𝚏𝚊𝚌𝚒𝚗𝚐 𝚝𝚑𝚎 𝚙𝚛𝚘𝚋𝚕𝚎𝚖

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«Seungmin, non so se voglio farlo.» guardò la porta, con il respiro tremante.

«Guarda in che condizioni sei ora» gli prese entrambe le mani «te l'ho detto, non puoi vivere così» avvicinò il viso al suo, affondando lo sguardo nei suoi occhi «non voglio che tu soffra, ok? Voglio che tu sia felice.»

«È tutta la mia vita che soffro, Minnie...» distolse lo sguardo, non riuscendo a reggerlo e si morse il labbro, per tenere a bada il nodo che aveva in gola.

«Appunto, da oggi questa cosa cambierà. Basta scappare. Affronta il problema.» sussurrò, cercando di essere il più dolce possibile «ricordati che non sei solo.»

Arrivarono in salotto e Seungmin si inchinò.

«Buongiorno.» disse solamente.

«Ah! Non avevi avvisato la presenza di un ospite!» sua madre si alzò dal divano.

«Si... mamma, papà.» prese un bel respiro «lui è Seungmin, il mio ragazzo.»

Silenzio.

«Sono gay. È da un bel po' che volevo dirvelo ma avevo paura di farlo, perché pensavo non mi avreste accettato. Se è così, beh, non penso di voler più vivere in questa casa.»

Silenzio.

«Ecco cosa ti distraeva dalla scuola..»

«PAPÀ SUL SERIO? TI HO APPENA DETTO CHE SONO GAY E L'UNICA COSA A CUI PENSI È LA SCUOLA? LA CAZZO DI SCUOLA? DOVRESTE METTERE LA MIA SALUTE MENTALE PRIMA DI TUTTO INVECE ME L'AVETE ROVINATA, BRAVI, CONTINUATE COSÌ» finalmente sbottò, arrabbiato come non mai, ignorò le lacrime per dire quello che non aveva mai detto in due anni «E INOLTRE SONO GENDERFLUID, E NEI GIORNI IN CUI MI SENTIVO UNA RAGAZZA, VOI MI FACEVATE SENTIRE MALISSIMO CHIAMANDOMI AL MASCHILE MA OVVIAMENTE NON VI INTERESSA. AVETE FATTO DIVENTARE LA SCUOLA UN ANSIA PER ME, OGNI VOLTA CHE PRENDO UN BRUTTO VOTO O PRENDO MENO DI OTTO, MI SENTO UNA NULLITÀ, UN FALLITO, PERCHÉ ME L'AVETE MESSO IN TESTA VOI. HO SEMPRE AVUTO PAURA DI DELUDERVI, MA ORA NON ME NE FREGA PIÙ NULLA PERCHÈ SEUNGMIN MI HA FATTO CAPIRE CHE NON VOGLIO PIÙ STARE COSÌ. VI HO DELUSO? Bene. Spero che riflettiate. E non smetterò di andare a scuola, non perché lo volete voi, ma per dimostrarvi che sono bravissimo e sono capace di fare ciò che voglio, come voglio. Non mi vedrete più, a meno che non lo vogliate voi. Ciao, vado con Seungmin, che mi ama davvero.»

Quest'ultimo non disse nulla.

Stringendo la sua mano, lo accompagnò fuori.

«Hey, hey, sei stato bravissimo.»

Si fiondò tra le sue braccia e si godette le carezze sulla testa che non aveva mai ricevuto dai suoi.

«Ti prego, chiamami ragazzina.»

«Sei stata bravissima, ragazzina.» Seungmin sorrise e, nonostante non volesse ammetterlo, aveva gli occhi lucidi «ti amo.»

«Anch'io, Seungmin. Tantissimo. Grazie. Mi sento meglio ora.»

Le asciugò le lacrime.

«Visto? Non eri sola, ma hai fatto tutto tu. Non ho detto una parola. Sei forte, ragazzina. Ti sottovaluti troppo.»

Jeongin scosse la testa.

«Tutto merito tuo..»

Seungmin le baciò il naso.

«Andiamo a casa.»















Purtroppo siamo giunti alla fine.
Non spaventatevi, pubblicherò un altra storia che sarà il seguito di questa.
Ho amato tantissimo scriverla, e spero vi sia piaciuto leggerla.
Ovviamente dovrò fare una revisione ma mi piace tanto come storia quindi si
Ily y'all<3

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𝐆𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐚𝐭𝐭𝐚𝐜𝐡𝐞𝐝 || SᴇᴜɴɢIɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora