Giappone- Race 14

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Venerdì
Ero arrivata nella terra del Sol Levante il martedì mattina, distrutta dal jet lag come tutti, ma mi vidi costretta a visitare Tokyo trascinata da Pecco.
Conseguenze?
Mercoledì non uscii dalla mia stanza dell’hotel in cui alloggiavamo fino all’arrivo dei nostri motorhome.
Il giorno dopo, carica a molla dopo 14 ore nei sogni, corsi in pista con Tony e Filip Salac arrivando a soglia 10km.

Venerdì invece potremmo definirlo inusuale.
Le prime prove libere si svolsero sull’asfalto umido del circuito di Motegi, sicuramente non uno dei miei preferiti, e condannarono Acosta, me e Tony trovandoci rispettivamente in 12°, 13° e 19°.

Un evento talmente raro che ci intervistarono insieme sotto il sorrisino di Lopez che aveva segnato il miglior tempo.
«Camilla, stessa domanda per te: cos’è successo in pista?» chiese un giornalista sempre presente ad ogni weekend 
«Con Tony abbiamo provato nuovi assetti ed effettuato alcuni cambi al motore e al telaio che evidentemente non hanno funzionato» risposi secca cercando di mantenere la calma.

Al termine dell’ “interrogatorio” uscii quasi correndo dalla sala stampa per evitare gli sguardi delle altre persone.

Mi sentivo umiliata, provavo vergogna per quel risultato che sicuramente avrebbe segnato il mio umore da lì fino alla fine del weekend, se non oltre.

-Cami, apri, ti prego!- sentii la voce di Fabio provenire fuori dal mio motorhome.
Ma non dovrebbe essere in pista per le sue FP1?
Guardai confusa l’orario sul telefono e mi resi conto che ormai erano finite da più di 10 minuti e che quindi ero lì dentro da un’eternità.
Lentamente raggiunsi la porta e aprendola mi ritrovai davanti il francese con ancora la tuta addosso e lo sguardo preoccupato.

-chérie- mi richiamò mettendo due dita sotto al mio mento facendo sì che lo guardassi negli occhi.
-che succede?- chiese dolcemente sapendo che sarei potuta esplodere da un momento all’altro
-io…non so guidare su questo circuito, le nuove modifiche alla moto erano solo una scusa- dissi sentendomi in colpa per aver mentito.
Fabio non proferì parola, mi avvolse nelle sue braccia e appoggiai la testa contro lo strato di pelle che la tuta aperta lasciava scoperto. Sentii il suo battito accelerare e di conseguenza mi strinse ancora più forte come se avesse paura che sarei scomparsa da un momento all’altro.

In quell’istante capii che non ero l’unica tra i due ad essere giù di morale e Fabio sicuramente aveva più diritto di esserlo.

Restammo così, abbracciati in completo silenzio, ascoltando solo i nostri cuori ormai sincronizzati, fin quando una notifica interruppe il tutto.

Tony🦈: promemoria: tra 10 minuti al box!

-devo andare- sussurrai e lentamente le braccia del ragazzo scivolarono via dal mio corpo.
Alzai lo sguardo ed incontrai le iridi color nocciola ormai lucide di Fabio.
-ehi amour- dissi mettendogli le mani sulle guance -prometto che torno presto, je t'aime- e sulle sue labbra si formò un piccolo sorriso, l’effetto di quando gli parlavo in francese.
-non preoccuparti per me, vai. Ti amo anche io- replicò e gli lasciai un bacio dolce prima di uscire dal motorhome.

Sabato
L’umore rimase quello, identico.
Cercai in tutti i modi di passare più tempo possibile con Fabio che, dopo il podio in India, aveva sperato di far bene anche in Giappone ma la moto aveva deciso di tornare ai scarsi livelli di prima.

Stavo andando proprio verso il suo box per assistere alla sprint quando incontrai Acosta e Lopez.
-ciao Cami!- mi salutò il primo rivolgendomi un sorriso che ricambiai. 

Pedro, che dopo l’ultima gara riuscii a conoscere un po’ di più, si era rivelato un ragazzo gentilissimo e con il sorriso sempre stampato in faccia che contagiava chiunque avesse intorno.

Lopez, beh, tutto il contrario.

-ma guarda chi si vede, Schumacher- disse -sai, un po’ mi manca lottare con te, peccato che sei giusto qualche posizione più indietro-
-Alonso- lo rimproverò il connazionale
-¿Qué pasa Pedro? ¿Ahora también eres su amigo?
Il pilota della KTM gli lanciò un occhiataccia ma il madrileno lo ignorò
-Vamo’, todos saben que ella compite en Moto2 solo porque es hija de Schumacher y se ha ganado el puesto pagando de otras maneras: casualmente estaba con Tony y ahora ya ambiciona en Motogp con Quartararo- continuò
-Solo dices eso porque es mejor que tú y no te gusta. ¡Cállate!- lo ammonì Acosta ma quando l’altro stava per ribattere decisi di intervenire
-¡Cierra la boca, López!- esclamai per poi andarmene via lasciando lì sorpreso il numero 21 
-Ella sabe español, imbécil- fu l’unica cosa che sentii da Pedro

La gara sprint si concluse con il secondo posto di Pecco, con cui mi congratulai, mentre Fabio rimase a metà classifica.
Lo seguii durante le interviste per poi accompagnarlo nel suo motorhome.
-Tom, ci lasceresti da soli?- chiese al suo amico a cui mimai un “scusa”
-certo- rispose e poi si avvicinò a me -non scusarti, è giusto che abbia un po’ di affetto in questi momenti- disse accennando una risata -ci vediamo dopo-.

Lo guardai uscire dalla porta principale per poi raggiungere il mio ragazzo nella sua stanza. Lo aiutai a togliersi la tuta, approffittandone per ammirare il suo fisico e poi andò a farsi una doccia.

Quando tornò con indosso solo dei pantaloncini e i capelli ancora bagnati prese posto accanto a me. Appoggiai la testa sulla sua spalla e avvolsi con un braccio il suo bacino.
-cosa farai settimana prossima?- chiese prima ancora che potessi tirar fuori l’argomento “malumore” 
-penso che starò al ranch per allenarmi e forse andrò in Qatar per il weekend di Formula 1-
-da quant’è che non vedi Mick?-
-dal gala, ma ci sentiamo ogni giorno via messaggi o videochiamate- risposi sorridendo all’idea di riabbracciare mio fratello -tu che piani hai?-
-Tony mi ha invitato da lui a Barcellona, devo ancora decidere se accettare-
-dovresti- dissi scrutandolo
-dici?-
-svago e allenamento, non puoi dire di no. E poi è Tony- replicai sentendo finalmente la sua splendida risata
-hai ragione chérie-
-come sempre- dissi baciandogli una guancia.

Domenica
«Direttamente dal circuito di Motegi in Giappone partirà tra pochi minuti il Gran Premio di Moto2»

«Weekend di sorprese che vede il tridente del mondiale in difficoltà: Acosta 11esimo, Schumacher 13esima e Tony 14esimo. In pole invece c’è Alonso Lopez che però dovrà scontare due long lap penalty rimediati in India»

«Ma ora: giù in carena e gas!»

«Chantra parte molto bene e sale subito in testa alla classifica mentre restano invariate le altre posizioni»

«Attenzione Camilla su Joe Roberts in curva 5 e…PASSA!»

«Inizia a piovere e sarà un problema per tutti!»

«5 giri al termine sotto la pioggia battente che sta colpendo gran parte del Giappone e che sta rendendo la vita difficile ai nostri piloti costringendoli a rallentare tantissimo»

«inizia l’ultimo giro: ormai la vittoria è di Chantra mentre qui inquadrano il trio formato da Acosta, Camilla e Tony che non è mai cambiato da inizio gara»

«Chantra vince il gran premio del Giappone davanti a Ogura e Dixon!»

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