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June

Mi sono lasciata convincere, lo sto facendo davvero.
Io e Vi abbiamo rispolverato dal mio armadio dei leggins di pelle nuovissimi e super aderenti.
Non li ho mai messi credo, solo perché sono troppo stretti e mettono troppo in evidenza le mie forme che, normalmente, preferisco nascondere. Purtroppo però, non ho potuto evitare di indossare una maglia nera di Veronica. La trovo davvero bella, ma dannatamente aderente e scollata.

"Dai, vieni qua, ti metto un po' di eye-liner" mi dice poi facendomi sedere sulla sedia in camera mia

Dopo due minuti, sono disegnate due linee perfette sui miei occhi. Mi limito ad aggiungere il mascara e mi sento più che pronta.

"Sei perfetta" dice guardandomi

Spero lo pensi davvero..

Veronica ha sicuramente un interesse per qualcuno nel gruppo di amici che mi sta per presentare. Mi sembra quasi strano dirlo. È vestita di bianco, dei pantaloni bianchi per la precisione. Uno di quei paia di pantaloni che io non potrei mai indossare per quanto sono grosse le mie cosce. Le scende liscio, senza sfiorare le sue gambe. E una camicetta a righe nere con un blazer nero. Il solito rossetto scuro, stasera non c'è. Ha messo su solo un po' di gloss.

"Tu stai da Dio" le dico osservandola

"Grazie" mi abbraccia

Poco dopo il suo telefono suona, Pamela avvisa che stavano per arrivare a prenderci. Metto su un giubbotto nero e usciamo finalmente.

"Spero ti piaccia questo ristorante" sorride "E anche qualche bel ragazzetto" mi da una leggera spallata

Ci mettiamo in macchina dopo qualche minuto, Pam e Vi continuano a commentare i loro amici, mentre io e Leonard ci lanciamo occhiatine dallo specchietto retrovisore. Quando lo fa, non capisco il vero significato. Sembra voglia studiarmi meglio, o semplicemente non si fida? Non avrebbe poi neanche cosi torto, alla fine li conosco da pochissimo..

"Stasera June si divertirà talmente tanto che non vorrà più mettere piede in camera" dice Veronica

"Non esagerare" rispondo ridendo e dandole una spinta leggera

Poco dopo la mia risposta Leonard si ferma per farci scendere.
Il cuore prende a battere fortissimo, sarà l'ansia, non ne capisco il motivo però..

Una volta lasciata l'auto, una alla volta ci facciamo strada in questo locale, che tutto sembra tranne che un formalissimo ristorante. Lo avrei chiamato più pub, molto spoglio e vuoto.

In lontananza ho già notato il gruppo, e tra questi c'è anche Nate, l'unico che mi rivolge uno sguardo strano. Potrei quasi dire come suo solito..

Noto Martha, accanto ad uno dei tre ragazzi che c'era anche quella sera alla festa.

"Siediti qui June" mi chiama Veronica

La casualità ha voluto che finissi esattamente tra lei e... Nate, ovviamente.

Sbuffo e mi siedo  accanto a lei, nonostante mi stia ignorando perché presa dal ragazzo seduto alla sua destra. Non sono più in tempo per spostarmi, purtroppo. Tutti i posti sono già occupati.

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