Parte 16 Per una volta, pensa a te stessa

360 15 1
                                    

Mi affretto a tappare la bocca di Carolina con una mano. Lei mi guarda come se le avessi appena confessato di essere l'amante del principe William. Quando finalmente sposto la mano, lei ha le labbra serrate e gli occhi sgranati. Ha appena realizzato che sì, ci ha proprio azzeccato. Mi sto preoccupando. Ma come ha fatto a indovinare?

Man mano sembra riprendere l'uso delle sue capacità e balbetta: "Non ci posso credere. Ma... cosa... quando? E come?".

Il solito nodo allo stomaco si ripresenta minaccioso. La serata piacevole e le birre lo avevano messo solo a tacere temporaneamente. Oddio, ora mi dirà che sono una vera puttana.

"Vedi... è successo tutto molto in fretta". La mia amica mi fa segno di sedermi con lei sulla panchina del cortile.

"Ma di cosa si tratta, esattamente? Solo sesso, o...?". Carolina parla molto lentamente, come se si stesse rivolgendo a una persona con ridotte capacità cognitive. Non riesco a interpretare come stia metabolizzando quello che ha appena scoperto.

"Non lo so, esattamente. Te l'ho detto, è successo tutto velocemente, non mi sono ancora fermata un attimo a pensare". Appoggio il mento sulla mano pensierosa. "L'avevo incontrato qualche volta, e sentivo come... un legame speciale". Mi scopro a sorridere spontaneamente. "Lui mi ha fatto capire che sentiva qualcosa... e alla festa a casa sua, venerdì..."

Carolina mi interrompe con un urletto. La guardo incerta: sembra che stia guardando una commedia romantica e stia aspettando solo che l'attrice protagonista arrivi al punto.

"Quella sera mi ha baciata, lontano da tutti. E avevamo deciso di prenderci qualche giorno per riflettere su quello che sentivamo. Poi però ieri... Ci siamo trovati da soli e così..." Mi gratto la testa con imbarazzo, lasciando che Carolina completi da sé la frase che lascio in sospeso. "Ma... un momento! E tu come l'hai capito?"

Lei mi fissa trattenendo un sorriso. "La sera del concerto. Lui continuava a guardare nella nostra direzione, e mi chiedevo come mai. E poi, dopo che sono stata con Alessandro, ti ho raggiunta e lui era proprio davanti a te, se ne stava andando, e ho pensato di aver interrotto qualcosa. Avevi un'espressione davvero strana."

Carolina improvvisamente mi abbraccia, dondolandosi a destra e sinistra, stringendomi sempre più forte. Io mi stacco guardandola cautamente.

"Cosa significa? Sei... Contenta?"

"Certo che sì!", esclama scalciando a terra sfogando il suo entusiasmo. "Guardati, mi sembri completamente un'altra persona! Hai degli occhi così luminosi, sembri una ragazzina alla prima cotta! E poi te l'ho detto, lui è talmente affascinante!"

"Ma è anche sposato. E vive a due metri da me con sua moglie!"

"Marta, non deve chiedere il divorzio domani per stare con te." Si interrompe. "Giusto? Non ti aspetti che lo faccia".

Scuoto la testa ridendo. "Non mi aspetto nulla. Non so nemmeno che cosa stiamo facendo! Ma non mi piace mentire né tantomeno fare una cosa del genere alle spalle di una donna che soffre". Gli occhi mi diventano umidi. Tutto quello che ho bevuto intensifica tutte le mie emozioni.

La mia amica mi passa un braccio sulle spalle. "Marta, ha scelto lei di soffrire in eterno. Guarda Filippo: soffre certamente, ma nel frattempo prende quello che la vita ha da offrire. Esce, vive suo figlio, sorride, segue le sue passioni. E adesso la vita gli ha offerto te!"

Le braccia mi diventano molli. Non mi aspettavo che Carolina mi avrebbe sostenuta. Avevo paura che mi avrebbe giudicata.

"Avevi detto che avevo bisogno di concentrarmi sulla mia tranquillità per riprendermi dalla rottura con Ema." Mormoro fissandomi i piedi. "Insomma, ha una figlia che è addirittura più grande di me! Tu avevi ragione, non ho proprio bisogno di stravolgimenti", aggiungo con la voce divenuta stridula.

Vicino al cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora