- il destino a volte è un sentiero irriconoscibile
-Rigel era appoggiato al muro,le braccia conserte. Una gamba era piegata a toccare la parete con la suola e il suo volto era leggermente inclinato,con gli occhi che puntavano sul pavimento (AAAAAA sclero male)
-Senza rispondergli,afferrai la maniglia della porta per uscire. Ma qualcosa me lo impedì. Una mano spuntò da sopra la mia spalla e fermò la porta: mi paralizzai. Vidi le dita affusolate stringere il bordo del battente e ogni mia vertebra divenne improvvisamente sensibile alla sua presenza dietro di me.
«Girami al largo,falena» «hai capito?»