Cain's Diamond

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Ad un tratto, la vibrazione del mio cellulare, mi fece trasalire.

Lo presi velocemente e aprii il messaggio.

Steve: Hey cuginetta! Io e Alicia siamo al Rose Grill, ti va di venire?

You: Sarò subito da voi!

Me ne pentii subito.

Non avevo alcuna voglia di incontrare Alicia, non mi era molto simpatica; aveva l'aria di chi stava nascondendo qualcosa.

Sbuffai e alzai gli occhi al cielo: mi sarei dovuta far forza se avessi voluto scoprire qualcosa sul Diamante di Abele.

Indossai rapidamente un semplice maglioncino grigio e un jeans nero ed uscii di casa.

Durante il tragitto, osservai rapita il paesaggio che si ergeva davanti i miei occhi.

La neve stava man mano lasciando Chicago, l'aria era ancora un po' fresca, il cielo stava cominciando a spazzare via le nubi e lasciare spazio al cielo azzurro.

Arrivai ben presto al Rose Grill.

Sospirai e sfregai le mani tra loro prima di afferrare la maniglia di quella porta.

Notai subito, seduti ad uno dei tavolini, Steve ed Alicia chiacchierare amabilmente tra loro.

Appena Steve mi notò, sfoderò un enorme sorriso.

«Hey Ally, finalmente ti fai viva!» esclamò.

Alicia invece, si alzò dal suo posto e mi fece un lieve cenno di saluto con il capo.

Notai praticamente subito la sua collana messa in bella vista sul maglioncino beige.

«Ciao, Allison» disse dopo un po'.

«Ciao, Alicia» dissi con un tono di voce glaciale.

Steve percepì subito la tensione che c'era tra noi e credo che forse si stava pentendo amaramente di quello che aveva appena fatto.

Io non ero il tipo di ragazza che faceva finta di niente e chiacchierava con quella persona indossando un evidentissimo sorriso finto.

Io mi divertivo a punzecchiarli facendo loro domande scomode, alcune volte invece li ignoravo semplicemente.

Lo so, lo so non avevo affatto un bel caratterino.

«Allora ragazze belle, cosa prendete?» domandò Steve cercando di rompere il ghiaccio che si era creato tra noi.

«Io credo che prenderò il mio solito caffè con la panna» dissi sorridendo a mio cugino.

«Io invece prenderò un frullato, tesoro» disse Alicia dandogli un bacio sulle labbra.

«Vado ad ordinare allora. Aspettatemi qui»

Voltò subito le spalle e si diresse al bancone lasciandomi da sola con Alicia.

«Allora Alicia, da dove hai preso questa collana?» sibilai con tono pericoloso cercando di spaventarla.

Lei non sembrava affatto intimorita, pareva piuttosto calma e controllata.

«Me l'ha regalata mia madre prima di morire. È l'ultimo ricordo che mi è rimasto di lei»

«Come si chiamava» le chiesi a bruciapelo fissandola dritta negli occhi con un lieve sorrisetto.

«Lei si chiamava... Mariah» affermò Alicia distogliendo lo sguardo.

«Capisco...»

«Eccomi qui fanciulle. Questo è per te e questo è per te» disse porgendoci le nostre bevande.

The Suicide Of Lauren MillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora