IX

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<<Si, Nico, sta tranquillo sto bene>> ripetei a mio fratello per la decima volta, dopo aver visto la puntata si preoccupò tanto <<Va bene, ora vado a studiare, domani ho il compito di algebra>> <<Vedi di andare bene mi raccomando>> <<Farò del mio meglio, ti voglio bene Bea>> <<Anche io, tantissimo>> cliccai il tasto rosso per interrompere la chiamata.

<<Con chi parlavi?>> <<Dio! Che spavento, Sa'>> il ragazzo dagli occhi azzurri si mise a ridere e si avvicinò al letto della ragazza <<Era mio fratello comunque>> <<Prima o poi dovrai presentarmelo, secondo me è più simpatico di te>> disse stuzzicando la ragazza che lo guardò malissimo <<Ah si? Non te lo presenterò mai allora>> disse alzandosi dal letto, ma una volta in piedi Salvatore la tirò per i fianchi e la fece letteralmente cadere su di sé, la schiena della ragazza toccava il suo petto <<Dai stavo scherzando>> <<Nono ora mi lasci>> <<Mai>> ma la ragazza riuscì a liberarsi dalla sua presa e corse in cucina ridendo.
Lui la seguì, ma quel momento di gioia venne interrotto dalla voce della redazione che disse a tutti i cantati di recarsi in studio.
Rudy Zerbi aveva convocato Holy Francisco per un compito immediato, il rosso cantò "Wake me up when september ends" e per la sua professoressa il compito era superato, quindi Francesco poteva riprendersi la propria felpa.

Dopo una decina di minuti Holy decise di voler convocare nuovamente i professori in studio per mostrargli un lato di sé che non aveva mai avuto modo di mostrare.
Cantò il suo inedito, "Gaia e Mirea", che colpì tanto Beatrice, la quale aveva la pelle d'oca.
Zerbi disse al ragazzo che da quel momento in poi lo avrebbe visto non più solo come "quello delle canzoni divertenti".
In questo modo il ragazzo riuscì finalmente a sorprendere i professori.

<<Bravo>> dissi sussurrando a Francesco mentre lo abbracciavo <<Voglio continuare per questa strada, far uscire entrambi i lati, sia quello divertente che quello sensibile ed oggi sono riuscito a dimostrarlo>> ammise sperando davvero di riuscirci.

Ore passarono ed io ero intenta a guardare Petit cucinare qualcosa per cena.
<<Invece di guardarmi, potresti anche darmi una mano>> disse puntandomi il dito <<Guarda che per farti perdonare mi devi almeno questa cena e 10 abbracci>> <<Da quando sei così affettuosa tu?>> <<Stai peggiorando la situazione, io non mi dimentico che hai detto che mio fratello è più simpatico>> lei si avvicinò al ragazzo con le braccia conserte <<Dai, stavo scherzando>> ammise abbracciandola da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla <<Perdona questo povero ragazzo per aver detto una baggianata>> disse in modo teatrale facendo così ridere la ragazza <<Dopo  guardiamo un film?>> domandò piano alla mora che annuì concordando.
I due mangiarono insieme e poi presero posto sul letto di Petit, portando con sé il computer.
Discussero almeno per 5 minuti su che film vedere ma poi optarono per 'Spiderman'
Durante il film i due si stuzzicarono più volte, lui teneva sempre un braccio intorno alla vita della ragazza e lei gli faceva i tanto amati grattini dietro al collo.
<<Andiamo fuori?>> domandò proprio lei <<Ma non abbiamo finito di vederne nemmeno metà>> <<Lo so, però vorrei prendere un po' d'aria fresca>> insistette la mora <<Andiamo>> sussurrò, era praticamente passata la mezzanotte e qualcuno già stava dormendo, così cercarono di fare il più piano possibile.

Una volta arrivati fuori presero posto sul divanetto grigio e la ragazza posizionò una coperta sulle loro gambe, nonostante di giorno faccia caldo la sera era sempre molto più fresco.
Lui si stese e poggiò la testa sulle sue cosce, guardando la ragazza dal basso con un sorrisino <<Che c'è?>> domandò proprio lei <<Nulla>>
Dopo una decina di minuti nel completo silenzio Salvatore si alzò e tese la mano alla ragazza <<Vieni>> sussurrò.
La portò in mezzo al piccolo prato, sotto il cielo stellato di Roma e la abbracciò, uno degli abbracci più sinceri che abbia mai dato.
Si scostò leggermente per poterla guardare in faccia, le accarezzò i capelli castani e la guardò negli occhi.
Senza dire una parola, bastavano solo i loro sguardi in quel momento.
Il ragazzo contornò il viso di Beatrice con le proprie mani ed il suo busto era circondato dalle braccia della ragazza, la differenza d'altezza era tanto evidente, infatti per poterlo guardare la napoletana doveva alzare leggermente il viso.
I minuti passavano ma i loro sguardi non si erano mai persi di vista.
Salvatore prese coraggio e si avvicinò lentamente al viso della ragazza finché le loro labbra non si scontrarono delicatamente.
Un bacio dolce, gentile, in cui traspariva tutto il bene che si volevano i due giovani.
Si staccarono e sorrisero guardandosi negli occhi, senza perdere altro tempo il ragazzo le diede tanti altri piccoli baci a stampo <<Stai gelando>> constatò proprio lui <<Tranquillo>> <<No Bi, fa freddo ormai è l'una di notte, vieni rientriamo>> disse trascinandola all'intero della casetta <<Dai, mi piaceva stare fuori>> <<Domani stiamo più tempo, va bene?>> e lei annuì felice.
Salvatore accompagnò la ragazza nella camera arancione e prima di andare via le diede un altro piccolo bacio sia sulle labbra sia sulla fronte.
Domani sicuramente lo avrebbe detto alle sue amiche.
<<Buonanotte Bi>> <<Buonanotte Sa'>>.

Spazio Autrice.

E finalmente abbiamo il bacio!!🥳🥳

il male che mi fai || petit Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora