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June

Io e Veronica abbiamo fatto il tour completo di tutto il campus, compreso di mensa. Abbiamo girato in ogni singolo angolo di Yale e mi piace tutto, non riesco a trovargli un solo difetto.

Una volta arrivata all'appartamento mi poggio sfinita al letto, sono stanchissima.

"June! Non penserai davvero di andare a dormire presto di sabato sera" mi richiama

"Sono davvero stanchissima Veronica" le rispondo sottovoce alzando solo la testa

"Non se ne parla, andiamo alla festa delle matricole, dai"

Festa? Non ci sono mai stata...dovrei dirglielo? Scatto su, confusa. Che cosa indosso?

Non ho messo in ordine niente, non ho niente di carino da indossare...

"Che c'è June?" mi risveglia dai miei pensieri "Non sei mai andata ad una festa?" dice con cautela come se stesse leggendo i miei pensieri

Ecco, adesso penserà male di me ed io tornerò ad essere di nuovo la diversa e la strana...

"Non c'è niente di male June, c'è sempre una prima volta." mi si avvicina gentile "Non voglio un no come risposta, ci saranno anche i miei amici e voglio farteli conoscere" sorride comprensiva

"Non saprei.." provo a dire

"Non accetto un no come risposta, questa bellissima farfalla deve uscire fuori. Non dovresti stare sempre rinchiusa in camera tua" si siede accanto a me

"Ci provo, facciamo che ci provo" sorrido ormai convinta di andare

È finita così la conversazione, poi mi sono chiusa in bagno per fare una doccia, più che altro per riflettere sul da farsi.

Sarei andata a quella festa, come prima e ultima volta. Non potevo permettermi distrazioni, sono al college non a fare festa tutte le sere.

Credo che mia madre impazzirebbe se sapesse che sono ad una festa, per cui non le dirò niente.

'Notte mamma, vado a dormire che sono stanca. Ci risentiamo domani

Mi limito a scriverle questo, prima di infilarmi un vestitino, l'unico che tra i pochi rimasti nel mio armadio mi va ancora decentemente. Ho spazzolato i capelli e messo un filo di mascara alle ciglia. Credo di essere pronta, ma non sono ancora del tutto convinta.

Almeno posso dire che alla mia lunghissima lista, ci sarà un punto in meno: fare nuove amicizie. Credo che, per quello che ho visto di Veronica, i suoi amici le somiglino, almeno spero!

Mentre mi osservo allo specchio, sento Veronica bussare alla porta

"Entra pure" rispondo prima di ritrovarmela in camera più bella che mai

Il rossetto scuro che indossa la valorizza ancora di più, i suoi capelli lunghissimi le scendono lisci sulle spalle e indossa dei tacchi che io non riuscirei neanche lontanamente a portare.

Anche in questo caso accuso il paragone a cui avrei preferito fare a meno. La sfigata e quella mozzafiato. Siamo completamente l'opposto, si.

Le mie cosce grosse si toccano, le sue neanche lontanamente. Il mio seno straborda sempre, il suo si mantiene contenuto e non risulta mai volgare. La mia pancia di profilo è enorme, la sua è completamente piatta.

Di sicuro non l'avrei fatta sfigurare, anzi, avrei solo accentuato la sua bellezza disarmante.

Non la invidio, non è un sentimento che mi appartiene. Ma dopo tantissimi anni a sottovalutarsi è davvero difficile non riuscire a non paragonarsi ad una bellezza del genere.

7 minutes in heavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora