June
Non so se mi sento pronta per iniziare ufficialmente il college, ma oggi è lunedì e ci sono le prime lezioni. Strano che per quanto io abbia continuato a ripetermi di esserlo, ora che è arrivato questo giorno non mi sento più così tanto convinta. Ma ormai non si torna più indietro!
Ieri sera, Veronica ha provato a convincermi a seguirla ad un'altra festa. Questa volta, però, non ho ceduto. Non posso permettermi di fare tardi il primo giorno di università.
Nonostante la festa della sera prima, però, si è comunque svegliata presto ed è pronta da prima di me..
Io sono pigrissima, non ce l'avrei mai fatta, dico sul serio. Ho bisogno di dormire per almeno otto ore, altrimenti non posso proprio attivarmi.
Vi mi ha chiesto di andare a prendere un caffè al bar, non ho rifiutato perché necessito anche io di iniziare così oggi.
Ammetto che ho un po' di ansia all'idea che oggi iniziano ufficialmente i corsi, conoscerò per lo più ragazzi della mia età e non so se sono pronta anche a questo.
Insomma, non ho vissuto la mia adolescenza a pieno. Quindi adesso, buttarmi in questa nuova esperienza con tante persone nuove...mi fa un po' paura.
Ho preso tutto? Spero di si..Arrivate in caffetteria, l'odore forte di caffè si fa sentire, come il chiacchiericcio degli studenti che sono in giro.
"Pamela è sempre in ritardo" sbuffa lei prendendo i nostri caffè
"Si? Non l'avrei mai detto" le dico seria
"Stai scherzando spero! Lei e mio fratello arrivano sempre tardi per colpa sua" alza gli occhi al cielo e da un sorso al caffè che ha tra le mani.
Dopo la nostra breve conversazione sulla relazione tra suo fratello e la sua migliore amica, Veronica mi chiede se mi va di andare con lei da Pamela.
Però rifiuto, perché preferisco andare in classe visto che voglio sedermi tra i primi banchi. O almeno pensavo fosse possibile. Invece, adesso che sono entrata in classe, oltre ad aver attirato l'attenzione su di me, ho notato che i primi banchi sono già tutti occupati. Così ho deciso di mettermi direttamente tra gli ultimi, che sembrano più silenziosi e vuoti.
Oggi abbiamo lezione di storia, poi storia del teatro e infine letteratura inglese.
Non posso lamentarmi per questa giornata, sono tutti ad orari distaccati, così posso anche andare in mensa a mangiare qualcosina, senza rimanere a stomaco vuoto per tutte le lezioni.
Mi siedo al mio banco e tiro fuori il libro di storia e un quaderno nuovo, dove avrei scarabocchiato qualche appunto.
La porta dell'aula si apre e si chiude centinaia di volte, ma faccio finta di niente e mi concentro ai disegni che sto facendo sul foglio inizialmente bianco."Ma guarda un po', chi non muore si rivede" quella voce la conosco già fin troppo bene giunge alle mie orecchie
"Già, ancora non sei morto tu?" sbuffo e alzo gli occhi al cielo
"Per tua fortuna, no" dice Nate mentre si appoggia pigramente al banco, con un ghigno disegnato sul volto.
"Per mia sfortuna, vorrai dire" borbotto lanciandogli uno sguardo che potrebbe fulminarlo.
Abbasso di nuovo lo sguardo sul mio quaderno, per scrivere qualcosa. Ma sento ancora la sua figura accanto
"Cosa vuoi?" alzo nuovamente gli occhi al cielo

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7 minutes in heaven
RomanceJune è sempre stata concentrata su un solo obiettivo: costruirsi un futuro migliore, lontano dalle ombre del passato. Etichettata dai suoi compagni di scuola come "strana" e solitaria, soffocata dai continui litigi dei genitori a casa. Non ha mai c...