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June

Siamo tornate da poco da quella noiosissima serata.

Leonard ci ha riportate al dormitorio e ho scoperto qualche cosa in più su di lui.
Durante la serata, ho notato Leonard togliere costantemente bicchieri di alcol dalle mani della sorella. E i suoi occhi lanciavano occhiate dure a chiunque si avvicinasse troppo a lei o a Pam. Anche se non parla troppo, la sua presenza è imponente e protettiva. Pam per tutta la sera ha ballato con lui, anche se lui era completamente fermo e immobile.
Li ho visti scambiarsi qualche leggero bacio, credo sia stato l'unico momento in cui Leonard non sembrava arrabbiato col mondo.
Ripensando alla serata, non riesco a smettere di pensare a quanto lui sia protettivo. Forse, troppo protettivo. Decido, però, di lasciar perdere queste riflessioni e mi avvicino alla finestra per prendere un po' d'aria fresca.

L'aria gelida della notte mi fa venire i brividi, ma accolgo quella sensazione e inspiro a pieni polmoni l'odore dell'erba bagnata.

In giardino, su una panchina, noto un ragazzo che mi ricorda molto quel "Nate" a cui si era rivolta Vi questa sera.
Non perdo troppo tempo a guardarlo, richiudo la finestra e infilo il mio pigiama caldo.

Finalmente, c'è il mio letto che mi aspetta.

***

Questa mattina a svegliarmi è stato il sole caldo che mi si è posato sul viso.

Quanto è bello svegliarsi così? Senza la voce stridula di mia madre e senza il loro frastuono "silenzioso" che facevano per qualche litigio.

Mi stiracchio e stropiccio gli occhi godendomi questa inspiegabile sensazione di pace e felicità.

Mi scopro le gambe per mettere subito giù i piedi dal letto. Dovevo darmi una sistemata e andare a ritirare i libri per il mio corso.
Oltre a questo, saprò gli orari e i corsi da scegliere per quest'anno.

Non perdo altro tempo e scatto in piedi, dirigendomi al bagno. Busso lievemente, chiedendomi se ci fosse Veronica e non ricevendo alcuna risposta arrivare e mi addentro.

Mi do una veloce sistemata e guardo l'ora sul mio telefono.

Buongiorno, chiamami appena ti svegli

Noto il messaggio di mia madre e sbuffo rumorosamente.

08.35

Non esitai e la chiamai velocemente.

"June, com'è la tua coinquilina?" chiede mia madre mentre io guardo fuori dalla finestra alcuni studenti che chiacchierano animatamente.

"È simpatica mamma, non preoccuparti"

"June sei sicura che non è una maniaca?" continua lei, senza lasciarmi finire.

"Si mamma, sul serio" rispondo, cercando di calmare le sue ansie

Ecco le conversazioni con mia madre. Non mi ha lasciato raccontare assolutamente niente del mio primo giorno al campus, figuriamoci! Non capisco perché ha questo brutto vizio!

Così, la saluto frettolosamente e semplicemente esco dalla mia camera.

Non so se fermarmi a bussare in camera di Veronica o no, così dopo interminabili minuti a riflettere, busso.

7 minutes in heavenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora