Capitolo 4:Non Voglio Essere Tua

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Sembrava lui...💔

Curiosa mi avvicinai alla porta. Quello che vidi mi sconvolse, Sophia si stava baciando con il suo fidanzato, o almeno credevo stessero facendo quello, ero troppo piccola per comprendere certe cose. Ma una cosa la sapevo, dovevo smetterla di guardare e andare in camera mia. Quindi corsi via e mi rinchiusi nella mia stanza.
Le mie guance erano rosse e non smettevo un attimo di pensare a quello che avevo visto,non ero una ragazzina, ma quelle cose mi mettevano in imbarazzo!
Quel ragazzo poi mi sembrava di conoscerlo, mi ricordava Liam con i suoi capelli castani e i suoi occhi neri.
Dopo un pò decisi di smettere di pensare a quello che era successo poco prima, la questione non mi riguardava. Quello che mi riguardava ora era finire di leggere il mio libro preferito, che si chiamava "Oltre la felicità". Così presi quel libro dal cassetto e mi immersi in quelle pagine piene di misteri e di amori difficili. Quel libro mi incantava, ma al col tempo non lo capivo a fondo. L'unica cosa che ero certa di sapere era che amavo alla follia i due protagonisti.
Il tempo passò in fretta e proprio mentre stavo per leggere il penultimo capitolo qualcuno bussò alla porta.
"avanti." dissi mentre posavo il libro sul comodino.
"tieni e scendi di sotto, la cena è pronta." mi disse con voce dolce mentre mi passava un libro.
"allora ce l'avevi tu!" esclamai.
"sì,l'avevo scambiato con un altro e visto che sta mattina lo avevi adocchiato sono venuta a portartelo."
"grazie!" esclamai contenta mentre prendevo il libro. Non era molto grande, ma mi dava l'impressione di essere interessante.
"ora smetti di fissare quel libro e sbrigati a venire di sotto!" disse mentre se ne andava via.
Io non persi tempo, mi misi le ciabatte e seguii Sophia. Certe volte quando mi parlava in modo dolce mi sembrava nostra madre, anche lei era un' Angelo,lei non si meritava di vivere in quell'inferno. Mi sentivo in colpa, per colpa mia lei si doveva preoccupare sempre per me,era come se la stessi trascinando con me dentro un buco nero, dentro l'inferno. Ma gli Angeli non possono fare quella fine, eppure lei continuava a seguirmi e ogni giorno si faceva carico di me e dei mie problemi.
Quando facevo quelle riflessioni mi veniva voglia di scomparire, di sprofondare in un buco nero e non tornare mai piú in superficie. Così tutti sarebbero stati contenti e liberi da me, un peso inutile da sopportare. Tutto quel paese mi ripudiava, non c'era bisogno di illudermi dicendomi che non potevo stare simpatica a tutti o che poteva capitare che mi bullizzassero. Chi diceva quelle cose non sapeva niente della vita che facevo, di come vivevo, di come ero costretta a vivere ogni santo attimo della mia esistenza.
Quei pensieri vennero interrotti dalla mano di Sophia che si muoveva davanti ai mei occhi e dalla sua voce :"tutto ok?..."
"sì..." risposi mentre mi riprendevo.
Certe volte mi lasciavo prendere troppo dai mie pensieri, da quei pensieri che mi facevano deprimere ogni giorno di piú e che mi consumavano pian piano l'anima. La mia era una lenta, ma inesorabile discesa verso la morte.
Appena arrivata al piano di sotto vidi una donna, una donna che non avevo mai visto prima.
"buona sera." disse con un tono dolce."sono la nuova compagna di vostro padre."
Io, al contrario di Sophia, non ero sconvolta. Era normale che nostro padre si fosse rifatto una vita, non era una cosa così tanto strana,tante persone chiedevano il divorzio per poi risposarsi.
"s-salve... S-sono Sophia Colin..."disse con voce fievole mia sorella.
" piacere, sono Emily Colin. "dissi forzando un sorriso.
" il piacere è mio. Io sono Asia Miller."esclamò entusiasta.
Appena sentii il suo cognome ragelai... Quello era il cognome di Emma. Quelle quattro sembravano persegiutarmi ogni attimo della mia vita.
"... Miller?..."sussurrai.
" esatto. Spero potremo andare d'accordo. "
"... Sicuramente... "bisbigliai.
" ah, ho anche una figlia che potrebbe avere piú o meno la tua età, Emily. Si chiama Emma e domani anche lei verrà a vivere con noi! "
Appena sentii quella frase mi congelai,il mio peggior incubo si era materializzato. Emma Miller nella mia mia casa, per sempre. Come una sorta di sorella.
A quel pensiero il mio corpo non ebbe piú la forza di reggersi in piedi e cominciò a tremare fino a sbattere per terra privo di senzi.
Mi svegliai poco dopo sulla poltrona vicino alla libreria con accanto Sophia.
"stai bene?..."disse Asia.
" sì... Mi capita spesso di svenire..."dissi fingendomi tranquilla.
" menomale... "
" ora andiamo a cenare!! "disse nervosamente Sophia.
Tutte e due eravamo sconvolte, ci sembrava tutto un brutto sogno, un incubo che aveva preso vita.
La cena sembrò essere tranquilla per Asia e per nostro padre, ma per me e mia sorella fu un vero calvario, per me era davvero angosciante sapere tutte quelle cose su di lei e sulla figlia. Quelle cose non mi interessavano e non le avrei mai volute sapere, io odiavo Emma,lei era un diavolo travestito da Angelo,sembrava perfetta, ma in realtà era solo una malata assetata di sangue proprio come tutti gli altri.
Dopo cena nostro padre e la sua nuova compagna andarono a fare una passeggiata e ci lasciarono da sole.
"finalmente se n'è andata..." disse Sophia mentre tirava un sospiro di sollievo.
"... Ma ritornerà e poi con lei verrà anche la sua maledettissima figlia... Siamo messe peggio di prima, ora non avremo neanche piú un briciolo di libertà."
"... Conosci sua figlia?... "
" sì, viene in classe con me ed è..."
"... È una di quelle ragazze che ti bullizzano. "mi interruppe." ecco perchè sei svenuta prima..."
"s-sì..."sussuarai mentre salivo le scale.
Volevo godermi i mie ultimi attimi di libertà prima di essere rinchiusa per sempre nell'inferno.
Appena arrivai al piano di sopra mi fiondai in camera mia e chiusi la porta.
" sono finita... Questa volta morirò..."sussuarai tra me e me.
Dopo un pò decisi di non pensare piú a quello che sarebbe successo la mattina seguente, ma di cominciare a leggere il mio" nuovo "libro. Lo presi da sotto lo scaffale del comodino, lo girai e, finalmente, lessi la trama.
Restai a leggere per circa un ora, fino a quando non sentii bussare alla porta. Subito rimisi il libro apposto e mi misi sotto le lenzuola per poi dire :"... Avanti."
Dalla porta entrò Asia che si sedette vicino a me e disse in modo dolce :"... Lo so che è dura questa situazione per te e tua sorella, ma io e mia figlia faremo tutto il possibile per farvi abituare e far sì che la nostra sia una vera famiglia. "
" non preoccuparti... Io mi sono già abituata..." dissi con una voce dolce.
"... Non vedo l'ora che venga domani per farti conoscere Emma, sono sicura che vi troverete bene. "
"... Anche io ne sono sicura... "dissi fingendomi felice.
In realtà felice non ero, anzi, avrei preferito buttarmi da cinquecento metri da terra anziché avere Emma Miller in casa come mia sorellastra.
"... Allora a domani mattina, non vedo l'ora! Buonanotte Emily. "disse mentre se ne andava.
Almeno Asia era dolce e si preoccupava un minimo per me e mia sorella. Non era nostra madre, ma era una brava persona.
Subito, ad in enterrompere i mie pensieri fu il rumore del telefono che vibrava per avvertire di un messaggio. La mia mano si spostò sul comodino, prese il telefono e lo aprii:era Sophia.
Decisi di non vedere il messaggio e riposai il telefono. Volevo solo dormire e pensare di essere libera, almeno quell'ultima notte.

ANGOLO ME~

Ciao e grazie a tutti per le 50 letture, vi voglio bene e spero che la storia vi piaccia. Byeeee.

Fine capitolo quattro.

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