2. Bentornata a casa

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Le due ragazze vennero rilasciate poco dopo mezzogiorno e dopo il lungo pomeriggio passato con la nonna di Sofia le due decisero di uscire «Cosa vogliamo fare stasera?» Chiese la mora guardando l'amica «Io ho proprio voglia di..» Propose ondeggiando i fianchi «Ragazze! Non mi fate preoccupare» Si raccomandò la nonna guardandole «Nonna tranquilla, staremo fuori dai guai!!» Promise dandole un bacio sulla guancia «Anche perché l'abbiamo promesso a Rosa, se ci rivede in ipm ci picchia!» Esclamò la bionda ridendo «Promettiamo che non faremo tardi» Aggiunse guardandola «Bugiarde!» Le riprese la nonna sorridendo «Brava! Tu si che mi conosci nonna!» Rispose la mora facendole l'occhiolino «Stupida, andiamo a prepararci!!» Esclamò l'amica ridendo.

Erano le due di notte passate quando all'interno del locale Sofia e Aurora dopo aver mandato giù diverse consumazioni si stavano scatenando come pazze, fin quando lo sguardo della mora si posò su un ragazzo «Cazzo..» Mormorò non appena vide uno dei suoi ex amici vicino al bancone del bar «Che succede?» Domandò l'amica guardandola mentre il cuore di Sofia cominciò a battere sempre più forte «Resta qui, torno subito!» Disse prima di dileguarsi tra la gente, Aurora la seguì con lo sguardo fino a quando non la perse di vista voltandosi verso il piano di sopra del locale, intravide anch'essa un volto familiare che non appena incrociò il suo sguardo scese rapidamente dalle scale del prive «Dove ti ho già visto..» Farfugliò cercando di ricordare di chi fosse quello sguardo così profondo, non appena la ragazza lo collegò al giorno della sparatoria capì che doveva andare via da li, non era pronta a fronteggiarsi con un altro di quei ragazzi.

Quell'incontro di sguardi, permise a Ciro che dopo averla intravista un paio di volte durante il corso della serata di avere la certezza che fosse proprio lei, la ragazza misteriosa che aveva preso d'assalto i suoi pensieri per diversi giorni. Senza perdere tempo il moro si defilò dai suoi amici con una scusa banale raggiungendola al piano di sotto in pochi secondi, ma quando raggiunse la pista da ballo si accorse che lei non era più li, si guardò intorno nella speranza che fosse ancora nei paraggi e non appena la vide, la prese dal polso facendola voltare di scatto «Come ti chiami?» Domandò guardandola desideroso ora più che mai di sapere chi fosse, al contrario di Aurora che pensava solo a come liberarsi di lui senza finire di nuovo nei guai «Ti importa davvero sapere come mi chiamo?» Chiese sorridendo stuzzicando ancora di più la curiosità del moro che dopo averle dato una rapida occhiata non era più tanto sicuro di volerlo sapere

«Dipende è necessario per poter ballare con te?» Domandò sorridendo, spiazzando la ragazza che nonostante sapesse che avrebbe dovuto allontanarsi da quella situazione come la sua coscienza le stava suggerendo, decise di fare la cosa opposto «Dieri di no» Rispose voltandosi di scatto dandogli le spalle fino a indietreggiare con la schiena e appoggiarla al petto di lui, nonostante il consiglio della direttrice era stato per lei un chiodo fisso tutta la sera quei mesi in carcere erano stati troppo pesanti per tenerla a freno in una serata che ora più che mai si stava trasformando in qualcosa di piccante, così senza pensarci troppo iniziò a muoversi con dei movimenti sensuali a ritmo di musica tanto da coinvolgere anche Ciro che senza pensarci due volte le strinse i fianchi affondando le punta delle dita sul suo corpo

«Ci siamo già visti io e te» Le sussurrò mentre in risposta lei inarcò la schiena «Non ho voglia di parlare» Disse prima di scivolare giù e risalire provocando un erezione ai danni del moro «Rischi moltissimo» L'avvertì lui sorridendole mentre lei dopo essersi voltata nuovamente intrecciò le mani dietro il suo collo andando sempre più a ritmo «Ah si? Sarà colpa dell'alcool» Rispose ridacchiando un secondo prima che la lingua di lui scivolò sul suo collo mordicchiandola piano con i denti, senza replicare lei inclinò la testa di lato offrendogli ancora più spazio facendo salire l'eccitazione del moro alle stelle che senza pensarci due volte appoggiò una mano sul suo seno prima di salire fino alla base del collo, facendo perdere l'autocontrollo che finora la bionda aveva mantenuto

Un segreto tra me e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora