Capitolo 4

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- la sensibilità è una raffinatezza dell'anima.

- solo un istante dopo mi resi conto che il mio, di tovagliolo era sul tavolo. La mano di Rigel ora era sulla mia coscia per riprenderselo. Strinse il mio ginocchio e il suo tocco ebbe un effetto sconvolgente: mi sembrò di sentirlo su carne viva.

- R:«non dovresti scappare così. Farai preoccupare i nostri presunti genitori» i miei occhi frettolosi lo trovarono lì, la spalla appoggiata all'angolo. Il suo fascino velenoso era infestante. Lui era infestante.
N:«è un gioco per te? Solo un gioco?»
R:«hai fatto tutto tu, falena» i suoi occhi neri erano voragini, esercitavano su di me un potere a cui non sapevo dare un nome.
R:«ecco com'è il nostro rapporto…»
N:«devi lasciarmi in pace!»

- N:«un giorno capiranno chi sei veramente»
R: «ah,si? E chi sono»
N: «sei il fabbricante di lacrime»

-avevo sempre creduto nelle favole. Avevo sempre sperato di vivere una. E ora... C'ero dentro. Camminano tra le pagine,percorrevo sentieri di carta. Ma l'inchiostro grondava. Ero finita nella favola sbagliata.

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