempre qui per te» disse dandomi un bacio sulla fronte.

Dopodiché, lasciò la stanza.

Mi misi comoda e mi addormentai subito.

All'improvviso, mi ritrovai davanti la casa di Lauren.

Lei era sulle scale: aveva uno sguardo glaciale e la pelle bianchissima come quella di un cadavere.

Indossava il solito vestito rosa antico e aveva lo stesso chignon basso.

La sua espressione era fredda e inquietante, i suoi occhi vitrei e privi di ogni emozione.

All'improvviso si voltò, salì le scale ed entrò in casa.

Un brivido mi percorse la schiena, ma, ciononostante, la seguii.

Mi portò davanti la porta della sua stanza, poi si spostò di lato.

«Aprila».

La sua voce era ancora più inquietante del suo aspetto e lì non ebbi più dubbi: era una visione.

Stavo per stringere la maniglia, ma un rumore assordante mi fece sobbalzare.

The Suicide Of Lauren MillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora