CAPITOLO 15
Quando torno a casa noto subito delle bottiglie di birra vuote sparse per tutto il salotto. Cerco Ethan senza risultato così mi dirigo verso il giardino e lo trovo disteso in malo modo su una sdraio.
E' ubriaco.
Si è ubriacato con Noah in casa.
Lo raggiungo inferocita pronta ad inveirgli contro ma non faccio in tempo perché mi precede.
"Eri con lui non è vero?" biascica senza nemmeno guardarmi.
"Cosa? Ethan sei ubriaco, Noah.."
"Noah dorme, rispondimi" un singhiozzo gli fa da eco.
"Sono andata a trovare Soleil e lui era li con Carter" dico la verità, non ho intenzione di mentirgli.
"Ma pensa, lui era lì con Carter" Fa una pausa e si mette a sedere.
"Ora d'un tratto gli importa?" vedo la cattiveria nel suo sguardo e mi dispiace.
"Ethan a lui importa di Carter, è il figlio di Noah" dico spazientita portandomi le dita alla base del naso, cercando la pazienza.
"E a te importa di lui?" la sua domanda mi spiazza. Ci metto un po' per alzare lo sguardo. I suoi occhi mi scrutano e so che non posso mentirgli.
"Lo sai che è importante per me, lui è.."
"Il padre di Noah, giusto?" fa un sorriso maligno e si alza i piedi di scatto e io indietreggio perché mi fa quasi paura.
"Il giorno in cui Noah è nato io aspettavo fuori la sala parto, quando avevi bisogno di pannolini ero io che uscivo di notte per prenderli, quando tu eri stanca da morire e Noah non dormiva ero io quello che lo prendeva e cercava di farlo addormentare. Ogni fottuta volta che Noah aveva bisogno di un padre c'ero io! Io sono suo padre!" Mi punta il dito contro mentre alza la voce.
Ha ragione, lui c'è sempre stato e vorrei dirgli che non mi sono mai pentita di averlo nelle nostre vite, che lui è essenziale ma Ethan si avvicina ancora, fronteggiandomi.
"E per quanto riguarda te, io ci sono stato quando il tuo migliore amico è morto, ti ho raccolta da terra quando eri a pezzi, mi sono fatto carico del tuo dolore, mi sono preso cura di te, ti ho portata su un piedistallo, non ti ho fatto mancare nulla e ora lui è tornato e tu.."
Non gli permetto di continuare, non sa cosa dire è ovviamente turato e ubriaco.
"Io cosa Ethan? Io sono ancora qui con te e ti amo e lo sai" gli prendo il viso tra le mani ma lui si scansa e scrolla il capo.
"Hai smesso di amarmi dal momento in cui l'hai visto in quella maledetta sala conferenze. O forse non mi hai mai amato davvero, d'altronde sappiamo tutti che non mi amerai mai come hai amato lui, o forse dovrei dire.. come ami lui?" Mi guarda deluso come se io gli avessi detto che ha ragione. Mi blocco perché non so cosa dire. Io amo Ethan. Nessuno ha fatto per me quello che ha fatto lui ma perché non riesco a dirgli che sta sbagliando, che lo amo esattamente come ho amato Maverick?
"Non sai di cosa parli Ethan, sei ubriaco" faccio per andarmene perché non voglio che la situazione degeneri ma mentre vado via le sue parole mi spezzano il cuore.
"I tuoi occhi non mentono Angel. Da quando è tornato ho rivisto la luce che avevi anni fa, ho visto l'amore che provi per lui"
Non riesco a voltarmi. Una lacrima mi riga il viso perché vorrei davvero che si sbagliasse, vorrei davvero potermi girare e dirgli che lo amo con tutta me stessa e che non provo nulla per Maverick ma non posso, così non rispondo e torno in casa.
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YOU AGAIN - Ancora tu
ChickLitAngel ha solo sedici anni quando il suo primo amore, la lascia senza una spiegazione e sparisce rendendogli gli anni del liceo un inferno. Ma quando dopo otto anni Maverick Kane, la stella del football americano ritorna a Miami con il numero nove de...