Portimao (Portogallo)- Hai ragione

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Quello che era successo con Tony mi aveva destabilizzato: era stato stupendo, veramente, ma non sapevo cosa fare. L’ultima cosa che stavo cercando era una relazione per di più con un pilota soprattutto con il mio teammate. Avevo bisogno di parlare con qualcuno per mettere le idee a posto; quindi mi rifugiai nel mio motorhome e chiamai l’unico che potesse aiutarmi: Mick.

-pronto?- rispose dopo neanche mezzo squillo
-Mick-
-MILLA- urlò felicissimo -come stai?-
-bene, tu?-
-ora che mi hai chiamato, benissimo- mio fratello sapeva perfettamente come farmi sorridere 
-sei occupato?-
-assolutamente no- disse convinto -che succede?- sei troppo perspicace Mick
-ho bisogno di parlare-
-dimmi, ti ascolto-

Gli raccontai ogni singola cosa nei minimi dettagli, tranne ovviamente quello che avevamo combinato io e Tony

-quindi: hai litigato con Luca, sei andata fuori con Tony, vi siete baciati, il giorno dopo vi siete svegliati nello stesso letto e poi l’avete fatto coscientemente?-
-sì- sussurrai vergognandomi
-dove sta il problema?- disse lasciandomi a bocca aperta
-seriamente non hai niente da dire?- chiesi a mia volta
-no perché dovrei? Sei grande e matura per decidere cosa fare o non fare nella tua vita-
-ok…-
-ora posso sapere qual è il problema in tutto ciò?-
-non so cosa fare con Tony-
-lui ti piace?- chiese dopo averci pensato su
-sì credo, non lo so- dissi sbuffando
-lo rifaresti? Intendo tutto quello che avete fatto-
-molto probabilmente sì- 
-allora sorellina le cose sono semplici: uscite di nuovo insieme così capisci se ti piace veramente e voilà-
-tu rendi tutto troppo facile anche quando non lo è-
-non è complicato, Milla, devi solo ascoltare il tuo cuore e capire se Tony può essere qualcosa di più di un amico-

-ehi Milla ci sei?- chiese dopo minuti di silenzio
-sì stavo pensando-
-a qualcosa in particolare?-
-no, solo al fatto che hai ragione-
-ottimo. Cosa pensi di fare?-
-domani inizia la stagione, quindi credo che gli chiederò di uscire dopo il gran premio-
-a proposito: buona fortuna sorellina, spacca tutto e dai il meglio di te-
-grazie Mick, ti voglio bene-
-anche io, mi raccomando fatti sentire-
-sì certo- lo salutai per l’ultima volta per poi riattaccare.

Decisi di dover sistemare le cose tra me e Luca, insomma era stato il primo con cui avevo legato nell’Academy e non potevo perderlo. Presi cuffie e telefono e iniziai a camminare verso l’hospitality del suo team sperando che fosse lì.

-ciao Cami- mi salutò Marco non appena entrai 
-ciao Bez, hai visto Luca?- gli chiesi
-dovrebbe arrivare qui a momenti-
-perfetto, grazie-
-intanto siediti pure- disse indicando la sedia accanto a lui

Accettai il suo invito e cercai di mettermi comoda nonostante la mia gamba continuasse a tremare
-è successo qualcosa?- disse Marco notandolo
-ieri abbiamo litigato-
-è per quello che vi siete detti dell'Academy?-
-sì, te l’ha raccontato?-
-a grandi linee. Sappi che Maro non è uno che tiene giù il muso a lungo e poi mi sembrava che si sentisse in colpa per quello che ti aveva detto, quindi vedrai che fare pace velocemente, stai tranquilla- disse mettendomi un mano sul ginocchio per cercare di far fermare la mia gamba, non ottenendo alcun risultato

-ehi Bez!- sentii una voce richiamare il ragazzo accanto a me e riconobbi essere Luca. Entrambi ci girammo verso di lui che a grandi passi si avvicinava al nostro tavolo
-ciao anche a te Cami- disse sedendosi di fronte a me
-so che voi due dovete parlare, quindi vi lascio soli, torno più tardi- disse Marco alzandosi; lo seguii con lo sguardo per poi guardare Luca dritto nei suoi occhi azzurri come i miei
-scusa per ieri- dissi
-non sei tu quella che si deve scusare, sono stato uno stronzo. Sei libera di passare il tempo con chiunque- ribatté -ti prego evitiamo di litigare ancora, già lo odio figuriamoci se c’entri tu-
-sono d’accordo- dissi

Entrambi ci alzammo e Luca venne verso di me abbracciandomi, mi irrigidii al contatto e forse se ne accorse perché si staccò immediatamente
-tutto bene?- mi chiese
-sì, è solo che non mi piace abbracciare le persone- dissi vaga -scusami-
-tranquilla, almeno adesso so che non devo farlo per non metterti a disagio. Ora mi dispiace ma ho un meeting con Marco e Uccio-
-certo, ti lascio a loro-
-ci vediamo Cami-
-ciao Luca- lo salutai prima di uscire dall’hospitality.

Indecisa sul da farsi, optai per andare a correre in pista dato che non faceva più così caldo come prima.

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