Capitolo 3

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Vedo tutto nero. Perché vedo tutto nero?

Nero. Non mi piace il buio. Non lo sopporto. Voglio vedere la luce. Dov'è la luce? ( Cit. Dora l'esploratrice)

Sento freddo.

Finalmente apro gli occhi. Non l'avessi mai fatto. Sento un dolore lancinante alla nuca, tanto forte da farmi venire le vertigini.

Sono in un sudicio luogo

Non so cosa sia, a dire il vero. Forse un appartamento, uno sgabuzzino o un garage. Non ne ho idea

Il soffitto è bianco, con evidenti macchie di muffa, il pavimento è di pietra e le pareti grigie con delle ragnatele agli angoli. C'è un freddo cane, ma siamo a giugno, com'è possibile? Forse c'è un demone da queste parti, succede spesso che un demone porti il freddo ovunque vada.

Cerco di alzarmi ma solo ora mi rendo conto che sono legata ad una sedia. Sono in intimo. I piccoli e invisibili peli delle cosce cominciano a drizzarsi mentre mi viene la pelle d'oca. C'è troppo freddo, forse ci sono più demoni.

" Oh! La signorina ha freddo?" Sento questa voce e mi viene da piangere. No,no! Non piangere, non lo fai da tanto tempo-in pubblico-.

Gli occhi pizzicano e serro la mascella

È il bullo che ho picchiato oggi

" Non sei tanto male, senza tutta quella roba addosso" Mi accarezza la coscia e io vorrei urlare, ma non lo faccio

"Oh, e questa qui? La tenevi ben nascosta" Prende il ciondolo fra le dita

" Non lo toccare" mi sorprendo di quanto la mia voce sia ferma, come se dicessi ad un bambino di non toccare il forno

Lui fa una piccola risata e mi tira una sberla. Ha fatto un brutto rumore.

Lo fisso cercando di non far trasparire nessuna emozione

Sento dei passi e spuntano degli amici del bullo

" Charles, tu sai qualcosa di gioielli, guarda il ciondolo della puttana "

Posso mettermi a urlare da un momento all'altro

Lo prende fra le dita

"Oh, cazzo. Oh, cazzo! Con questa ti rifornisci di roba per un anno intero!"

Con uno strattone lo toglie dal mio collo

Sto per scoppiare

Sono scoppiata

Urlo come una matta

" RIDATEMELO! CAZZO, RIDATEMELO ADESSO!"

Con i piedi legati cerco di trascinarmi verso il ragazzo che mi ha strappato la collana dal collo. Lo raggiungo e gli mordo il braccio fino a sentire il sapore del sangue

La collana cade e si frantuma

Si frantuma

Frantuma

A pezzi

Pezzi

Rotti

Mollo la presa e fisso i pezzi di vetro. Alcuni mi si conficcano nei piedi ma io non penso al dolore dei piedi, ma a quello dello zigomo, dove il ragazzo mi ha appena dato un pugno

Il corallo si è spezzato con la boccetta

No

Non è vero

Non è possibile

È un incubo

Ora apro gli occhi

Cosa ho fatto alla vita per farmi odiare così tanto?

Sento il sangue del ragazzo che cola dalla mia bocca e la sua pelle attaccata alle mie labbra

Cominciano a picchiarmi finché non sputo sangue

Passano un quarto d'ora a fissarmi finché il " capo" non si avvicina e si inginocchia davanti a me

Cosa vuole fare?

Esce un coltello e comincia a tagliare il tessuto delle mie mutande

No

No, no,no

NO

" Non lo fare" Faccio il possibile per tenere la voce ferma, ma mi tradisco

Mi ignora

Mi taglia anche l'altro lato e c'è solo un pezzo di stoffa strappata che mi copre

Vorrei chiudere le gambe, ma ho le caviglie legate ai piedi della sedia

Taglia le spalline del reggiseno

Mi ha costretta

Lui non sa di cosa sono capace

E purtroppo, ora ne avrà la prova

CREPITUS!

E dopo un lampo di luce, il buio.

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👋

Allora, stavo controllando la storia e ho notato che il capitolo tre era una pagina vuota D:

Non so se è solo un problema mio ma cerco ugualmente di risolvere ❤️

Non ho paura di morire ( Sequel Credi in me)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora