PROMETTIMI CHE NON TI ARRENDERAI

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Capitolo 17

Maverick

"Io l'ho già fatto"

Sono le sue ultime parole prima di uscire dal portone e andarsene per sempre.

Sapevo che questo momento sarebbe arrivato prima o poi, sapevo che l'avrei portata allo sfinimento e che si sarebbe stancata di me. Le ho causato così tanto dolore che a volte credo che io non sarei riuscito a sopportarlo. L'amore che quella ragazza aveva e ha nei miei confronti non me lo darà mai nessuno. Nessuna pazza si lascerebbe annientare più e più volte da uno stronzo freddo e ammaliatore come me tanto da affondare. Angel sarebbe stata l'unica ad incassare colpi senza mai far notare quanto realmente quei colpi la stessero uccidendo, avrebbe venduto l'anima al diavolo per avermi, per essere amata da me. Il fatto è che io l'ho amata e la amo da morire, tanto da cercarla nello sguardo di tutte le donne con cui sono stato solo per appiattire il dolore, tanto da non riuscire a dormire di notte senza essermi prima scolato due bottiglie di bourbon, tanto da immaginarla accanto a me al posto del cuscino.

La guardo andare via e una parte dentro di me sa che è l'ultima. D'improvviso sento il cuore pesante, il magone stringermi lo stomaco in una morsa dolorosa come mai prima e mi rendo conto di non aver mai avuto paura di perderla. Ho sempre pensato che lei mi avrebbe sempre perdonato perchè mi amava incondizionatamente ma si sa che a tirare la corda prima o poi si spezza e la mia di corda si era spezzata facendomi precipitare in un dirupo senza possibilità di risalire in superficie.

Mi voltai e salii i primi gradini per tornare di sopra quando dopo la prima scalinata, dietro l'angolo trovo Klizia seduta su un gradino con le gambe tra le braccia. Non appena sono davanti a lei si alza e senza guardarmi raggiunge il nostro appartamento. Pensavo che se ne sarebbe tornata in camera sbattendo le porte e urlandomi contro ma poi mi rendo conto che non è Angel, Angel è fuoco puro, è inferno, brucia mentre Klizia è la donna più pacata e dolce che io abbia mai conosciuto.

In silenzio si siede sul bracciolo del divano con le gambe leggermente divaricate e le dita incrociate su di esse.

"Baby mi dispiace.." mi avvicino ma lei non emette un suono. Pensa pensa e ho paura che possa esplodere da un momento all'altro.

"Nein. Tut mir nicht leid." I suoi occhi gelidi si posano sui miei e quasi mi vergogno di esistere.

"Ho capito che era lei prima ancora di vedere la scritta che porta sul braccio. Vuoi sapere come l'ho capito?" la sua voce è calma e trasuda sicurezza tanto da mettermi ansia. Mi chino in ginocchio davanti a lei e aspetto la mia punizione.

"L'ho capito perché eri così impegnato a guardarla da non accorgerti nemmeno che ero entrata nella stanza, ero a un passo da te. L'ho visto, sai il tuo sguardo? Avevi gli occhi lucidi, le pupille dilatate, eri impacciato, allora mi sono detta che se quelle emozioni non le avevi mai mostrate a me, doveva essere lei." Una lacrima le riga il viso e lei si appresta a scansarla come se l'idea che io la veda piangere le faccia rabbia.

"Kliz ehi, guardami" le prendo il viso con le dita che hanno ancora il profumo della pelle di Angel e nemmeno in questo momento riesco a non pensare a lei. Mi sento terribilmente in colpa. Questa donna mi ha raccolto come un cucciolo randagio e mi ha accolto in casa sua leccando le mie ferite, mi ha salvato.

"Sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto e non ti ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che hai fatto e continui a fare per me" faccio una pausa posandole un bacio in fronte.

"Mi hai mai amata?" chiede con una voce talmente sottile da farmi tendere le orecchie.

"Io ti amo Klizia, su questo non ti ho mai mentito. Come potrei non amarti?" E' la verità. La amo, la amo come amerei qualsiasi altra donna capace di farmi stare bene anche fuori dal letto, con cui passerei ore a ridere sdraiato sul letto a guardare netflix e mangiare gelato.

YOU AGAIN - Ancora tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora