Capitolo 15

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Mastico il dolce furiosamente camminando su e giù per le scale. Io devo allenarmi! Devo essere pronta e sveglia per un prossimo attacco e... e stasera devo essere al lago per vedere Aer! Quasi lo dimenticavo! Troppe cose in meno di un giorno, la testa mi sta veramente scoppiando.

" Abyssus?" Mi sento chiamare
" Elves?" Chiedo girandomi
La pelle blu di Elves fa uno strano contrasto sulle sue vesti marroni da serva " Che è successo? Avevo sentito delle urla ma mi hanno ordinato di restare dov'ero"
" Oh, Elves è davvero una storia simpatica e forse un giorno te la racconterò ma oggi non sono proprio dell'umore adatto" Dico portandomi una mano alla fronte e mangiando il panino dolce
" Dimmi, Abyssus, ti negano il bene superiore? Lo negavano anche a me quando facevo parte della mia tribù. Una volta una bambina si è persa nel bosco ed io ero l'unica che poteva trovarla, dato che da piccola uscivo spesso di nascosto, però me l'hanno negato perché ' Sei la figlia del massimo consulente della nostra politica' " Dice imitando una voce altezzosa che mi strappa un sorriso " Poi la bambina è stata sbranata dai Lupi Fu'Jei ed è lì che ho perso il controllo. Sono scappata senza armi, solo con una piccola risorsa di bacche e acqua. Alcuni Elfi mi hanno trovata e catturata."
" Ma... perché?! Mi hanno insegnato che noi elfi siamo una razza umile, rispettosa..."
" Siamo tutti persone diverse, con ideali e obiettivi differenti." Dice sostenendo il mio sguardo
"Tutta la tua razza è come te?" Chiedo
" Umh, più o meno. La nostra razza si chiama Insonni [Ogni riferimento a Destiny è puramente casuale] Si dice che degli umani sono riusciti a superare il limite di Auxilium durante una delle vostre strane spedizioni, e hanno avuto uno shock che gli ha sbilanciato l'intero funzionamento vitale, ma il loro sistema ha reagito cercando di tenerli in vita" Racconta, ed io pendo dalle sue labbra. " Ed eccoci! Qualcuno ha la pelle violacea, i capelli di un blu così scuro che quasi fa paura e qualcuno ha sempre qualcosa di molto particolare. Io amo questa razza, ma tutti ci etichettano come pazzi pagani con chissà quale malattia." Dice con disgusto
" Già, so come si ci sente..." dico senza volerlo
" Ad ogni modo io sono qui, servirò chi vive qui e morirò qui! È la vita, elfa, ed è dannatamente ingiusta." Aggiunge andando via.

***

È la vita, elfa, ed è dannatamente ingiusta

Queste parole mi fanno vergognare. Gli elfi non fanno queste cose! Gli elfi sono una razza pura, forte e piena di onore...
Già, onore. Forse è questa la causa di tutto ciò? Così vogliosi di essere umili nei confronti dell'umanità da voler essere gli unici a fare del bene? Essere gli unici a poter salvare il mondo? Non è un ragionamento coerente, ma dopo diciannove anni di incoerenze nella mia esistenza non mi stupirei.
Forse, in fondo in fondo, gli elfi sono questo? Vanitosi e affamati di gloria? Quante domande, quante paranoie
Oh! L'allenamento!
Vado verso la palestra che mi fu mostrata da una serva ieri; spero vivamente che Renault non mi butti fuori o potrei fare una bella scenata.
Apro la porta di prepotenza e vedo Ax che lancia coltelli contro un bersaglio e Renault che lo guarda con la sua postura rigida e imponente.

" Oh, per Tsu' Yeit! Cosa ti avevo detto, Abyssus?!" Urla Renault

" Ed io cosa avevo risposto?! " Urlo di rimando andando verso un manichino e prendendolo a pugni

Impreca in un fitto dialetto elfico che non capisco e cammina a grandi passi verso di me

" Guarda che sbagli il montante! " Dice prendendomi il braccio e posizionandomelo davanti al petto " Se metti il braccio di protezione davanti al collo il nemico ti può colpire benissimo l'addome! Davanti al petto puoi proteggerti sia il busto che il viso, idiota figlia del fango! "
Quasi in automatico mi giro e gli do un pugno sullo stomaco, che prendendolo alla sprovvista lo lascia senza fiato. Di risposta lui mi da uno schiaffo che mi fa cadere a terra e mi fa colare una goccia di sangue dalle labbra. Devo aver sbattuto i denti.
Lo guardo senza dire niente e lui ha gli occhi colmi di dispiacere, ma non osa aprire bocca. Mi tende la mano che io non prendo e mi rialzo ricominciando a prendere a pugni e a calci il manichino.

" Ab..." Ax è vicino a me e mi guarda prendere a pugni e calci il manichino, che inizia a prendere una strana forma. " Ab, smettila, lo stai distruggendo"

" Allora dammi un esercizio, signor ist..." Mi giro in malo modo per guardarlo e fargli vedere la rabbia che sicuramente mi si legge in faccia, ma il taglio scarlatto sul collo mi lascia completamente senza fiato. Ci manca poco che non scoppi a piangere. Dio! Quanto odio piangere! Mi fa scoppiare la testa e mi sembra sempre che gli occhi mi stiano uscendo dalle orbite, per non parlare di quanto mi faccia sentire debole e incontrollata.

" Mi alleno con l'arco." Sussurro camminando a testa bassa, ma Ax mi prende per un braccio.
" Sei la migliore con l'arco, non hai bisogno di allenamento. Prova con i chakram."

*******
Apro questo angolino mio per dirvi che 1- La storia di cui vi parlavo lo scorso capitolo arriverà presto
2- Quando ho scritto l'ultima parola ho sbattuto la testa contro il muro. E fa male.
Bacini ❤️

Non ho paura di morire ( Sequel Credi in me)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora