Da quel giorno Alex cominciò a presentarsi sempre più spesso al negozio. Continuava a studiare per bene i vinili, passando poi alle chitarre. Qualche volta si fermava alla cassa e si mettevano a parlare del più e del meno, altre volte portava con lui i suoi amici Matt, Jamie, Andy e Nick. Si era anche finalmente deciso a comprare qualcosa, portandosi a casa un vinile di David Bowie, dopo aver risparmiato un'intera settimana per comprarlo. Continuava a muoversi tra gli scaffali in quel modo impacciato, ma sicuro. Come se non fosse sicuro di dove mettere i piedi, ma certo che sarebbe sempre stata la mattonella giusta.
Ogni volta che Alex usciva dal negozio, Charlie rivolgeva ad Asia occhiate maliziose, ricambiate con occhiate omicide di lei.Asia ne aveva parlato con Jenny, ma le aveva fatto promettere di non dire nulla ad Aidan così che James non ne venisse a sapere nulla. James era davvero un bel ragazzo, con tanto da raccontare, ma Asia, per quanto si sforzasse, non riusciva a provare nulla per lui. Le aveva fatto la corte per quasi tutta l'estate e per un po' lei c'era pure cascata, ma quella cotta estiva era iniziata e finita quasi nello stesso momento. James però non sembrava voler mollare e Asia sapeva che se fosse continuata così, lui avrebbe finito per soffrirne.
"Quindi ti piace?" Chiese Jenny una domenica, mentre stavano sedute ad un bar in centro. Asia scosse la testa.
"Macché! È interessante, sembra l'amico ideale per fare discorsi profondi, ma non mi piace in quel modo." Rispose, prendendo un sorso dal suo Caramel Latte. Stavano di nuovo parlando di Alex sotto imposizione della bionda. Da quando le aveva raccontato della loro uscita, non faceva altro che chiederle di lui. Ogni tanto metteva in mezzo anche James nel discorso, ma Asia cambiava argomento.
"Ma se vi scrivete di continuo!" Ribatté. "E viene a trovarti sempre a lavoro." Asia scrollò le spalle e si guardò intorno per qualche secondo. Era un piccolo bar, posto tra due edifici. Poco frequentato e poco conosciuto. In più era così piccolo che a malapena ci entravano tre tavoli e il bancone dove stava la cassa. Da fuori dovevi aguzzare lo sguardo per notarlo, ma appena entravi ti sentivi a casa. Era addobbato con rampicanti che scendevano dal soffitto e quadri vari di pittori sconosciuti. In più in vetrina stava esposta una chitarra elettrica, una Fender rossa per essere precisi. Mettevano sempre buona musica e i dipendenti erano davvero simpatici.
"Siamo amici, e mi scrivo di continuo anche con te, Aidan e James se è per questo."
"Ma con noi è diverso, siamo migliori amici dalle medie! Certo che ci scriviamo di continuo!"
"Jenny, a me Alex non piace proprio in quel modo, toglitelo dalla testa. In più non sono alla ricerca di niente di serio al momento." Sbuffò incrociando le braccia. Jenny tendeva sempre ad esagerare qualsiasi situazione, aveva fatto lo stesso anche con James, quasi costringendola ad ammettere qualcosa che nemmeno provava. Jenny prese un sorso dal suo the freddo, sorridendo tra sé e sé e guardandola dritta negli occhi. "Che c'è?"
"Ti è arrivato un messaggio dal ragazzo che proprio non ti piace in quel modo." Asia guardò il suo telefono lasciato sopra il tavolino, ma lo ignorò.
"Può aspettare." Jenny la fulminò con lo sguardo.
"Io giuro non ti capirò mai. Almeno non lasciarlo appeso così!"
"Ma mica starà aspettando la mia risposta come se ne valesse la sua vita! Appena mi va, gli rispondo." Prese un altro sorso, spostando gli occhi sui pancake in esposizione nel bancone esattamente dietro Jenny. Sentì un leggero languorino.
"Sei una stronza." Constatò, posando sul tavolino il bicchiere ancora mezzo pieno di the freddo. "Ma che ti costa rispondergli?! Povero ragazzo, non gliene poteva capitare una peggiore..."
"Mamma mia, eh va bene!" Prese il telefono e aprì il messaggio di Alex.
-Io e i miei amici siamo in giro, ti vuoi unire?- Asia si morsicchiò il labbro inferiore, pensando alla risposta che gli avrebbe dato.
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No Buses || Arctic Monkeys
FanfictionIN PAUSA "... Sentiva la musica scivolare attraverso il suo corpo, come se potessero cominciare a gocciolare da un momento all'altro note musicali dalla punta delle sue dita. ..." È il 2004. Asia è una semplice ragazza di diciotto anni. Vive a Sheff...