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Fai schifo,non sai nemmeno saziarmi a dovere.

Muori.

La prossima volta ti ammazzo!

Cosa ci troverà di bello Katsuki in te?

Gli farai pena,non può essere caduto così in basso.

Questi sono solo un paio di tanti insulti che coninuo a ricevere da ormai tre mesi. Tre lunghi mesi.

Come starà Kacchan? Sarà ancora arrabbiato con me? Mi starà cercando? E gli altri? E mamma? Mi mancano..

Ormai era diventata di routine svegliarmi ricoperto di lividi, graffi e tagli su tutto il corpo. Il sangue, ormai protagonista di questa tortura, era sparso sul lurido pavimento a ricoprire il sangue secco con quello nuovo.

«Inizio ad annoiarmi. Penso che tra poco non ci basterà solo questo. Provvederemo ad ammazzarti.» Disse uscendo dalla cantina.

Ormai mi arresi persino a provare a muovere un muscolo, troppo debole per farlo oppure troppo stanco di tutto ciò. Mi davano da mangiare solo due fette di pane secche accompagnate da un bucchiere di acqua.

Nemmeno il viso era in ottime condizioni: pallido come un fiore spiadito che ha perso il suo colore, contornato da lividi sparsi, chi di colore viola chi di quelli marroni.
Uno tra quelli ce n'è uno più grande degli altri, posizionato sul mio occhio sinistro.
Le labbra secche, rotte e sporche di sangue.

Ed ecco che risuccede un'altra volta. Come ormai da mesi rinizio a vedere sfocato, cadendo col corpo inerme in quello sporco e freddo pavimento che ormai mi accompagna in quella triste solitudine.

Katsuki povs.

«Io li ammazzo a quei bastardi di merda!» Urlai spaccando una bottiglia al mio fianco, il rumore dei pezzi di vetro a contornare il tutto.

Io,capelli di merda, pikachu e le altre comparse eravamo finalmente riusciti a trovare, dopo mesi di ricerche su ricerche, il luogo dove si trova tutt'ora il mio Izuku.
Appena lo scoprii una fitta al petto mi fece tremare le gambe, consapevole di cosa sono in grado di fare quei bastardi, col fiato corto.

«Dobbiamo chiamare anche la polizia, se ci scappano siamo nuovamente fottuti e non possiamo fargliela passare liscia, non più.» Disse risoluto pikachu. Ammetto che mi fa strano vedere un demente come lui così serio. Forse quando vuole sà usare anche quella piccola girella che ha in quella fottuta testa.

«Tsk. E sarebbe?»

«Dopo aver chiamato la polizia, andremo a casa sua. Ovviamente nasconderemo la polizia lasciando che venganoncon noi solo due poliziotti. Ad entrare saremo io, tu, Denki e Shoto. Passeremo dall'atrio distrendo i tre dal bussare alla porta dove si presenterà una vecchia. Momo tu sarai la vecchia, con il tuo quirk puoi creare il necessario. Mentre noi entriamo dentro dirigendoci verso la cantina. Bakugo tu prenderai Izuku mentre io e gli altri penseremo a chi potrebbe metterci i bastoni fra le ruote. Ci sono obbiezioni?» Finì capelli di merda, tirando un sospiro per la lunga frase detta tutta d'un fiato.

Al cenno di tutti noi procedemmo con il piano.


Come detto da capelli di merda, il piano stava andando a gonfie vele: tutta tette stava distraendo Eren e Akio, di Haru non c'era nessuna traccia, probabilmente era uscito.

«Venite!» Bisbigliò capelli di merda facendoci strada.

«Tsk. So benissimo dove si trova!»

Dopo varie lamentele arrivammo davanti ad una porta grigia sporca.
Non sentii nessun rumore dietro essa il che mi fece venire il dubbio che avessimo sbagliato porta.

«Non si apre!» Esclamò Denki intento ormai da due lunghi minuti a cercare di aprire la porta.

«È bloccata.» Rispose Kirishima.

«Tsk. Fate spazio comparse.» Dissi dirigendomi a pesanti falcate verso essa sferrando un forte e saldo calcio contro essa, spaccandola.

«Dovevi aprirla non romperla!» Esclamò il rosso al ragazzo dai capelli biondi che già stava correndo all'interno.

Quando arrivarono rimasero immobili ad occhi aperti a quella straziante vista: Izuku giaceva per terra, legato strettamente a delle catene su caviflie e polsi, il corpo pieno di lividi,graffi e tagli a ricoprire anche il viso seguito anche da un enorme livido sull'occhio e il labbro spaccato.
Izuku si trovava in uno stato ti trance, tra il dormi-sveglia, o almeno cercava di non perdere conoscenza.
Al suo fianco si trovava Haru, rigido come non mai a causa della nostra irruzione, seguito da due poliziotti.

Corsi verso quel fiflio di puttana e gli tirai un bel gancio destro tanto da farlo cadere a twrra con labbro spaccato. Ma non mi bastava. Doveva soffrire quanto ha sofferto Izuku.
Lo inziai a riempire di pugni e calci tanto che dovettero fermarmi i miei due migliori amici.

«Bakugou,è ferito gravemente. Dobbiamo sbrigarci.» Non mi resi nemmeno conto che bastardo a metà corse verso Deku ancora steso inerme per terra a posa di feto.
Mi ripresi dal mio stato di trance e corsi verso il ragazzo dai capelli verdi, prendendolo il più delicatamente possibile.

«Toglietegli queste cazzo di catene!» Urlai non trattenendo le lacrime troppo preoccupato per il ragazzo inerme tra le mie braccia.

«K-..an..?»Sussurrò il verdino con voce fiebile, quasi un sussurro.

«Sì sono io,Deku. Sono qua.» Il biondo sorrise sollevato senza smettere di piangere.
Il verdino sorrise anche lui, almeno fin quanto poteva, sentendosi le palpebre sempre più pesanti, svenendo subito dopo.

«Cazzo!» Imprecò il biondo alzandosi di scatto pronto a portarlo fuori.

Arrivato fuori non si curò minimamente dello sguardo dilaniato dei presenti a quell'orrenda vista, anche se si poteva vedere solo il viso del verde, Katsuki aveva messo la sua maglia addosso a lui che arrivandogli alle ginocchia gli aveva coperto gran parte delle ferite, si diresse verso un' ambulanza.

«Sbrighiamoci!» Urlò uno dei tre dottori iniziando a intubare il verdino sotto gli occhi ricolmi di lacrime del biondo.

Angolo me!

Devo togliere i biscotti dal forno!! Mi so scordata.. state a vedere che li ho bruciati.😭

Vadoo byee

𝒟ℯ𝓈𝓉𝒾𝓃𝒾𝓉𝓎 {Bᴀᴋᴜᴅᴇᴋᴜ} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora