NON E' MAI TROPPO TARDI

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CAPITOLO 10

Ti porti dentro dei momenti

che non riesci a superare

Maverick

Sto aspettando da venti minuti che Noah e Soleil escano dal loro fottuto nido d'amore e sto perdendo la pazienza.

Inizio a suonare il clacson come un pazzo ma senza risultato.

Aspetto solo perché non voglio rovinare il weekend al mio migliore amico.

Domani sarà il suo compleanno che ha deciso di festeggiare a Las Vegas, cosa molto sobria.

Ha prenotato in uno dei resort più chic del Nevada decidendo di portarsi dietro la squadra di football con le rispettive fidanzate e mogli. Non capisco io cosa centri in mezzo a tutte queste coppiette ma ha insistito perché io venissi e non potevo dirgli di no.

Finalmente si decidono ad uscire e per poco non scoppio a ridere quando noto le tre valigie di Soleil color rosa confetto alte almeno e il misero zainetto che porta in spalla Noah.

Dopo aver sistemato i bagagli in macchina ritorno in macchina.

"Come ti sei ridotto amico" dico mentre ci allacciamo le cinture.

"Sta zitto e parti Mav" dice sbuffando e io rido di gusto.

Metto in moto e partiamo. Per i miei gusti c'è fin troppo silenzio. Avranno litigato?

"Mav dovrei fare sosta da una parte se non è un problema" annuncia Soleil da dietro.

"Proprio adesso? perderemo l'aereo" dico irritato perché Soleil ci ha già fatto perdere abbastanza tempo con tutte quelle valige. Ecco perché non ho una donna, sono noiose e rompono il cazzo.

"Ci metterò solo qualche minuto, non di più" mi sorride dallo specchietto e io sbuffo mentre Noah rimane impassibile.

Dopo dieci minuti di strada in cui Soleil mi da indicazioni, sto perdendo la pazienza.

"Si può sapere dove stiamo andando? Siamo dall'altra parte di Miami"

"Ok ora svolta a destra e siamo arrivati".

Faccio come dice e quando mi rendo conto di dove siamo per poco non mi strozzo con la saliva.

Oh no.

Appena mi fermo con l'auto la vedo, seduta sul gradino del marciapiede con due valigie delle stesse dimensioni di quelle di Soleil.

Non ci posso credere, hanno programmato tutto.

"Noah dimmi che tu non c'entri con questa cazzo di storia" dico guardando in cagnesco il mio migliore amico che nel frattempo si è fiondato fuori. Lo vedo raggiungere Angel che non appena mi vede si blocca sgranando gli occhi e capisco che nemmeno lei sapeva nulla.

"Io non vengo se c'è lui" la sento discutere con Noah per qualche secondo fin quando non so come si convince, e finalmente portano le valigie nel portabagagli.

"Non ci posso credere" chino la testa sul volante mentre il mio cuore batte all'impazzata.

"Ci ringrazierete un giorno" mi sussurra Soleil da dietro e io senza girarmi le mostro il dito medio.

Sarà un lungo weekend. Come dovrei comportarmi? Come faccio a starle lontano? Fanculo Noah.

Non appena salgono in macchina, Angel raggiunge la postazione dietro quella di Noah e io riesco ad avere un ampia visuale di lei dallo specchietto retrovisore. È meno abbronzata del solito ed è dimagrita parecchio. Posso notare il viso sciupato e le clavicole più scavate. Nonostante questo, è sempre di una bellezza disarmante e mi chiedo se sia dimagrita per colpa mia, se abbia sofferto quanto ho sofferto io, e il solo pensiero mi fa contorcere lo stomaco.

YOU AGAIN - Ancora tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora