𝟏𝟒. 𝐇𝐞𝐚𝐫𝐭 𝐨𝐟 𝐆𝐥𝐚𝐬𝐬

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Once I had a love and it was a gas
Soon turned out had a heart of glass
Seemed like the real thing, only to find
Mucho mistrust, love's gone behind

Once I had a love and it was divine
Soon found out I was losing my mind
It seemed like the real thing, but I was so blind
Mucho mistrust, love's gone behind

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Per Andrea il concetto di casa era largamente sopravvalutato.

Ma una volta che il ripostiglio fu ripulito dalla polvere e dalle ragnatele e perfino le macchie più ostinate vennero raschiate via dai sanitari, fu costretta a cambiare opinione. Forse casa era quella manciata di metri quadrati che lei e qualche altro folle avevano reclamato come loro, il letto la cui rete metallica faceva temere per il futuro della sua schiena, il cortile dove le giornate si accorciavano insieme alle sue pause sigaretta.

Nel trambusto degli ultimi tempi si era quasi dimenticata dell'università, ma l'università non si era dimenticata di lei: una mattina le fu recapitata una lettera con il timbro del Magnifico Rettore in persona. Il messaggio, però, portava la firma del suo Professore di Editoria, il quale in poche righe la avvertiva che le rimaneva solo un appello per sostenere l'esame. Dopodiché, sarebbe decaduta la frequenza di Andrea al corso.

Prima ancora che allarmata, era stata confusa. Ma non c'era voluto molto tempo né chissà quale sforzo per far luce sul mistero.

"Hanno istituzionalizzato le nuove disposizioni sui piani di studio", disse Diletta, facendo scorrere sul tavolo un quotidiano piegato in tre. Era pomeriggio tardi e la porta principale era spalancata nonostante le zanzare: faceva ancora troppo caldo per rinchiudersi in casa.

"In parole povere?" Poli si tese oltre la sua spalla per sbirciare il titolo in prima pagina: «Meritocrazia universitaria: il Parlamento dice sì alla Riforma Spadaro».

Diletta lesse ad alta voce: "«È passato quasi un anno da una proposta di legge che, per la sua intrinseca rilevanza, è stata oggetto di numerosi dibattiti parlamentari. Da qualche ora l'Amministratore Supremo e il Dipartimento dell'Istruzione possono dormire sonni sereni: la Riforma Spadaro è stata approvata all'unanimità.»"

"Numerosi dibattiti parlamentari, poi però l'hanno votata tutti", sbottò Andrea. "Cos'hanno fatto per tutto questo tempo? Aperitivo?"

"«...consiste nella regolamentazione prefissata del piano di studi di universitari la cui media ponderata sia inferiore a 29/30.» Qui dice la stessa della lettera che ti è arrivata, Andre. Se non si sostiene un esame entro due appelli dalla fine del corso bisogna frequentarlo di nuovo. Oddio, sentite qua: «La Riforma era già stata applicata in via sperimentale presso l'Università degli Studi di Bologna, riscuotendo ottimi risultati per quanto riguarda le prestazioni degli studenti», pensa te che culo, «...verrà estesa a breve a tutti gli atenei del Paese. Così ha dichiarato l'Onorevole Spadaro: Crediamo che questo sia il modo più efficace per spronare i giovani studenti alla dedizione. L'indolenza diffusa nelle nuove generazioni rappresenta una minaccia a una società che con tanta fatica-»"

"Ma che schifezza è?", Andrea le tolse il giornale dalle mani. "Ah ecco, Bologna Nuova. Perché ti porti dietro questa roba?"

"L'ho comprato ieri per leggere questo articolo, ma poi me ne sono dimenticata", rispose Diletta e fece per riprenderselo. Andrea glielo passò senza rimpianti: preferiva di gran lunga l'ignoranza ai panegirici sulla classe politica italiana.

Quei paroloni stampati nero su bianco (riforma, all'unanimità, regolamentazione prefissata) non sollevarono in lei il minimo sospetto sulla gravità della faccenda. Perciò Andrea fece ciò che le riusciva meglio: ignorò il problema e tornò a occuparsi di qualsiasi cosa avesse fatto fino ad allora. A suggerire che l'articolo non avesse esagerato fu la seconda lettera a lei indirizzata, riguardante l'esame di Semiotica; a confermarlo quella che arrivò Poli.

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