Eve's pov
Eravamo stesi sul prato, sul nostro prato, avevo la testa sul suo petto e lui aveva la sua mano tra i miei capelli che toccava con cura. Quei suoi tocchi gentili mi rendevano leggeri i pensieri che trottolavano nella mia testa, o meglio, quelle mille emozioni presenti nel mio cuore.
<<Sei bellissima, Leen>>
Alzai lievemente la testa e lo guardai negli occhi, delle ciocche di capelli mi caddero davanti agli occhi e lui me le spostò per avere ben in vista il mio viso.
<<Cosa?>>
<<Sei un bugiardo>>
Mi guardò confuso e si sollevò sui gomiti che poggiò sull'erba fresca, probabilmente le nostre divise si sarebbero sporcate ma poco importava.
<<Perché sarei un bugiardo?>>
I suoi occhi si fecero un po' più sottili e mi fissò in attesa di una risposta, oh caro Ares, sapessi quante volte non mi sono sentita bella, quante non mi sono sentita abbastanza e quante volte ai complimenti non ho creduto tirandomi indietro e credendo fossero prese in giro. Quante il mio cuore ha ceduto in una fossa buia e ci rimetteva un po' a risalire, dolente e ferito.
<<Ci sono tanti motivi>>
<<E invece no, non c'è ne neanche uno. Il tuo sorriso è perfetto, il tuo naso anche, i tuoi occhi brillano e sono unici, i tuoi capelli sono morbidi e folti scuri come la notte. Sei stupenda, un quadro ansi, il quadro più bello che esista>>
Le mie guance iniziarono ad avere un colore più roseo del solito e lui se ne accorse sorridendo.
<<Se bellissima anche quando le tue guance diventano color fragola>>
Sorrisi e le sue labbra baciarono le mie, le nostre labbra combaciavano perfettamente e amavo baciarlo, le sue labbra avevano un sapore di arancia e caffè.
<<Come mai ti sei fermata ai fiori d'Iris?>>
Lo guardai, non sapevo se volevo parlargliene. Faceva male parlarne con chiunque, era un argomento che tenevo per me, quando ne parlavo il mio cuore tornava ad incidensi ferite da solo e iniziava a far più male del solito. Eppure sentivo che con Ares potevo parlarne, che avrebbe capito qualcosa in quei miei pensieri aggrovigliati come cuffie con i fili impossibili da sciogliere.
<<Sono i fiori che mia nonna amava e piacciono tanto anche a me>>
<<In effetti sono dei fiori bellissimi, hanno un viola molto forte e il giallo all'interno lo rendono ancora più incantevole>>
I suoi occhi si bloccarono nei miei, sorrisi per il suo sguardo attento sul mio viso. Però quel momento fu interrotto da una chiamata, era il mio telefono.
<<Chi sarà a quest'ora?>>
<<Non saprei, rispondi>>
<<Non mi va>>
<<Ma devi, Leen>>
<<Sai essere davvero convincente>>
Lui rise e io afferrai il telefono sorridendo, risposi alla chiamata e nel mentre guardai negli occhi ad Ares.
Quei occhioni verdi creavano un certo effetto, ti portavano ad avere una centinaia di farfalle nello stomaco.
<<Pronto?>>
<<Eve! Dove sei!?>>
La voce di Mason risuonò preoccupata e infuriata, controllai l'ora ed erano le diciassette. Caspita! Era tardi, La scuola era finita da almeno mezz'ora, io ed Ares eravamo lì da ore in silenzio. Ma non era un silenzio da disagio, era piacevole.
<<Cavolo, Mason. Scusa, non ti ho avvisato. Non sono a scuola>>
Ares mi guardava attentamente, come se stesse cercando di capire cosa pensavo in quel momento. Oh Ares, stavo pensando a come mi avrebbe ucciso Mason per esser stata qui da sola con te.
<<Dove sei!?>>
Era ancora infuriato, mi avrebbe davvero uccisa.
<<Sono in un posto, tra poco torno a casa>>
<<Con chi sei?>>
<<Oh ehm...bhe si sai>>
<<Eve, con chi sei?>>
Ares mi osservava e attendeva che rispondessi, come se a lui non importasse che mio fratello lo facesse fuori.
<<Sono con Ares>>
<<Vi vengo a prendere>>
Sgranai gli occhi, non poteva venire. Non doveva venire, non mi andava di diminuire gli anni di vita di Ares.
<<Torniamo in taxi>>
<<Eve, mandami la posizione>>
<<No, Mason. Torniamo in taxi>>
<<Eve, non discutere>>
Non mi diede il tempo di rispondere che mi staccò, emisi un verso rabbioso ma Ares scoppiò a ridere e io lo guardai.
In effetti era davvero ridicolo come verso e iniziai a ridere anche io, la sua risata era davvero bellissima e incantevole.
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𝐈𝐫𝐢𝐬
ChickLitEveleen Palmer è una ragazza invidiata da tutti: fisico perfetto, occhi mozzafiato, capelli spettacolari, una famiglia famosa, tanti amici e tutti l'ammirano. Però Eveleen in lei ha dei grandi rimorsi, tante cicatrici e infiniti sensi di colpa. Ma...