You can't start a fire
Sitting 'round crying over a broken heart
This gun's for hire
Even if we're just dancing in the dark
1Per un attimo fu il silenzio, talmente assoluto da far credere che potesse durare per sempre. Ma stavano solo trattenendo il fiato. Qualcuno gridò, seguito da una seconda persona, da voci di bambini, e da migliaia di altri stipati nelle insenature della piazza. Il panico divampò tutto in un colpo e Andrea sentì venir meno la presa di Veronica, senza vederla. La stavano portando via, e senza nemmeno interrogarli? Ma era solo la folla che premeva per uscire da quella camera oscura. L'istinto ebbe la meglio: balzò fuori dalla loro area sicura, recuperò Veronica con uno strattone e si assicurò Poli alla vita. Poi si abbarbicò alla colonna del Palazzo dei Notai, simile a una boa in mezzo al mare, perché temeva che qualsiasi passo falso le sarebbe stato fatale, lì, in quello spazio privo di confini.
"Dove sono le altre?", le gridò Poli all'orecchio, ma Andrea a malapena lo udì. Stava concentrando tutte le sue forze nel tentativo di non annegare. Il suo cuore pompava ovunque, nelle orecchie, perfino nei palmi delle mani. Stava sudando freddo. Era di nuovo dentro quello sgabuzzino del liceo, si rese conto poco prima di perdere i sensi.
"Andrea? Andrea!"
Sbarrò gli occhi: Veronica le stava puntando una luce accecante in faccia. Riprese possesso del suo corpo abbastanza per aggrapparsi di nuovo alla colonna. Piazza Maggiore aveva ripreso forma, una distesa di teste scure e di fasci luminosi delle torce tascabili. Le Forze dell'ordine avevano acceso le loro, molto più potenti, così che il perimetro era illuminato quasi a giorno. Se avessero fatto lo stesso sul palco, il discorso avrebbe potuto continuare senza intralci; ma erano troppo impegnati a respingere la massa che premeva lungo i bordi. Ora Andrea riusciva a vedere con fin troppa chiarezza l'avanzata della polizia, l'agitarsi dei manganelli contro le braccia levate in alto per coprire la testa. Prima di accorgersene, si trovò a chiamare a gran voce i nomi di Grace e Diletta, ma dalla sua bocca uscì solo un mormorio, come in un sogno. Tutto quel riverbero luminoso le stava dando fastidio alla vista.
"Eccole", sentì dire Poli, e in effetti la manica del giubbotto di Grace e poi la testa di Diletta spuntarono da dentro un ammasso di completi sconosciuti, volti uguali a tutti gli altri, mentre loro cinque erano unici, gli unici, i soli al mondo.
Le accolsero in una specie di cerchio fatto con le braccia. Qualcuno provò a scalfirlo passandoci attraverso, ma loro non cedettero: si stavano studiando a vicenda sotto le luci di cinque torce. Erano terrorizzati, ma dal fondo delle loro pupille ristrette sprizzava un'energia impossibile da nascondere. Qualunque cosa fosse successa quella sera, qualsiasi cosa stesse per accadere, l'avevano fatta loro. Andrea calcolò che doveva essere buio da circa cinque minuti. Era più di quanto non avessero previsto.
Qualcuno stava gridando dentro un megafono di mantenere la calma, di non bloccare le vie di uscita, che era capitato un piccolo incidente di percorso ma che presto sarebbe tutto proseguito come da programma. Il soffio degli estintori vanificò ogni rassicurazione: un numero indefinibile di caschetti rossi dei vigili del fuoco stava provando a spegnere due fuocherelli scaturiti dalle casse sul palcoscenico. Il macigno dentro il suo petto si sciolse e Andrea buttò fuori una risata nervosa che contagiò i suoi amici e perfino qualche persona in piedi vicino a loro. Era così bello, pensò mentre osservava fiumi di persone far breccia tra i poliziotti e scorrere lungo via Rizzoli e Ugo Bassi, così bello assistere al loro fallimento, anche se solo per poco. La voce amplificata, unica vera prova dell'esistenza della tecnologia in quella landa oscura, continuava a starnazzare qualcosa sul rimanere ai propri posti.
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Big Hard Sun
General Fiction1989. Una tempesta geomagnetica di proporzioni colossali fa crollare il mondo capitalista nell'oscurità. Niente più luce elettrica, niente più linea telefonica, niente più riscaldamento, nessun contatto con il resto del globo. Così, mentre si fondon...