Gala- "Chérie, mi concedi questo ballo?"

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Dopo Silverstone tornai al ranch insieme a tutti i ragazzi, che avevano evitato che facessi delle scenate contro Tony davanti alle telecamere.

6 giorni prima
-MA CHE CAZZO TI PRENDE TONY?- gli urlai contro appena uscì dal suo stanzino nel retro del box
-Cami calmati ti prego- rispose pacato mettendomi le mani sulle spalle che prontamente scansai
-non mi toccare- ribattei a denti stretti e facendo un passo indietro
-ok va bene. Mi dispiace, i-io non ti ho vista. Te lo giuro-
-non mi hai vista? MA SERIAMENTE, TONY?- sbottai incredula. Era impossibile che non si fosse accorto che ero entrata in curva accanto a lui.
-te lo giuro Cami sennò mi sarei spostato per lasciarti spazio- disse ma scossi la testa -se fosse stato un altro pilota non te la saresti presa così- aggiunse
-che cazzo stai dicendo?-
-lo sai anche te che mi stai urlando contro anche perché ti ho lasciata- rispose alzando anche lui il tono di voce
-CAZZATE-
-è inutile mentire Cami-
-NON STO MENTENDO, SEI TU CHE SEI UN COGLIONE- sbraitai nuovamente.

In quel momento sentii una mano stringermi il polso e qualcuno che mi chiamava per nome. Mi girai e vidi il viso cupo di Pecco con accanto Marco che mi guardava preoccupato.
-Cami, non è il momento di dare spettacolo nel paddock. Forza, andiamo- mi disse il torinese all'orecchio lanciando un'occhiata assassina a Tony, segno che aveva sentito tutta l'accesa conversazione.

Bez mi ospitò nel suo box per la gara di motogp dove decisi di annunciare al mondo che la relazione tra me e Tony era finita. Per sempre.
Ricevetti una valanga di messaggi ma tra le notifiche notai solo quella del repost da parte del milanese.

Present day
Il giorno dopo a Roma si sarebbe tenuto il famoso gala di beneficienza quindi dopo aver pranzato con una bella grigliata ognuno andò nella propria stanza per preparare la valigia.
Qui iniziò il dramma.
Non avevo nulla di adatto ad un evento del genere, solo pantaloni e tute da ginnastica. Trovai un solo vestito ma era quello che avevo indossato al primo appuntamento con Tony e non mi sembrava il caso di metterlo.

Mi sedetti sul letto a contemplare l'armadio come se a forza di fissarlo sarebbe magicamente comparso un bel vestito, elegante e perfetto. L'unica cosa che successe fu che la porta si aprì e nella stanza entrò Pecco.
-è così interessante quell'armadio?- chiese ridendo
-non ho nulla da mettere per il gala- constatai
-come non hai nulla, Cami? stai scherzando spero- disse tornando serio
-te lo giuro- risposi -comprerò qualcosa a Roma-
-almeno hai un paio di scarpe?-
-oh sì, queste- risposi sventolandogli davanti agli occhi un paio di tacchi neri
-hai dei tacchi da 12 ma un vestito no?- sbottò allargando le braccia
-non li ho mai messi-

La porta si aprì di nuovo e mostrando Marco e Domizia, la ragazza di Pecco.
-oh grazie al cielo, Domi devi aiutare questa povera ragazza- disse il torinese abbracciandola
-che succede?- chiesero all'unisono lei e Bez
-la signorina non ha un vestito per il gala e non ha mai indossato l'unico paio di tacchi che possiede-
-non farne una tragedia- commentai
-È UNA TRAGEDIA- ribattè la ragazza facendomi alzare e squadrandomi da capo a piedi -non ti posso nemmeno prestare qualcosa perchè sicuramente non ti andrebbe bene-
-secondo me andr- Pecco venne interrotto dalla fidanzata -è più alta di me e più magra, non le andrà bene- constatò fulminando il torinese che alzò le mani.

Alla fine riuscii a convincere la coppia e quindi avrei comprato il tutto nei negozi della capitale non appena saremmo giunti a Roma Termini con il treno.

***

Diablo

Cami
tra quanto arrivi?

mezz'ora e dovremmo essere lì
tu?

sono appena sceso dall'aereo

c'è un problema

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