5. Cos'è successo davvero quella notte?

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Dopo aver fatto il bagno insieme ai suoi amici il primo ad uscire dall'acqua fu Ciro «Dove vai?» Chiese Rosa guardandolo «Chiamo il tuo innamorato» Disse sorridendo, quella risposta le fece ricordare di non aver fatto una cosa importante «Cazzo! Lo devo chiamare anche io!» Esclamò prima di uscire in fretta e furia dall'acqua seguita da Aurora «Adesso parla con me, lo chiami più tardi» Precisò prima di allontanarsi «Lo chiamo quando voglio!» Commentò stizzita «Ro! Lascialo fare» Suggerì il castano guardandola, forse perché l'espressione che aveva in volto non era per niente rassicurante «Che succede Edoà?» Domandò incrociando le braccia «Lo sai com'è fatto» Le ricordò sospirando «Beh? Hai intenzione di spiegarci o andare avanti a monosillabi ancora per molto?» Lo riprese la mora spalancando le braccia «Si infatti» Disse Rosa guardandolo

«Questo invito a questa bisca apparso così dal nulla..» Farfugliò richiamando l'attenzione di tutte e tre che per un attimo ebbero un sussulto «Ha paura che centri quella stronza» Aggiunse riferendosi alla tizia degli omicidi «Come mai questa supposizione?» Chiese la bionda guardandolo «Te l'ho detto! E' paranoico» Ribadì sorridendo «Dove stanno i nostri asciugamani?» Chiese guardando l'amica «Laggiù, ma prendi il mio» Propose passandoglielo «Grazie!» Rispose mentre da lontano vide arrivare il fratello «E' incazzato?» Domandò riferendosi al minore dei Di Salvo «Gli ho detto che stavi al telefono con mamma» Asserì il moro guardandola «Ma come ho fatto a dimenticarmi!» Ribadì passandosi una mano tra i capelli «Ro! Calmati!» La riprese il fratello guardandola

«Non è successo niente, lui è tranquillo e sta bene» La rassicurò accennando un piccolo sorriso prima di spostare lo sguardo su Sofia e Edo «Ma ancora in acqua stanno?» Domandò sbuffando «Si, e non hanno intenzione di uscire magari fatevi un giro» Propose Rosa spostano lo sguardo sulla bionda prima di allontanarsi «Sempre se hai voglia» Commentò Aurora sorridendo quando vide che lui la guardò senza rispondere «Sei tu che hai detto che non te ne frega un cazzo di me» Le ricordò guardandola «Te la sei presa! Davvero?» Esclamò ridendo senza che lui dicesse o facesse nulla per controbattere «Allora? Mi porti o no a fare un tour di questa casa?» Chiese incrociando le braccia, Ciro inarcò un sopracciglio cogliendo quella proposta al volo «Dopo di lei» Asserì invitandola a passargli davanti

«Ma che lavoro fanno i suoi?» Domandò non appena entrò in casa «Meglio non saperlo» Rispose accennando un piccolo sorriso «Dai sul serio» Insistette lei guardandolo «Vieni con me, lo capirai da sola» Rispose invitandola a salire al piano di sopra «Non mi fido di te» Confessò incrociando le braccia «E fai bene» Rispose sorridendo prima di prendere una birra dal frigo «No ma serviti pure come se fossi a casa tua!» Lo riprese con stupore sotto lo sguardo divertito di lui che senza risponderle andò al piano di sopra «Cosa vinco se indovino?» Domandò mentre apriva stanze a caso «Oh cazzo! Scusate!» Esclamò imbarazzata dopo averne aperta una che era meglio restasse chiusa «Vuoi unirti?» Le chiese il ragazzo sdraiato sul letto ma prima che lei potesse replicare il moro chiuse la porta

«Ci sei quasi» La rassicurò sorridendo e infatti in quella dopo trovò le risposte che cercava «Che posto è questo?» Chiese incuriosita mentre prima di entrare Ciro si chinò per posare la bottiglia di vetro accanto al cornicione della porta «Ahh uno studio!» Esclamò non appena lui accese la luce «Avvocato, hai capito Esposito» Mormorò ridacchiando mentre lui socchiuse la porta, anche se in realtà credeva di averla chiusa «Wow è così..» Commentò sorpresa «Noioso?» Chiese senza distogliere lo sguardo dal suo fondoschiena «Professionale!» Esclamò voltandosi «Mi stavi guardando il culo?» Domandò incrociando le braccia «Tu che dici?» Chiese inclinando la testa per raddrizzarla.

Nel frattempo dopo aver fatto l'ennesimo tuffo Sofia si accorse che da qualche minuto una ragazza continuava a fissare il castano senza però fare un passo verso di lui «Allora ti piace la festa?» Chiese guardandola «Non è male si» Commentò sorridendo «Meno male, Rosa e Ciro hanno rischiato la terza guerra mondiale per mettersi d'accordo» Ammise sorridendo «Ho saputo! Ma sono pazzi a litigare per tutto!» Esclamò spalancando le braccia «Non è facile avere un fratello o una sorella più piccola» Asserì guardandola mentre lei si gelò all'istante, cercando di capire a cosa si riferisse con quella frase «Che intendi?» Chiese inarcando un sopracciglio «Hai delle responsabilità capisci?» Domandò guardandola «Credo di si, non lo so sono figlia unica» Ammise sorridendo «Anch'io, ma il bene che provo per i fratelli Ricci è vero, come se fossero fratelli a me»

Un segreto tra me e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora