Il mio salvatore... 💔
Appena arrivai al piano di sotto il mio corpo si congelò e mille domande cominciarono a ronzarmi in testa, cosa ci faceva lui qui?
"buongiorno..." disse con voce calma Liam. "spero di non disturbare, ma ho ricevuto un invito a pranzo dalla madre di Emma e non ho potuto dire di no."
Intanto era arrivata anche la biondina infernale, che come me era sconvolta e aveva gli occhi fissi sul ragazzo.
Il mio guardo si spostò e vidi che anche Sophia era sconvolta e rossa come non l'avevo mai vista.
" ehi... Tutto bene? "sussurrò lui vedendo le nostre facce stranite.
A quel punto Emma prese la parola e disse:" sì... Va tutto benissimo. "
" tu Emily?... "
" sto... Sto... Bene... "dissi forzando un sorriso. Non volevo mostrarmi a disagio davanti a tutti.
" ora sediamoci! Il pranzo è pronto!"esclamò Asia.
In tutto quel casino mi accorsi che Liam non aveva rivolta nemmeno uno sguardo a mia sorella, era come se la stesse ignorando. Io la guardai e vidi il suo voto rivolto verso il basso, come se fosse imbarazzata e sorpresa, ma al col tempo triste e delusa. Allora quei due si conoscevano davvero!
"sorellona, vieni." dissi mentre le indicava il posto vicino a me.
"no, io.... Io.... Ho un impegno, devo andare via, non posso restare..." disse mentre usciva dalla porta.
La trovavo strana, perchè così di punto in bianco se ne era dovuta andare? Forse per qualcosa che riguardava Liam. Quei due sembravo evitarsi, per qualche strano motivo. Chi era in realtà quel ragazzo così misterioso?
Avrei voluto tanto saperlo, ma forse era meglio non saperlo, dovevo farmi i fatti miei e non dovevo fare domande inappropriate,non volevo risultare per nussun motivo al mondo una persona invadente. Infondo lui era solo il ragazzo che mi aveva fatto ritornare a sperare, colui che mi aveva dato la sua mano per aiutarmi, l'unica persona che non mi aveva guardato come se fossi solo un verme.
Mia sorella sembrava odiarlo, ma io lo adoravo, non sapevo nulla di lui, ma volevo continuare ad illudermi pensando fosse brava persona anzichè sapere la verità, perchè la verità feceva male e certe era meglio una bugia che vedere tutto quello in cui hai cretuto cadere come un palazzo che sprofondava nel vuoto.
"che bella casa..."disse Liam interrompendo i mie pensieri :" deve essere bello condividere la casa con persone alla quale si vuole bene... Vorrei fosse così anche per me... "
" perchè? Hai per caso una sorella o un fratello con cui non vai d'accordo?"chiesi curiosa. Ma mi pentii subito di quella domanda, mi dovevo stare zitta e contenere la mia curiosità pari a quella di una bambina delle elementari.
" bè... La situazione non è delle migliori quando hai come sorella quella testa calda di Chloé... "
"... Chloé Brown...?" sussurrai.
"sì, proprio lei..."
Quando lui confermò i mie dubbi il sangue mi si congelò, lui era il fratello di quel diavolo? Quel diavolo che era in grado di mandarti in ospedale con tutte le ossa rotte se solo avesse voluto? Quel diavolo con una forza tale da far invidia anche ai mostri dell'inferno?
Ero sconvolta e al col tempo mi dispiaceva per Liam, aveva ragione, era impossibile sopravvivere con Chloé nella tua stessa casa. In quel momento mi ritenevo addirittura furtunata, Emma poteva essere anche perfida e sadica, ma almeno non aveva la forza di spezzarti le ossa.
"... Ma almeno qualche volta andate d'accordo?" chiese la biondina interrompendo il silenzio.
"... Solo quando è compensata mentalmente e non ha voglia di mal menarmi..."disse con un pò di imbarazzo.
Quelle parole, però, risuonarono come una battuta per mio padre e Asia che si misero a ridere. Quella risata metteva tutti e tre a disagio, io non vedevo come una cosa come quella potesse risultare divertente. Per me era una cosa triste, avere pochi momenti sereni con una sorella era una cosa brutta, perchè per me il rapporto con mia sorella era fondamentale, lei mi dava la forza e si preoccupava per me, non avrei mai potuto vivere senza di lei.
"... Scusa, pensavano fosse una battuta..."sussurai al castano.
" non importa, sono stato io che mi sono espresso male... "mi rispose calmo.
Ogni volta che mi rispondeva in quel modo dolce e calmo mi convincevo sempre di piú che fosse un Angelo, una persona speciale. Lui non era come la sorella, certo anche lui era forte e lo aveva ampiamente dimostrato quando mi aveva salvato dagli schiaffi di Lily, ma era una persona delicata e dolce. Si vedeva dallo sguardo, dal suo sorriso, tutto di lui era vero e autentico, non sembrava una persona come Emma, lui aveva qualcosa di speciale, ma al col tempo misterioso dentro di sè.
"siete per caso di origini Francesi?" chiese curioso mentre guardava verso le lumache.
"solo io e Sophia." risposi fiera.
Ogni volta che si parlava della Francia, del mio paese, il mio sguardo si illuminava e le mie labbra si curvavano fino a formare un sorriso a trentadue denti. Andavo fiera delle mie origini e il ricordo di quel magnifico paese non se ne sarebbe mai andato via,io adoravo quel posto, infondo era il luogo dove ero nata e cresciuta.
"sono invidioso... Vorrei tanto visitare quel magnifico paese..." disse con un tono dolce, quasi smielato.
A quelle dolci parole il mio cuore si scaldò e, spinta dal mio istinto, avrei voluto dargli un piccolo bacio, anche sulla guancia. Se non ci fosse stato nessuno l'avrei fatto, era troppo tenero quando parlava in quel modo. Mi ricordava di quando ero piccola e nostra madre mi accarezzava piano per farmi addormentare. Per me le parole di Liam erano come una dolce carezza, come un gesto di tenerezza verso la mia anima ormai distrutta.
"... È vero, è proprio bella la Francia!" esclamò Emma.
Si vedeva che l'aveva fatto solo per attirare l'attenzione su di sè, odiavo quelle sue manie di protagonismo,perchè doveva sempre intromettersi in discorsi che non le riguardavano e rovinare tutto?
Non tutto il mondo ruotava su di lei, ma questo lei sembrava proprio non capirlo e continuava a comportarsi come una bambina in cerca di attenzioni.
"... Sì, tu l'hai visitata?..."
"certo!" disse contenta la biondina mentre si spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Dopo quella frase noi tre non parlammo piú fino alla fine del pranzo.
Dopo un pò Asia, Emma e mio padre andarono di sopra nelle loro stanze e mi lasciarono da sola con Liam.
"... Tu conosci Sophia?..." chiesi mentre portavo i piatti in cucina.
"ehm... In un certo senzo sì..."
"... Non voglio farti l'interrogatorio ma, vorrei chiederti perchè oggi non vi siete nemmeno salutati."
"ehm... Abbiamo solo avuto una discussione, ma niente di chè... Rimaniamo amici come prima." disse ricalcando la parola "amici".
Io provai a cambiare discorso, per non metterlo a disagio, e dissi:"sai... Se vuoi puoi fermati... Abbiamo qualche DVD di Netflix con dentro dei film abbastanza interessanti..."
Lui abbassò la testa per controllare l'orario e poi disse:"sì... Perchè no,resto volentieri."
I mie occhi si illuminarono quando sentii la sua risposta affermativa. Non vedevo l'ora di passare, finalmente, un pò di tempo sola con lui. Avrei anche colto quell'occasione per provare a conoscere un pò meglio il mio salvatore.
Appena finii di lavare i piatti mi avviai verso la TV e misi un DVD di un film dal titolo"Quello Che Non So Di Te". Dopo aver avviato il film andai ad accomodarmi sul divano e misi, senza pensare, la mia testa sulla spalla del castano.
In quel momento ero in pace con me stessa, come se la presenza di Liam mi rassicurasse e mi facesse sentire sicura. Stavo proprio bene quando stavo con lui, era proprio una persona speciale per me.ANGOLO ME~
Hahahah, lo so che volete uccidermi perchè volete sapere come continua la giornata tra Liam e Emily. Comunque già vi dirò che del prossimo capitolo mi odierete, lo so che sono perfida. Comunque grazie per le 100 letture, vi adoro tutti. Ora giuro che vi lascio in pace, byeee
Fine settimo capitolo.
STAI LEGGENDO
Non Voglio Essere Tua
Fanfiction[COMPLETA~] 2000 La storia racconta di Emily, una ragazza di sedici anni trasferitasi dalla Francia alla California(San Francisco). Lei da circa un anno viene bullizzata di continuo dalle sue compagne di classe, le ricche :Lily, Emma, Chloè e Olivi...