Parte 34 E' ora di ballare

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Filippo e Celeste hanno incantato tutta la sala durante il loro ballo padre-figlia al termine delle portate della cena. Entrambi con le lacrime agli occhi hanno ballato, si sono sussurrati parole alle orecchie, hanno riso, hanno pianto, con gli occhi di ciascun invitato posati su di loro.

Ho sentito una stretta al cuore durante il loro abbraccio finale. Ammetto di sentirmi responsabile in gran parte di quello che è successo a Celeste. Sapere i suoi genitori separati a cavallo della data del suo matrimonio deve essere stato davvero sconvolgente, dinamiche nuove a cui doversi abituare in un momento in cui avrebbe voluto concentrarsi unicamente sul suo obiettivo. So di avere in parte una colpa in tutto questo, e mi sento particolarmente sollevata a vedere padre e figlia insieme, commossi, legati da qualcosa di indissolubile.

Ora, mentre terminiamo di consumare il dolce, noto che una plancia viene portata nella grande sala a fianco a questa, e un dj si prepara ad allestire la sua postazione per la serata. Butto lo sguardo su un tavolo lontano dal mio dove Emanuele ed altri ragazzi siedono immersi nella conversazione. Sembra davvero cambiato, devo ammettere. E' così spigliato e leggero che stento a riconoscerlo.

Dopo qualche minuto siamo invitati a spostarci nella sala a fianco. E' piuttosto squadrata, molto ampia, i pavimenti in parquet scuro e lucido, ampie vetrate con la parte superiore tondeggiante che si aprono sul giardino esterno, da cui si può vedere bene il castello in rovina. Le pareti sono chiare e il soffitto in legno è oltrepassato da file di stringhe luminose, fiori che pendono ondeggiando e morbide strisce di tulle drappeggiato. Ai lati sono presenti tavolini rotondi e sedie in gran numero.

Appena ci accomodiamo, il dj dà il via subito alle danze. Io e Carolina, dopo tutti i brindisi che abbiamo affrontato, siamo pronte a buttarci in pista. Tutti sembrano pensarla come noi, e in men che non si dica la sala è piena di persone saltellanti e scatenate di tutte le età. L'atmosfera è decisamente festosa, anche gli sposi si uniscono a noi quando il dj prende in mano il microfono.

"Per scioglierci un po' ora faremo tutti insieme un gioco!"

Tutti applaudono e lanciano urla di incoraggiamento al dj.

"Da questo momento, ogni canzone che sentirete dovrete ballarla insieme ad un partner diverso: ad ogni cambio musica, si cambia partner. Il cambio si fa con la persona dell'altro sesso più vicina a voi, chi rimane senza, perde! Vediamo chi resiste di più!"

Tutte le persone in pista sono elettrizzate, e cominciamo a muoverci sul parquet per iniziare subito il gioco in coppia. Io e Carolina ci salutiamo scherzosamente e ci buttiamo nella mischia. Mi trovo di fronte un ragazzo più o meno della mia età che mi sorride e mi invita a ballare con lui il primo pezzo. Acconsento sorridendo e la musica parte in quel momento.

Ci scateniamo su un twist per un paio di minuti, fino a quando improvvisamente la musica cambia di colpo: un valzer, e io mi sento prendere la mano da un signore piuttosto anziano dietro di me, e mi lascio guidare da lui cercando di non calpestargli i piedi, sorridendogli. Dopo un altro minuto, un pezzo rock and roll che condivido con un altro ragazzo ancora, ridendo allo sfinimento per le sue mosse divertenti ed esagerate, fino a quando il dj non passa ulteriormente un altro pezzo. Mi guardo intorno: le persone si stanno divertendo un mondo, e tra una risata e l'altra, tutti si guardano intorno per afferrare il prossimo partner. Saluto con una mano Carolina e la mamma che sono piuttosto lontane, la prima in coppia con mio padre, e la seconda con il padre della mia amica.

Io mi sento picchiettare un dito sulla schiena, e quando mi volto mi ritrovo Emanuele. Mi sorride nello stesso momento in cui un pezzo piuttosto lento inizia e le altre coppie si stringono per ballarlo. Lui mi porge la mano e io la afferro riuscendo infine a rivolgergli un sorriso, e ci troviamo stretti uno all'altro mentre una musica romantica aleggia nella sala.

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